I consiglieri di centrodestra: «Assistenza sanitaria domiciliare, si annulli la gara d'appalto»
La nota: «Illegittima la nomina della commissione giudicatrice»
giovedì 19 ottobre 2023
10.07
Nuovo polverone in merito al Piano sociale di zona: intervengono nuovamente sul tema i consiglieri di centrodestra Pietro Mastropasqua, Adamo Logrieco (Fratelli d'Italia), Ippolita Germinario (Obiettivo Molfetta), Mauro Binetti (Molfetta Nostra):
«Risuonano ancora nelle nostre menti le parole espresse dalla dirigente del settore Socialità del nostro Comune dott.ssa Lidia De Leonardis durante il consiglio comunale dello scorso 27 settembre, avente ad oggetto il Piano sociale di Zona. La dott.ssa Lidia De Leonardis, riferendosi al fatto che gli operatori economici privati che si aggiudicano i servizi del ramo socialità siano pochi e sempre gli stessi, affermava testualmente: "Certo, è chiaro, capita che ci sia una certa ridondanza (…) ci capita, alle volte, di non avere altri partecipanti"».
«Ebbene, non è affatto vero che alle gare sui servizi del ramo socialità partecipino sempre gli stessi – pochi – operatori, e ce lo dimostra la Delibera dell' Autorità nazionale anticorruzione n. 414 del 13 settembre 2023, emessa a seguito di un'istanza presentata da un operatore economico classificatosi terzo (su cinque ammessi) nella graduatoria relativa alla gara unica per l'assegnazione dei servizi ADI (Assistenza domiciliare integrata con l'assistenza sanitaria) e SAD (Assistenza domiciliare non integrata). Senza portarla per le lunghe, la suddetta delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione dichiara non conforme alla disciplina di settore, e quindi illegittima, una fase fondamentale del procedimento di gara: la nomina della commissione giudicatrice».
«Dice l'Autorità Anticorruzione, infatti, che trattandosi di una gara pubblica così detta "sopra soglia", ossia del valore di oltre 750.000 euro (ndr il valore della gara è di 1,7 milioni di euro), l'Amministrazione avrebbe dovuto pubblicare un avviso riferito a tutti e tre i commissari di gara (e, poi, procedere al sorteggio) e non, come ha fatto, pubblicare un avviso per un solo commissario, scegliendo tra il personale comunale interno gli altri due membri. In soldoni, la commissione di gara è stata prescelta con un criterio illegittimo e, di conseguenza, la selezione dell'operatore economico vincitore (ATI Shalom - Nadir) è altrettanto illegittima, dato che i punteggi sono stati assegnati da una commissione, appunto, illegittima».
«Questo ennesimo scivolone amministrativo, per usare un eufemismo, smentisce il nostro Sindaco Minervini che tronfiamente altro non fa che invocare la sua straordinaria capacità di amministratore pubblico. Tanto straordinaria da non riscuotere così grandi successi con l'Autorità Anticorruzione, visto che, già qualche mese fa, anche su sollecitazione di noi consiglieri del centrodestra, l'Autorità anticorruzione ha dichiarato l'illegittimità della famosa gara sulla riscossione dei tributi, poi annullata in autotutela dall'Amministrazione (voci di corridoio ci dicono che tale gara potrebbe essere riproposta)».
«Oggi, sempre l'Autorità Anticorruzione, si esprime negativamente su quest'altra gara pubblica del Piano Sociale di Zona, relativa, peraltro, a servizi fondamentali per i cittadini più fragili.
Concludendo, chiediamo con forza all'Amministrazione di annullare immediatamente in autotutela questa gara a tinte a dir poco opache, e procedere quanto prima ad indirne una nuova, auspicabilmente legittima. A tal fine, abbiamo già inviato via p.e.c. la richiesta di annullamento della gara all'attenzione del Sindaco, del Dirigente Lidia De Leonardis e del Rup Andriani, riservandoci ogni azione a tutela dell'interesse pubblico».
«Risuonano ancora nelle nostre menti le parole espresse dalla dirigente del settore Socialità del nostro Comune dott.ssa Lidia De Leonardis durante il consiglio comunale dello scorso 27 settembre, avente ad oggetto il Piano sociale di Zona. La dott.ssa Lidia De Leonardis, riferendosi al fatto che gli operatori economici privati che si aggiudicano i servizi del ramo socialità siano pochi e sempre gli stessi, affermava testualmente: "Certo, è chiaro, capita che ci sia una certa ridondanza (…) ci capita, alle volte, di non avere altri partecipanti"».
«Ebbene, non è affatto vero che alle gare sui servizi del ramo socialità partecipino sempre gli stessi – pochi – operatori, e ce lo dimostra la Delibera dell' Autorità nazionale anticorruzione n. 414 del 13 settembre 2023, emessa a seguito di un'istanza presentata da un operatore economico classificatosi terzo (su cinque ammessi) nella graduatoria relativa alla gara unica per l'assegnazione dei servizi ADI (Assistenza domiciliare integrata con l'assistenza sanitaria) e SAD (Assistenza domiciliare non integrata). Senza portarla per le lunghe, la suddetta delibera dell'Autorità Nazionale Anticorruzione dichiara non conforme alla disciplina di settore, e quindi illegittima, una fase fondamentale del procedimento di gara: la nomina della commissione giudicatrice».
«Dice l'Autorità Anticorruzione, infatti, che trattandosi di una gara pubblica così detta "sopra soglia", ossia del valore di oltre 750.000 euro (ndr il valore della gara è di 1,7 milioni di euro), l'Amministrazione avrebbe dovuto pubblicare un avviso riferito a tutti e tre i commissari di gara (e, poi, procedere al sorteggio) e non, come ha fatto, pubblicare un avviso per un solo commissario, scegliendo tra il personale comunale interno gli altri due membri. In soldoni, la commissione di gara è stata prescelta con un criterio illegittimo e, di conseguenza, la selezione dell'operatore economico vincitore (ATI Shalom - Nadir) è altrettanto illegittima, dato che i punteggi sono stati assegnati da una commissione, appunto, illegittima».
«Questo ennesimo scivolone amministrativo, per usare un eufemismo, smentisce il nostro Sindaco Minervini che tronfiamente altro non fa che invocare la sua straordinaria capacità di amministratore pubblico. Tanto straordinaria da non riscuotere così grandi successi con l'Autorità Anticorruzione, visto che, già qualche mese fa, anche su sollecitazione di noi consiglieri del centrodestra, l'Autorità anticorruzione ha dichiarato l'illegittimità della famosa gara sulla riscossione dei tributi, poi annullata in autotutela dall'Amministrazione (voci di corridoio ci dicono che tale gara potrebbe essere riproposta)».
«Oggi, sempre l'Autorità Anticorruzione, si esprime negativamente su quest'altra gara pubblica del Piano Sociale di Zona, relativa, peraltro, a servizi fondamentali per i cittadini più fragili.
Concludendo, chiediamo con forza all'Amministrazione di annullare immediatamente in autotutela questa gara a tinte a dir poco opache, e procedere quanto prima ad indirne una nuova, auspicabilmente legittima. A tal fine, abbiamo già inviato via p.e.c. la richiesta di annullamento della gara all'attenzione del Sindaco, del Dirigente Lidia De Leonardis e del Rup Andriani, riservandoci ogni azione a tutela dell'interesse pubblico».