Il centro WWF di Molfetta vola negli Stati Uniti

A Las Vegas il professor Di Bello ha illustrato i dati sulla letale malattia da decompressione

venerdì 5 maggio 2017
Il centro recupero tartarughe marine WWF di Molfetta approda a Las Vegas. Nelle scorse settimane, infatti, la città americana ha ospitato il simposio internazionale sulle tartarughe marine.

Il convegno, che si è concluso pochi giorni fa, ha visto la partecipazione degli operatori scientifici e i collaboratori dei centri di recupero tartarughe di tutto il mondo. Tra questi il professor Antonio Di Bello del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari che ha presentato uno studio, effettuato dal medesimo professore e dalla sua equipe, proprio sulle tartarughe recuperate dal centro molfettese.

Lo studio effettuato è ancora in corso e vede in primo piano la ricerca sulla malattia da decompressione, conosciuta già da tempo sull'uomo ma molto meno sulle tartarughe. Il numero elevato di tartarughe che il centro molfettese sta recuperando negli ultimi anni (sono ben 300 gli esemplari recuperati dall'inizio dell'anno) è diventati un riferimento importante sulla ricerca scientifica di questa nuova patologia che miete migliaia di vittime all'anno.

Il prossimo anno il simposio internazionale sulle tartarughe si terrà in Giappone e ci si augura di essere presenti con elementi scientificamente utili a ridurre queste stragi sia in Adriatico sia in tutto il bacino del Mediterraneo. Nei prossimi giorni, inoltre, si darà il via a un progetto di ricerca tra l'Università La Sapienza di Roma ed il Centro Tartarughe WWF di Molfetta. Si tratta di un progetto di conservazione sulle tartarughe marine del Mediterraneo.

Tutto pronto, dunque, per cercare di conoscere qualcosa in più di questi fantastici e solitari animali.