I vaccini diventano obbligatori. Ma nell'Asl Ba crollano
41 i centri sul territorio (compreso quello di Molfetta). 12 milioni i costi sostenuti ogni anno
martedì 20 giugno 2017
Dal prossimo anno scolastico sarà obbligatorio vaccinare i propri figli. Come è noto è quanto disposto dalla Legge fortemente voluta dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che punisce anche i genitori con sanzioni superiori ai 7 mila Euro fino ai casi più gravi nei quali si rischia di perdere la potestà genitoriale.
Il tema, dunque, è di strettissima attualità tanto che l'Asl Bari ha diramato i dati relativi alle viccinazioni eseguite nei quarantuno centri preposti sul territorio di competenza, tra cui quello di Molfetta.
Ad emergere, dalle parole di Rossella Squicciarini, igienista e dirigente medico e referente per l'Asl della "Sorveglianza e profilassi delle malattie infettive", è un quadro magrissimo, fatto di un calo netto della profilassi e del conseguente aumento delle malattie, anche di quelle ritenute erroneamente più banali per le quali si registrano picchi sconosciuti fino a qualche stagione fa.
In particolar modo i dati sarebbero in forte calo per le vaccinazioni facoltative.
Così, un esempio su tutti riguarderebbe il morbillo: la media dei vaccinati dall'Asl Bari sarebbe al di sotto di quella raccomandata dall'Oms.
Tuttavia, prima di conoscere gli "effetti della Legge Lorenzin" bisognerà attendere.
«Un effetto lo potremo misurare solo quando la coorte avrà chiuso il ciclo vaccinale», ha affermato Domenico Lagravinese, dirigente del Dipartimento prevenzione dell'Asl. Bisognerà dunque aspettare almeno due anni e vedere come si comporteranno i genitori dei neonati.
Capitolo a parte per i costi. L'Asl impiega annualmente 12 milioni di Euro.
Il tema, dunque, è di strettissima attualità tanto che l'Asl Bari ha diramato i dati relativi alle viccinazioni eseguite nei quarantuno centri preposti sul territorio di competenza, tra cui quello di Molfetta.
Ad emergere, dalle parole di Rossella Squicciarini, igienista e dirigente medico e referente per l'Asl della "Sorveglianza e profilassi delle malattie infettive", è un quadro magrissimo, fatto di un calo netto della profilassi e del conseguente aumento delle malattie, anche di quelle ritenute erroneamente più banali per le quali si registrano picchi sconosciuti fino a qualche stagione fa.
In particolar modo i dati sarebbero in forte calo per le vaccinazioni facoltative.
Così, un esempio su tutti riguarderebbe il morbillo: la media dei vaccinati dall'Asl Bari sarebbe al di sotto di quella raccomandata dall'Oms.
Tuttavia, prima di conoscere gli "effetti della Legge Lorenzin" bisognerà attendere.
«Un effetto lo potremo misurare solo quando la coorte avrà chiuso il ciclo vaccinale», ha affermato Domenico Lagravinese, dirigente del Dipartimento prevenzione dell'Asl. Bisognerà dunque aspettare almeno due anni e vedere come si comporteranno i genitori dei neonati.
Capitolo a parte per i costi. L'Asl impiega annualmente 12 milioni di Euro.