Il Comitato "No al circo con animali a Molfetta" a muso duro: «Basta»
La nota: «Quando si smetterà con questi spettacoli in città?»
venerdì 10 febbraio 2023
11.59
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota a firma del Comitato "No al circo con animali a Molfetta".
"A distanza di appena due mesi torna il circo a Molfetta. Un circo che, come gli altri passati dalla nostra città, vede tra le attrazioni annunciate anche animali esotici che viaggiano stipati in container e costretti a movimenti, ambienti ed esibizioni per loro innaturali. Negli ultimi tempi sono sempre più frequenti gli episodi di reazione degli animali a queste coercizioni, da ultimo la tigre che ha attaccato il suo domatore durante uno spettacolo a Lecce, circo rivelatosi peraltro abusivo perché senza i permessi necessari".
"Nella nostra città, invece, sembra che l'unico modo di portare un po' di vita nei quartieri periferici e dimenticati sia quello di adibirli a teatro di sfruttamento di animali indifesi. A livello nazionale moltissime compagnie circensi hanno smesso di far esibire gli animali e molte amministrazioni locali ne stanno addirittura privilegiando l'accesso. Ma, nella nostra città evidentemente non si ha ancora una cultura che permetta di distinguere uno spettacolo artistico da una prova di sofferenza. Dunque, ci rivolgiamo ai nostri amministratori chiedendo quando si metterà fine a questa, ormai frequente, abitudine?".
"Ci sono, forse, interessi sconosciuti a molti? I cittadini sono a conoscenza di chi sia il responsabile degli spettacoli viaggianti? Ora vogliamo risposte".
"A distanza di appena due mesi torna il circo a Molfetta. Un circo che, come gli altri passati dalla nostra città, vede tra le attrazioni annunciate anche animali esotici che viaggiano stipati in container e costretti a movimenti, ambienti ed esibizioni per loro innaturali. Negli ultimi tempi sono sempre più frequenti gli episodi di reazione degli animali a queste coercizioni, da ultimo la tigre che ha attaccato il suo domatore durante uno spettacolo a Lecce, circo rivelatosi peraltro abusivo perché senza i permessi necessari".
"Nella nostra città, invece, sembra che l'unico modo di portare un po' di vita nei quartieri periferici e dimenticati sia quello di adibirli a teatro di sfruttamento di animali indifesi. A livello nazionale moltissime compagnie circensi hanno smesso di far esibire gli animali e molte amministrazioni locali ne stanno addirittura privilegiando l'accesso. Ma, nella nostra città evidentemente non si ha ancora una cultura che permetta di distinguere uno spettacolo artistico da una prova di sofferenza. Dunque, ci rivolgiamo ai nostri amministratori chiedendo quando si metterà fine a questa, ormai frequente, abitudine?".
"Ci sono, forse, interessi sconosciuti a molti? I cittadini sono a conoscenza di chi sia il responsabile degli spettacoli viaggianti? Ora vogliamo risposte".