Il Consiglio regionale boccia l'abolizione della guardia medica notturna
Accolta la mozione di Cosimo Borraccino e Guglielmo Minervini
venerdì 29 luglio 2016
«Il Consiglio Regionale della Puglia ha approvato la mozione presentata dal sottoscritto insieme al collega Guglielmo Minervini contro l'abolizione della Guardia Medica notturna». A parlare è Cosimo Borraccino, altro consigliere regionale del gruppo Noi a Sinistra per la Puglia.
I fatti: il 13 aprile 2016 fu approvato dal Comitato di settore per il comparto Regioni-Sanità il nuovo Atto di Indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale. Ne scaturì il nuovo modello cosiddetto "h16", che prevedeva di fatto la riduzione dell'assistenza di medicina generale da "24 ore su 24" a "16 ore su 24" nei giorni feriali, e "12 ore su 24" il sabato e i giorni festivi, con la conseguenza di delegare gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici rossi, al sistema di emergenza-urgenza 118 dalla mezzanotte alle ore 8 nei giorni feriali e dalle ore 20 alle ore 8 il sabato e nei giorni festivi.
«In pratica, con questo modello di assistenza h16 (che il sabato e nei giorni festivi diventa, addirittura, h12), si sottrae ai cittadini l'assistenza della medicina generale durante la notte (8 ore in meno nei giorni feriali e 12 ore in meno il sabato e i festivi) riversando tutto sul servizio del 118 che sarà tenuto a prestare assistenza medica anche per i malori più banali, con il rischio più che concreto di distrarre risorse ed energie alla rete di Urgenza ed Emergenza, che garantisce interventi particolarmente importanti e delicati, necessari in molti casi a salvare una vita», si legge in una nota del gruppo politico.
«Attualmente la guardia medica gestisce con efficacia, soprattutto di notte, i cosiddetti "codici bianchi", anche con consulenze telefoniche che spesso riescono a risolvere i problemi prospettati soprattutto dagli anziani, alleggerendo in tal modo il carico per gli ospedali. Senza il filtro della Guardia Medica, infatti, tutto verrà scaricato su un 118 che, a sua volta, non potrà che indirizzare il paziente verso i Pronto Soccorso che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono già quasi al collasso», è la considerazione di Noi a Sinistra per la Puglia.
Allora quale la richiesta?
«Appare necessario e urgente indurre il Governo nazionale a riconsiderare la scelta compiuta che priverebbe i cittadini di un servizio essenziale che ha garantito, nell'ultimo anno, circa 2 milioni di visite e oltre 1 milione di chiamate che verrebbero scaricate sul sistema di emergenza e urgenza, con il conseguente rischio di collasso. Per questi motivi, dopo una proposta di modifica del testo della mozione avanzata da Michele Emiliano, abbiamo impegnato il Presidente della Giunta Regionale ad assumere l'iniziativa istituzionale, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, di riapertura della discussione sull'atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale. Nella parte in cui prevede l'abolizione della guardia medica notturna occorre infatti tentare di evitare un grave danno per i cittadini che incide direttamente sui livelli essenziali di assistenza, garantendo così il pieno diritto alla salute».
I fatti: il 13 aprile 2016 fu approvato dal Comitato di settore per il comparto Regioni-Sanità il nuovo Atto di Indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale. Ne scaturì il nuovo modello cosiddetto "h16", che prevedeva di fatto la riduzione dell'assistenza di medicina generale da "24 ore su 24" a "16 ore su 24" nei giorni feriali, e "12 ore su 24" il sabato e i giorni festivi, con la conseguenza di delegare gli interventi sanitari, dai codici bianchi ai codici rossi, al sistema di emergenza-urgenza 118 dalla mezzanotte alle ore 8 nei giorni feriali e dalle ore 20 alle ore 8 il sabato e nei giorni festivi.
«In pratica, con questo modello di assistenza h16 (che il sabato e nei giorni festivi diventa, addirittura, h12), si sottrae ai cittadini l'assistenza della medicina generale durante la notte (8 ore in meno nei giorni feriali e 12 ore in meno il sabato e i festivi) riversando tutto sul servizio del 118 che sarà tenuto a prestare assistenza medica anche per i malori più banali, con il rischio più che concreto di distrarre risorse ed energie alla rete di Urgenza ed Emergenza, che garantisce interventi particolarmente importanti e delicati, necessari in molti casi a salvare una vita», si legge in una nota del gruppo politico.
«Attualmente la guardia medica gestisce con efficacia, soprattutto di notte, i cosiddetti "codici bianchi", anche con consulenze telefoniche che spesso riescono a risolvere i problemi prospettati soprattutto dagli anziani, alleggerendo in tal modo il carico per gli ospedali. Senza il filtro della Guardia Medica, infatti, tutto verrà scaricato su un 118 che, a sua volta, non potrà che indirizzare il paziente verso i Pronto Soccorso che, nella stragrande maggioranza dei casi, sono già quasi al collasso», è la considerazione di Noi a Sinistra per la Puglia.
Allora quale la richiesta?
«Appare necessario e urgente indurre il Governo nazionale a riconsiderare la scelta compiuta che priverebbe i cittadini di un servizio essenziale che ha garantito, nell'ultimo anno, circa 2 milioni di visite e oltre 1 milione di chiamate che verrebbero scaricate sul sistema di emergenza e urgenza, con il conseguente rischio di collasso. Per questi motivi, dopo una proposta di modifica del testo della mozione avanzata da Michele Emiliano, abbiamo impegnato il Presidente della Giunta Regionale ad assumere l'iniziativa istituzionale, anche in sede di Conferenza Stato-Regioni, di riapertura della discussione sull'atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale. Nella parte in cui prevede l'abolizione della guardia medica notturna occorre infatti tentare di evitare un grave danno per i cittadini che incide direttamente sui livelli essenziali di assistenza, garantendo così il pieno diritto alla salute».