I primi del ‘900 in musica con il “ Gran galà dell’ operetta”

Un balzo indietro nell’ epoca della Belle Époque

sabato 2 aprile 2016 10.19
A cura di Paola Copertino
Dopo i grandi successi riportati a Barletta e Bisceglie, dove ha ottenuto il consenso di pubblico e critica, anche Molfetta ha tributato il dovuto riconoscimento allo spettacolo " Gran gala dell' operetta".

Sul palco della Cittadella degli Artisti l'Orchestra Filarmonica Pugliese, diretta dal maestro Giovanni Minafra, la soprano e soubrette Raffaella Montini, il soprano Marilena Gaudio, il baritono Antonio Stragapede e il tenore/comico e regista Carlo Monopoli.
L'evento rientra nel cartellone primaverile della Rassegna nazionale " Luci e Suoni a Levante" che vedrà il prossimo mercoledì 6 aprile, presso la stessa location, l'esibizione di "Further to fly" – I più bei brani di Paul Simon e Art Garfunkel interpretati da Patty Lomuscio accompagnata al contrabbasso da Gianluca Renzi, al pianoforte da Joe Davis e alla batteria da Vince Ector.

In una frizzante ed unica serata, sono state riproposte le atmosfere sognanti che ispirarono l' operetta, immergendosi anche nello spensierato spirito della belle epoque, grazie pure a splendidi costumi di scena.
Il concerto ha visto sia un'antologia caratterizzata dalle celebri pagine di Strauss e, naturalmente, di Lehár, che con La Vedova Allegra segnò un'epoca; sia un'immersione nella levità viennese ed un passaggio attraverso l'italianissimo Paese dei Campanelli.
Magiche le atmosfere da cafè – chantant proposte sul palco dalla splendida interpretazione dei protagonisti che hanno incantato il numeroso pubblico in sala per le indiscusse capacità interpretative che sono andate dal canto al ballo, dalla verve comica a quella recitativa.
La Filarmonica Pugliese, diretta dal suo brillante maestro,ha proposto le musiche di Lehàr, Strauss, Lombardo, Offenbach ed altri, catapultando gli spettatori indietro nel tempo.

Il "Gran Galà dell'Operetta" ha coinvolto direttamente il pubblico nel mondo sentimentale e ironico di questo genere, ove brani da «La Vedova allegra», «Il Paese dei Campanelli», «Il Pipistrello» e «Sangue viennese» fanno da colonna sonora all'ambientazione parigina dei primi del Novecento.
Uno spettacolo adatto a diverse fasce di pubblico in quanto orecchiabile, divertente, ironico e spiritoso, ma che nello stesso tempo ha messo in mostra le qualità dei musicisti e la bravura degli interpreti.
Perfetta coordinazione nelle battute scherzose fra il direttore e i quattro grandi artisti della nostra terra, affermatisi anche in ambito nazionale ed internazionale, simpatici i balletti, di grande impatto sul pubblico, e spesso auto ironici, che hanno messo in luce le qualità di questi artisti completi che hanno calcato con leggerezza, ma con tanta professionalità, il palcoscenico della Cittadella.