Il futuro del turismo a Molfetta e nella Regione
In un incontro alla Fiera Mediterranea, insieme con Puglia Autentica, si è tracciato un bilancio
lunedì 29 maggio 2017
Turismo: tanto è stato fatto, ma c'è ancora tanto da fare. Possiamo sintetizzare così quanto emerso dall'incontro "Incoming: le nuove frontiere del turismo", relatori: Gaetano Armenio, Pugliaautentica.it, Donatella Bruno, esperta di marketing, Antonio Ruggieri, Apulia Destination, Roberto Di Benedetto, OgoPogo, Isa de Pinto, giornalista e guida turistica, nell'ambito dell'inaugurazione di Fiera Mediterranea.
Tutti concordi i relatori nel ritenere che la strada è ancora irta di ostacoli, ma dalla nostra abbiamo bellezze storico architettoniche, tradizioni, riti che se valorizzati possono essere un importante punto di partenza per il turismo, soprattutto quello del nord barese.
Gli ostacoli vanno rimossi dal basso, incominciando dalla scuola, che deve formare i ragazzi alla conoscenza delle lingue, oltre che facendo conoscere ai cittadini le proprie potenzialità, quello che è emerso durante l'incontro è che spesso noi cittadini non conosciamo le bellezze della nostra città, ma abbiamo visto quelle delle altre città europee e non solo. Quindi i cittadini i primi promotori della propria città. E' chiaro che in un contesto di questa natura un ruolo importante giocano anche le aziende locali e la politica, soprattutto dare un indirizzo di massima di quello che deve essere il turismo del nord Barese.
Il brand Puglia Autentica, nasce da un lavoro capillare fatto guardando ai riti e alle tradizioni della nostra regione, che nulla hanno da invidiare a quelli delle altre nazioni. Per questo tanti anni fa Gaetano Armenio ha incominciato a girare per la Puglia cercando di creare una sorta di promozione turistica guardando ai riti legati alla Settimana Santa prima (che oggi conta 22 comuni facenti parti del circuito), poi ai Patroni (che conta 30 comuni), in questo lavoro di ricerca ci si è accorti che il turismo in Puglia può essere fatto 365 giorni all'anno, occorre che vi sia uno stretto connubio con la vocazione turistica del territorio, le strutture ricettive e le aziende.
«Il nostro - spiegavano i relatori - è un turismo di riflesso, i turisti rimangono poche ore poi vanno via, quindi occorre creare quella rete che consenta loro anche di rimanere sul territorio per più giorni».
Inoltre spiegava Armenio con Puglia Autentica abbiamo «cercato di non disperdere il patrimonio di cultura, di arte, di storia, di riti, di tradizioni, di enogastronomia tipici della nostra regione».
Quindi per il relatori è fondamentale per creare un "incoming" turistico che funzioni non solo la messa in rete delle varie parti in gioco, ma creare quello che in gergo viene chiamato "turismo esperienziale", ossia partecipare attivamente per esempio, alla raccolta delle olive, piuttosto che dell'uva, o ricreare situazioni di relax nelle tante masserie presenti nella nostra terra a contatto con la natura e lontano dalle tecnologie.
Dicevamo la strada è ancora in salita, ma non è detto che con la giusta dose di caparbietà e lungimiranza da parte di tutti dai promotori turistici agli amministratori locali si possa parlare di turismo anche nel nord barese.
Tutti concordi i relatori nel ritenere che la strada è ancora irta di ostacoli, ma dalla nostra abbiamo bellezze storico architettoniche, tradizioni, riti che se valorizzati possono essere un importante punto di partenza per il turismo, soprattutto quello del nord barese.
Gli ostacoli vanno rimossi dal basso, incominciando dalla scuola, che deve formare i ragazzi alla conoscenza delle lingue, oltre che facendo conoscere ai cittadini le proprie potenzialità, quello che è emerso durante l'incontro è che spesso noi cittadini non conosciamo le bellezze della nostra città, ma abbiamo visto quelle delle altre città europee e non solo. Quindi i cittadini i primi promotori della propria città. E' chiaro che in un contesto di questa natura un ruolo importante giocano anche le aziende locali e la politica, soprattutto dare un indirizzo di massima di quello che deve essere il turismo del nord Barese.
Il brand Puglia Autentica, nasce da un lavoro capillare fatto guardando ai riti e alle tradizioni della nostra regione, che nulla hanno da invidiare a quelli delle altre nazioni. Per questo tanti anni fa Gaetano Armenio ha incominciato a girare per la Puglia cercando di creare una sorta di promozione turistica guardando ai riti legati alla Settimana Santa prima (che oggi conta 22 comuni facenti parti del circuito), poi ai Patroni (che conta 30 comuni), in questo lavoro di ricerca ci si è accorti che il turismo in Puglia può essere fatto 365 giorni all'anno, occorre che vi sia uno stretto connubio con la vocazione turistica del territorio, le strutture ricettive e le aziende.
«Il nostro - spiegavano i relatori - è un turismo di riflesso, i turisti rimangono poche ore poi vanno via, quindi occorre creare quella rete che consenta loro anche di rimanere sul territorio per più giorni».
Inoltre spiegava Armenio con Puglia Autentica abbiamo «cercato di non disperdere il patrimonio di cultura, di arte, di storia, di riti, di tradizioni, di enogastronomia tipici della nostra regione».
Quindi per il relatori è fondamentale per creare un "incoming" turistico che funzioni non solo la messa in rete delle varie parti in gioco, ma creare quello che in gergo viene chiamato "turismo esperienziale", ossia partecipare attivamente per esempio, alla raccolta delle olive, piuttosto che dell'uva, o ricreare situazioni di relax nelle tante masserie presenti nella nostra terra a contatto con la natura e lontano dalle tecnologie.
Dicevamo la strada è ancora in salita, ma non è detto che con la giusta dose di caparbietà e lungimiranza da parte di tutti dai promotori turistici agli amministratori locali si possa parlare di turismo anche nel nord barese.