Il Comitato Animalista di Molfetta contro il circo in città: «È sofferenza»

Ieri un presidio in via Caduti sul Lavoro per protestare

lunedì 10 febbraio 2025 14.12
Si è tenuto ieri, in via Caduti sul Lavoro, un presidio del Comitato Animalista di Molfetta per protestare contro il circo presente in città. Le riflessioni dei membri del comitato sono raccolte nel seguente comunicato:

"Il circo dovrebbe essere arte, divertimento, intrattenimento. Gli animali, però, non sono artisti, non scelgono di esibirsi negli spettacoli, o di vivere in gabbie strette e anguste. Per gli animali 𝐢𝐥 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨 è 𝐬𝐨𝐟𝐟𝐞𝐫𝐞𝐧𝐳𝐚. Un minuto dello spettacolo che fa sorridere te e i tuoi figli corrisponde a giorni, settimane intere, di umilianti e faticosi addestramenti".

"Pensaci: quanto è naturale per un orso ballare o per un elefante mantenersi eretto solo sulle zampe posteriori nonostante il suo peso di diverse tonnellate? Cosa hanno dovuto subire per apprendere questi comportamenti? Testimonianze di ex dipendenti dei circhi parlano di metodi di addestramento crudeli, fatti di pugni, frustate, privazioni di sonno e cibo, messi in atto solo per uno scopo: annullare la volontà degli animali".

"Il circo con animali è anche diseducativo: secondo la psicologa Dott.ssa Annamaria Manzoni, in un documento sottoscritto da oltre 600 psicologi, i circhi con animali "𝑒𝑑𝑢𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑙 𝑏𝑎𝑚𝑏𝑖𝑛𝑜 𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑑'𝑎𝑛𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑙𝑒 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑒 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑠𝑜𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎, 𝑎 𝑟𝑒𝑎𝑔𝑖𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑛 𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑖𝑎 𝑒 𝑖𝑙 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑑𝑖𝑠𝑎𝑔𝑖𝑜: 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑢𝑛 𝑏𝑢𝑜𝑛 𝑡𝑖𝑟𝑜𝑐𝑖𝑛𝑖𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑎𝑏𝑖𝑡𝑢𝑎𝑟𝑠𝑖 𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑠𝑢𝑜𝑖 𝑠𝑖𝑚𝑖𝑙𝑖".

"Spiegatelo ai vostri bimbi che no, gli animali nei circhi non si divertono. La loro vita è fatta solo di botte, bastonate, paura e sofferenza. Molti di essi impazziscono per il dolore e la disperazione. In molte nazioni ci sono leggi che vietano l'uso di animali nei circhi: in attesa che anche in Italia siano approvate leggi simili, non finanziare questo spettacolo di morte e sofferenza. Educhiamo piuttosto i più piccoli all'amore verso tutti gli esseri viventi e non alla violenza e alla sopraffazione del più debole".

"Oltre alla questione etica, vi è una preoccupazione altrettanto seria legata alla sicurezza. Il fatto che il circo sia stato collocato in prossimità dell'abitato rappresenta un rischio per la cittadinanza. Negli anni si sono verificati numerosi casi di fughe di animali dai circhi, con conseguenti situazioni di pericolo per i cittadini e per gli stessi animali, spesso abbattuti per motivi di sicurezza. Inoltre, la presenza di animali esotici e selvatici può favorire la diffusione di malattie zoonotiche e generare situazioni di emergenza difficili da gestire".