I "firmatari - dissidenti" PD non mollano e provano ad organizzarsi

Ieri sera un incontro tra i 69 per decidere le nuove mosse

martedì 28 marzo 2017 0.56
A cura di Nicolò Aurora
Nonostante il respingimento del ricorso presentato da Antonio Di Gioia, e sostenuto da altri 68 firmatari, i "dissidenti" del PD molfettese non mollano ed anzi rilanciano la loro idea politica alternativa a quella che il partito sembra stia prendendo.
Non mollano ed iniziano a fare gruppo, tentando di tracciare azioni nuove e comuni per mantenere viva un'identità di un insieme di tesserati che non si ritrovano più nella linea politica del partito di corso Margherita, e sono ormai in piena rotta di collisione con il suo Commissario De Nicolò.

Ieri sera infatti, molti di quei 69, si sono ritrovati nuovamente assieme ed il primo dato emerso è stata la comune decisione di non partecipare all'assemblea del partito prevista inizialmente questa sera ma rinviata invece al prossimo sabato dove il PD dovrà discutere della strategia da adottare nelle prossime elezioni amministrative.

Una scelta che invece spinge il gruppo a presenziare un altro incontro che, forse, il destino ha ha voluto si tenesse esattamente nello stesso giorno ed alla stessa ora, ovvero quello intitolato "Autoconvochiamoci per il futuro", di cui parliamo in un altro nostro articolo.
La praticamente certa presenza dei 69 a questo incontro e non a quello istituzionale del partito, segnerà in maniera oggettiva una netta spaccatura che potrebbe portare anche a gesti politicamente eclatanti quali ad esempio la "restituzione della tessera" del PD.

Una scelta questa che non avrebbe però, secondo i rumors raccolti, trovato unanime appoggio e sulla quale i dissidenti si riservano ancora di discutere e decidere. Facile intuire che, ad esempio, i Giovani Democratici, molti dei quali risultano tra i firmatari, avrebbero grosse difficoltà a lasciare il partito, proprio in quanto giovanile del PD stesso, seppur lo statuto gli permetta una certa autonomia, anche elettorale.

L'incontro di ieri sera ha quindi di fatto dato una nuova fisionomia ad un gruppo politico che ha tutta l'intenzione di dir la sua. E chissà che non provi a dirla anche misurandosi alle prossime amministrative come nuovo soggetto civico o partitico.
Ma questo lo si potrà capire meglio solo questo week end, che si preannuncia di fuoco per la sinistra molfettese.