I fuochi di San Corrado a Molfetta. Attesa per il grande falò di domani
L'iniziativa coordinata dal Comitato Feste Patronali
mercoledì 8 febbraio 2023
20.17
Nove fuochi stanno riscaldando Molfetta in questo freddo mercoledì sera 8 febbraio, a ricordo della vigilia dell'arrivo delle spoglie mortali del Santo Eremita Corrado di Baviera, Patrono della città di Molfetta e della Diocesi. I falò sono stati organizzati, con il coordinamento del Comitato Feste Patronali Molfetta, da Parrocchie, Confraternite e Associazioni locali.
Leggenda vuole che i molfettesi di ritorno da Modugno, forse a notte inoltrata o in tarda serata, abbiano trovato le porte della città chiuse, così come prevedeva l'usanza del tempo, così passarono la notte accendendo un falò e consumando quello che avevano da mangiare: ceci e sementi; da cui poi nasce la nostra tradizione dei ceci fritti, dei semi che si mangiano ancora oggi guardando i fuochi. Nella simbologia ecclesiastica, infatti, il fuoco è simbolo di purificazione e anche di preghiera che dal popolo si eleva verso Dio. Infatti, anche nelle città viciniore, ma più in generale al Sud, si utilizzano i fuochi per omaggiare i propri Santi.
I festeggiamenti in onore del Santo patrono in città vedono due date importanti: quella del 9 febbraio, in ricordo dell'arrivo delle spoglie mortali, e la prima domenica di luglio quando "il corpo di San Corrado" venne traslato dal Duomo alla Cattedrale. Era il 10 luglio 1785, ancora oggi si ricorda l' evento con una solenne processione, quella che la tradizione chiama "Festa esterna".
Domani, giorno della vera e propria festa, il grande falò sarà acceso alle ore 20 su Corso Dante.
Leggenda vuole che i molfettesi di ritorno da Modugno, forse a notte inoltrata o in tarda serata, abbiano trovato le porte della città chiuse, così come prevedeva l'usanza del tempo, così passarono la notte accendendo un falò e consumando quello che avevano da mangiare: ceci e sementi; da cui poi nasce la nostra tradizione dei ceci fritti, dei semi che si mangiano ancora oggi guardando i fuochi. Nella simbologia ecclesiastica, infatti, il fuoco è simbolo di purificazione e anche di preghiera che dal popolo si eleva verso Dio. Infatti, anche nelle città viciniore, ma più in generale al Sud, si utilizzano i fuochi per omaggiare i propri Santi.
I festeggiamenti in onore del Santo patrono in città vedono due date importanti: quella del 9 febbraio, in ricordo dell'arrivo delle spoglie mortali, e la prima domenica di luglio quando "il corpo di San Corrado" venne traslato dal Duomo alla Cattedrale. Era il 10 luglio 1785, ancora oggi si ricorda l' evento con una solenne processione, quella che la tradizione chiama "Festa esterna".
Domani, giorno della vera e propria festa, il grande falò sarà acceso alle ore 20 su Corso Dante.