Il Comune di Molfetta risolve il contratto di gestione della piscina
L'Ente ravvisa il grave inadempimento della SSD Sport Management
venerdì 30 luglio 2021
9.58
Il Comune di Molfetta ha deciso di procedere alla risoluzione del contratto, per grave inadempimento, relativo alla gestione della piscina e siglato con la SSD Sport Management.
L'accordo prevedeva che la società veronese intervenisse con le opere necessarie e propedeutiche per la riapertura dell'impianto oltre che per migliorarlo.
Interventi mai posti in essere.
"Il concessionario non rispettava gli impegni contrattuali assunti - si legge nei documenti del Comune di Molfetta - con la sottoscrizione del contratto di concessione e gestione, con opere di ristrutturazione, adeguamento normativo e migliorie funzionali, dell'impianto natatorio coperto sito in Contrada Longone della Spina, in merito al tempo massimo di 300 giorni per eseguire in lavori".
E' in questo che l'Ente ha ravvisato "i presupposti del grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali assunte", è ancora scritto nei documenti.
"Le menzionate inadempienze - specifica il Comune - complessivamente considerate, costituiscono un grave comportamento omissivo della società concessionaria, la quale è venuta meno all'obbligo contrattuale assunto di rispettare i termini convenuti; tale comportamento omissivo, a norma dell'art. 1455 c.c., assume i caratteri della gravità delle azioni adottate, per le quali ricorrono tutte le condizioni di risoluzione del contratto per grave colpa e inadempimento del concessionario".
L'accordo prevedeva che la società veronese intervenisse con le opere necessarie e propedeutiche per la riapertura dell'impianto oltre che per migliorarlo.
Interventi mai posti in essere.
"Il concessionario non rispettava gli impegni contrattuali assunti - si legge nei documenti del Comune di Molfetta - con la sottoscrizione del contratto di concessione e gestione, con opere di ristrutturazione, adeguamento normativo e migliorie funzionali, dell'impianto natatorio coperto sito in Contrada Longone della Spina, in merito al tempo massimo di 300 giorni per eseguire in lavori".
E' in questo che l'Ente ha ravvisato "i presupposti del grave inadempimento alle obbligazioni contrattuali assunte", è ancora scritto nei documenti.
"Le menzionate inadempienze - specifica il Comune - complessivamente considerate, costituiscono un grave comportamento omissivo della società concessionaria, la quale è venuta meno all'obbligo contrattuale assunto di rispettare i termini convenuti; tale comportamento omissivo, a norma dell'art. 1455 c.c., assume i caratteri della gravità delle azioni adottate, per le quali ricorrono tutte le condizioni di risoluzione del contratto per grave colpa e inadempimento del concessionario".