I giovani vanno via. Minervini: «Una inversione di tendenza da attuare quanto prima»
Il sindaco ai microfoni del Tg 3: «Investimenti e incentivazione alle imprese»
venerdì 25 agosto 2017
I dati, raccolti da uno studio condotto dall'Istat, che parlano del 14,3% dei giovani molfettesi andati via dalla città dal 2008 continuano a far parlare. Sul fenomeno, nei giorni scorsi approfondito dal giornale "L'espresso", è tornato ieri il Tg3 regionale con un approfondimento.
Ad attirare l'attenzione è che sono oltre 20 mila i ragazzi pugliesi ad essersi recati fuori dalla regione per studio e lavoro. Ed è Molfetta a guidare questa classifica essendo la città con più addii in proporzione al numero di abitanti e alla fascia di età tra i 18 e i 30 anni. Insomma, una intera generazione (quella nata tra gli anni '80 e i primi anni '90) che ha deciso di cercare la propria realizzazione altrove.
«In ogni famiglia abbiamo dei giovani che sono al Nord o in Europa. E' una inversione di tendenza che deve essere attuata quanto prima ma non a livello di singola città ma a livello di interventi di un territorio molto più vasto, quale quello regionale», ha spiegato Tommaso Minervini all'edizione regionale del TG3.
Secondo il sindaco occorrono «investimenti infrastrutturali ma anche di incentivazione alle imprese, soprattutto a quelle compatibili con il nostro territorio».
Ad attirare l'attenzione è che sono oltre 20 mila i ragazzi pugliesi ad essersi recati fuori dalla regione per studio e lavoro. Ed è Molfetta a guidare questa classifica essendo la città con più addii in proporzione al numero di abitanti e alla fascia di età tra i 18 e i 30 anni. Insomma, una intera generazione (quella nata tra gli anni '80 e i primi anni '90) che ha deciso di cercare la propria realizzazione altrove.
«In ogni famiglia abbiamo dei giovani che sono al Nord o in Europa. E' una inversione di tendenza che deve essere attuata quanto prima ma non a livello di singola città ma a livello di interventi di un territorio molto più vasto, quale quello regionale», ha spiegato Tommaso Minervini all'edizione regionale del TG3.
Secondo il sindaco occorrono «investimenti infrastrutturali ma anche di incentivazione alle imprese, soprattutto a quelle compatibili con il nostro territorio».