Il Comitato "Difesa Verde e Territorio" ancora contro il Comune di Molfetta

La lettera: «Su via don Minzoni progetto antidemocratico e insostenibile»

martedì 1 ottobre 2024
Il Comitato "Difesa Verde e Territorio" si scaglia ancora una volta contro l'amministrazione comunale per quanto riguarda i lavori in via don Minzoni e non solo. In una lettera aperta alla cittadinanza, sono diversi i punti toccati:

"Lo scorso 13 settembre 2024, come un vero e proprio colpo di scena, appare sul sito del Comune la Delibera di Giunta Comunale n. 162/2024 dal titolo "PNRR Missione 5 Componente 2 Investimento 2.3 PINQUA Lotto 2 Via don Minzoni. Approvazione "Valutazioni a seguito dell'incontro del 12 agosto 2024", in cui il Sindaco condivide con la Giunta un percorso di "mancata partecipazione" al fine di sostenere l'insostenibile e col tentativo di ricondurre le parole di cittadini e del nostro consulente forestale, dott Bernardoni, alle sue decisioni.
Giova sottolineare che una Delibera di Giunta è un atto politico di indirizzo, di approvazione di un progetto e non di certo approva un iter di consultazione della cittadinanza. Inoltre nessun componente del Comitato ha sottoscritto un verbale dell'incontro tenuto il 12 agosto scorso, redatto da terzi e non certo dall'amministrazione, che documenta il duro contraddittorio emerso nell'incontro.
Ancora una volta, come un giocoliere, si fanno entrare in gioco, dirigenti, soggetti istituzionali, cittadinanza autentica e l'intera giunta per decretare la correttezza di un'intuizione e di un progetto antidemocratico e insostenibile.
Noi del Comitato Difesa del Verde e del Territorio non siamo Pubblica Amministrazione e non siamo tecnici o consulenti ben compensati dalla stessa: siamo solo un gruppo, un grande gruppo di cittadini che, ognuno per le sue competenze e conoscenze, ha deciso di affrontare il tema del futuro delle aree verdi della città che, nonostante l'esistenza di un Regolamento comunale, nella gestione quotidiana spesso vengono maltrattate, mal curate e/o addirittura avviate, con potature distruttive, all'annientamento da chi opera in nome e per conto della città di Molfetta.
Si, perché la vicenda dei Pini di via don Minzoni non è che uno degli esempi di attacco e di condanna verso tanti piccoli "polmoni verdi" che da decenni accompagnano la vita dei molfettesi e che compensano i notevoli effetti negativi legati al traffico veicolare privato e al peggioramento dei fenomeni climatici, soprattutto in stagioni estive sempre più torride.
Ma la cosa che più ha urtato questi cittadini che, da un giorno all'altro, si sono prima confrontati, poi hanno preso carta e penna, quindi hanno chiamato altri cittadini alla mobilitazione e infine hanno chiesto a dei tecnici di capire meglio cosa stesse accadendo e perché il sacrificio fosse "inevitabile", è stato che, nel momento in cui si chiedeva di essere ascoltati e di esercitare la "partecipazione" (quella vera che si fa prima di prendere decisioni), sono stati visti come "un problema": sì perché i "residenti" o sono consenzienti o è meglio che tacciano.
Poi guardi in giro e vedi che questa necessità di "partecipazione", grande assente nella prassi dell'amministrazione in carica, invece è un richiamo e un auspicio proprio ora che si stanno moltiplicando le realizzazioni di progetti finanziari con la massa dei Fondi del PNRR.

La "partecipazione" alla molfettese
Correva l'anno 2021 e il sindaco, pur senza alcun parere di agronomi o forestali, il 25 febbraio incontra "stampa e cittadinanza" per raccogliere suggerimenti sulla "previsione progettuale" che già decretava l'abbattimento dei 68 Pinus pinea; Su questo ci siamo documentati: pochissimi i presenti per la sola esposizione di una idea già chiara che si basava sulla ERADICAZIONE dei Pini, come si vede dall'articolo che segue:
https://www.comune.molfetta.ba.it/vivere-il-comune/attivita/notizie/item/attrezzature-sportive-nuovi-giochi-nuova-suddivisione-degli-spazi-presentato-il-progetto-di-riqualificazione-del-parco-di-levante
Un incontro, svolto nel Parco di Levante, tra sette persone che, al netto dei tre Assessori coinvolti e di chi faceva le foto per il sito del Comune, ha dibattuto, quindi, con soli tre cittadini: un po' pochino per due grossi progetti che riguardano un intero quartiere, ma questa è la democrazia made in Molfetta.
Quindi, sempre senza pareri tecnici, la Giunta con propria Deliberazione n. 24/2021, approva le sue stesse conclusioni e coinvolge la Città Metropolitana per candidare il progetto al PINQUA (Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare).
A novembre 2021 il progetto è bello che finanziato con i fondi PNRR che, per loro natura, non vogliono progetti confezionati e non partecipati dalla cittadinanza; ma la Città Metropolitana non ha valutato la scarsa partecipazione negli incontri con la città: si va di fretta e si deve cantierare tutto senza troppe discussioni.
Dobbiamo arrivare solo a marzo 2023 (e alla nuova Sindacatura di Tommaso Minervini) per avere qualche tecnico che incomincia a studiare lo stato dei luoghi; ma, con questa forma di blindatura dei progetti, chi avrebbe mai creduto che i tecnici potessero opporsi alla scelta madre della Giunta del 25 febbraio 2021? Per di più, da parte di tecnici di fiducia incaricati direttamente dalla Giunta!
Tanto si era sicuri di questa scelta che, a detta della Delibera n. 162/2024, già nel Consiglio Comunale del 31 maggio 2023, ovvero prima che la stessa Giunta con atto n. 103 dell'8 giugno 2023 approvasse la relazione agronomica, viene portato al voto dei Consiglieri il progetto di via don Minzoni inscritto all'interno del "libro dei sogni", il famigerato Piano triennale delle opere pubbliche che era il vero provvedimento in votazione.

E quindi ERADICAZIONE sia, voluta dalla seconda Giunta Tommaso Minervini e confermata dalla sua terza Giunta, con Assessori vecchi e nuovi, sempre con grande coerenza e al passo con altre scelte distruttive del nostro territorio.
E intanto, come scritto nella Delibera 162/2024, prosegue la sedicente grande CAMPAGNA DI INFORMAZIONE verso la cittadinanza con due incontri,, a detta della Giunta, decisivi:
Il 2 febbraio 2024 presso l''Università Popolare Molfettese, in una saletta da 30 posti a sedere con l'ass. Piergiovanni che parlava di diversi progetti comunali, senza mai accennare all'eradicazione dei pini di via don Minzoni;
Il 28 febbraio 2024 in una sala parrocchiale con una quarantina di partecipanti, i relatori che mostravano i tabulati del progetto già finanziato ed esecutivo, ed in cui, pur se numerosi dei presenti esprimevano dissenso e perplessità sulla scelta di eliminare quel polmone verde che rendeva il quartiere bello e vivibile, nessun effetto potevano provocare su un progetto già chiuso. Tanto è vero che le ruspe sono entrate in azione sull'isola D solo pochi giorni dopo quell'incontro!
Ma quello che ulteriormente ci allibisce, sempre in tema di "partecipazione", è il diverso peso attribuito dal Sindaco e dall' Assessore ai Lavori Pubblici alle richieste fatte dai cittadini:
Infatti negli atti di Giunta, su questa vicenda, sono sempre menzionati e tenuti in cosiderazione: una Pec del 22 aprile 2024 di alcuni residenti per evidenziare alcuni aspetti che rendono pericolosi gli incroci con via don Minzoni e l'intervento del "residente storico" durante l'incontro del 12 agosto 2024, il quale si disse favorevole all'eradicazione degli alberi, a fronte del centinaio di presenti - residenti del quartiere ma non solo - che espressero tangibilmente il loro dissenso.
Invece non si dà alcun valore alla Pec del 24 marzo 2024 di alcuni Consiglieri Comunali che diffidavano il Sindaco a sospendere i lavori ormai prossimi sull'ISOLA D e alla PETIZIONE POPOLARE sottoscritta da migliaia di cittadini (fra cui centinaia di residenti del quartiere Levante) che hanno dovuto aspettare 5 mesi per avere una interlocuzione con la loro Amministrazione comunale su un problema che li riguarda; poi viene partorita questa Delibera 162/2024 che, come è facile immaginare, conferma L'ERADICAZIONE DECISA DALLA GIUNTA MINERVINI SIN DAL FEBBRAIO 2021.

La contro PERIZIA tecnico agronomica e le alternative proposte
Quei famosi 1700 cittadini che hanno sottoscritto la Petizione popolare del Comitato, a maggio scorso hanno capito che era meglio rivolgersi ad un altro perito tecnico per capire quale fosse l'effettivo stato di salute degli alberi di via don Minzoni. Infatti da subito abbiamo espresso dubbi sulla "instabilitá" dei Pini e sulla conseguente "eradicazione" come unica soluzione ai problemi ormai ultradecennali di MANCATA MANUTENZIONE di strada e marciapiedi in quella strada.
Dubbi ancora più forti se pensiamo che, solo 10 anni fa, un tratto di via don Minzoni fu sottoposto a lavori proprio di manutenzione e, da rilievi fotografici in nostro possesso, gli effetti positivi sulla integrità di strada e marciapiedi si vedevano ancora bene; quindi la favola della incompatibilità tra salvataggio dei pini e sistemazione della strada veniva a cadere. Ma la Giunta nel 2021, forte di tanta competenza innata, decideva il destino che poi si sarebbe realizzato tre anni dopo.
La perizia comunale si basa su un ESAME VISIVO degli ALBERI e nessun esame diagnostico: eppure "visivamente" tutti devono essere abbattuti per realizzare un progetto ecologicamente disastroso e anti AGENDA 2030.
La contro-perizia del Comitato, invece, si basa su un ESAME SPEDITIVO PUNTUALE che, pur visivamente come il precedente, conclude al contrario che la gran parte degli alberi gode ottima salute e molti sono anche di ottimo aspetto; ricordiamo che alcuni risalgono alle ville che cinquant'anni fa furono abbattute per far posto ai primi palazzi di via don Minzoni; inoltre, come riportato a pagina 5 della Delibera di Giunta, questa perizia è stata completata anche da suggerimenti di SOLUZIONI PROGETTUALI ALTERNATIVE consegnati dal Comitato il 12 agosto in plenaria, frutto di tecnologie moderne e conservative e che avrebbero consentito la salvaguardia degli alberi.
Ma dalla GIUNTA arrivano rifiuti a tutte le ipotesi alternative: NON POSSIAMO VARIARE PERCHE' ABBIAMO DECISO COSI' GIÀ DAL 2021!
Eppure il 12 agosto avevamo chiesto che, a fronte di due perizie tecniche con conclusioni diametralmente opposte, fosse opportuno acquisire "un parere terzo" chiamando in causa lo stesso Ordine degli Agronomi per una indicazione indipendente. Ma niente, il parere del tecnico di fiducia del Comune non si discute!
Vogliamo ricordare che nella vicina Terlizzi, in contemporanea a quanto accaduto da noi, si fece subito una VARIANTE progettuale PERCHE' LA GIUNTA VOLLE CONDIVIDERE LE LEGITTIME RICHIESTE dei CITTADINI.
Ma a Molfetta gli alberi costituiscono un pericolo "a prescindere" e si eliminano: in questi cinque mesi abbiamo visto sparire tanti polmoni verdi come su via Allende, su via Gramsci, su piazza 1 maggio e abbiamo incontrato tantissimi cittadini amareggiati, delusi e preoccupati per la deriva che sta prendendo la nostra città.
E poi, la Giunta ricorda IL LUNGO ELENCO DI INCIDENTI provocati dalle radici affioranti ma con alcune casistiche poco ascrivibili agli alberi; a tal proposito vogliamo ricordare al Sindaco che
senza un minimo di manutenzione tutte le strade sono pericolose, e di buche o altri pericoli la nostra città è piena;
da almeno tre anni su via don Minzoni c'è un limite di velocità di 20 (venti) km/ora che viene sistematicamente ignorato da tutti e che, da solo, potrebbe evitare danni a persone e cose.
E, infine, sono stati appena sfiorati il tema del REGOLAMENTO COMUNALE DEL VERDE URBANO e del controllo per eventuali nidificazioni presenti sugli alberi di via don Minzoni
Il REGOLAMENTO COMUNALE DEL VERDE URBANO approvato in Consiglio comunale nel 2015, andava tenuto in considerazione già nel 2021, quando quella Giunta prese la decisione di eradicare i Pini. Ma questo atto di regolamentazione per l'ente comune e per i privati è stato assolutamente ignorato in tutti questi anni, con l'aggravante che chi doveva effettuare i controlli per la sua applicazione, la Polizia locale, ha doppiamente ignorato questo suo compito e ruolo nella città.
E poi, la Delibera 162/2024 si chiude con "Giusta l'osservazione del Comitato circa la verifica, prima dell'abbattimento, di eventuali nidi protetti: tale verifica, è stata effettuata in data 23 agosto 2024 alle ore 10.00…"; Sindaco e Polizia locale, vogliamo vedere anche lo stesso esame fatto prima dell'abbattimento dei primi 28 alberi dell'Isola D e tutto ai sensi della direttiva 2009/147 CE e della legge n. 157/92!
Infine, la successiva Determinazione Dirigenziale di "variante" n. 1198 DEL 19/09/2024 costituisce un atto che, corregge i tanti errori di indirizzo politico e progettazione fatti dal 2021 alcuni dei quali suggeriti dal Comitato in questi mesi di mobilitazione e confronti con i residenti del quartiere.
Dispiace solo che dal primo cittadino non ci sia stato verso di rivedere la scelta originaria, ovvero l'eradicazione dei Pini presenti su via don Minzoni, pur solo salvando alcuni esemplari di Pino che meriterebbero lunga vita".