I consigli del dottor Balducci per i colpi di calore nei neonati e nei bambini nei primi anni di vita
Per il pediatra molfettese: «il sole e il mare sono dei veri e propri farmaci, basta usare accortezze»
venerdì 14 luglio 2023
Emergenza caldo. Da giorni si parla tanto dei rischi che corrono gli anziani in questi giorni d'estate, tanti le iniziative intraprese per proteggerli. Poco invece si parla di come proteggere dal caldo eccessivo i bambini soprattutto nei primi anni di vita. Eppure loro sono altrettanto vulnerabili.
Per questo abbiamo chiesto dei suggerimenti al pediatra Ottavio Balducci, che da subito ci mette in guardia dai danni che il caldo eccessivo può determinare nei bambini e che troppo spesso sono sottovalutati dagli adulti. Infatti, spiega: «come per tutte le forme di esposizione al pericolo, mentre l'adulto può allontanarsi autonomamente da ciò che si avverte come nocivo, più è piccolo il bambino e meno è autonomo per poter scegliere cosa fare per evitare il peggio. Inoltre non hanno la possibilità di riferire con precisione il loro malessere quando esposti alle alte temperature atmosferiche.
Pensiamo ad un lattante o ad un bambino nei primi anni di vita che dipende per tutto dal comportamento degli adulti. Le cose si sono complicate in questi ultimi anni a causa del cambiamento climatico e del buco nell'ozono. Le estati sono sempre più roventi e l'esplosione eccesiva al sole è molto più dannosa che nel passato».
Quindi dottore come possiamo proteggere i nostri piccoli dall'emergenza caldo?
«Quando la temperatura sale ed in particolare sale il tasso di umidità, l'organismo dei bambini è molto vulnerabile per un sistema di termoregolazione meno efficace a causa della ridotta superficie corporea che permette meno con la traspirazione di dissipare il calore in eccesso».
Quali sono i sintomi di un colpo di calore nei bambini?
«I bambini possono diventare irrequieti e irritabili. Altri sintomi includono astenia, sonnolenza, pallore, eccessiva sudorazione, ritmo cardiaco e respirazione accelerati, vertigini, svenimento, crampi muscolari, sete intensa, nausea e vomito. Spesso al colpo di calore si associa la disidratazione. Questo può portare ad un brusco aumento della temperatura corporea anche al di sopra dei 38º C. Questa febbre viene spesso confusa dai genitori come di origine infettiva. Se non si provvede tempestivamente a correggere questo stato precario dell'organismo cervello, cuore, reni e muscoli sono messi a rischio. Meno preoccupante ma sicurante fastidiosa per il bambino la contemporanea comparsa di un arrossamento diffuso della cute associato a piccole vescicole».
Come ci si deve comportare?
«In questi casi le prime cosa da fare sono rinfrescare il bambino e spostarlo in un luogo fresco e ventilato, farlo sdraiare e alzargli le gambe, somministrare acqua a temperatura ambiente a piccoli sorsi e rinfrescare la pelle con un impacco freddo o un asciugamano bagnato.
Per la pelle scottata utile anche un bagnetto con acqua tiepida e amido di riso. In caso di comparsa di febbre superiore ai 38° somministrare un antipiretico, quale il Paracetamolo o l'Ibuprofene. Se il bambino non migliora, o in presenza di disturbi della coscienza, è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso».
Come si possono prevenire i colpi di calore?
«E' semplice, ma bisogna pensarci in tempo. Occorre tenere i piccoli lontani dal sole dalle 11 alle 17, prediligere in questi orari i luoghi all'ombra assicurando loro sempre una buona idratazione. Utile una dieta ricca di frutta e verdura che apportano una buona dose di zuccheri e sali minerali. I bambini devono indossare indumenti larghi e freschi di tessuti naturali quali cotone e lino che permettono una maggiore traspirazione preferendo colori chiari che respingono i raggi solari. Indossare un cappellino è sempre molto utile.
Non dimentichiamo di proteggere anche la pelle. Bisogna utilizzare sempre creme solari ad alta protezione perché l'esposizione non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle».
Ma allora l'estate può essere ancora amica dei bambini?
« Il sole ed il mare fanno bene ai bambini tanto che li possiamo considerare dei veri e propri farmaci. Pensiamo ad esempio alla loro azione di stimolo sul sistema immunitario che sarà cosi più pronto a far affrontare al bambino un inverno più in salute. Ma come accade per i farmaci sole e mare devono essere assunti con cautela e a piccole dosi. Una dose eccessiva può esporre i bambini a rischi ai quali noi adulti spesso involontariamente tendiamo a sottovalutare».
Per questo abbiamo chiesto dei suggerimenti al pediatra Ottavio Balducci, che da subito ci mette in guardia dai danni che il caldo eccessivo può determinare nei bambini e che troppo spesso sono sottovalutati dagli adulti. Infatti, spiega: «come per tutte le forme di esposizione al pericolo, mentre l'adulto può allontanarsi autonomamente da ciò che si avverte come nocivo, più è piccolo il bambino e meno è autonomo per poter scegliere cosa fare per evitare il peggio. Inoltre non hanno la possibilità di riferire con precisione il loro malessere quando esposti alle alte temperature atmosferiche.
Pensiamo ad un lattante o ad un bambino nei primi anni di vita che dipende per tutto dal comportamento degli adulti. Le cose si sono complicate in questi ultimi anni a causa del cambiamento climatico e del buco nell'ozono. Le estati sono sempre più roventi e l'esplosione eccesiva al sole è molto più dannosa che nel passato».
Quindi dottore come possiamo proteggere i nostri piccoli dall'emergenza caldo?
«Quando la temperatura sale ed in particolare sale il tasso di umidità, l'organismo dei bambini è molto vulnerabile per un sistema di termoregolazione meno efficace a causa della ridotta superficie corporea che permette meno con la traspirazione di dissipare il calore in eccesso».
Quali sono i sintomi di un colpo di calore nei bambini?
«I bambini possono diventare irrequieti e irritabili. Altri sintomi includono astenia, sonnolenza, pallore, eccessiva sudorazione, ritmo cardiaco e respirazione accelerati, vertigini, svenimento, crampi muscolari, sete intensa, nausea e vomito. Spesso al colpo di calore si associa la disidratazione. Questo può portare ad un brusco aumento della temperatura corporea anche al di sopra dei 38º C. Questa febbre viene spesso confusa dai genitori come di origine infettiva. Se non si provvede tempestivamente a correggere questo stato precario dell'organismo cervello, cuore, reni e muscoli sono messi a rischio. Meno preoccupante ma sicurante fastidiosa per il bambino la contemporanea comparsa di un arrossamento diffuso della cute associato a piccole vescicole».
Come ci si deve comportare?
«In questi casi le prime cosa da fare sono rinfrescare il bambino e spostarlo in un luogo fresco e ventilato, farlo sdraiare e alzargli le gambe, somministrare acqua a temperatura ambiente a piccoli sorsi e rinfrescare la pelle con un impacco freddo o un asciugamano bagnato.
Per la pelle scottata utile anche un bagnetto con acqua tiepida e amido di riso. In caso di comparsa di febbre superiore ai 38° somministrare un antipiretico, quale il Paracetamolo o l'Ibuprofene. Se il bambino non migliora, o in presenza di disturbi della coscienza, è necessario recarsi al più vicino Pronto Soccorso».
Come si possono prevenire i colpi di calore?
«E' semplice, ma bisogna pensarci in tempo. Occorre tenere i piccoli lontani dal sole dalle 11 alle 17, prediligere in questi orari i luoghi all'ombra assicurando loro sempre una buona idratazione. Utile una dieta ricca di frutta e verdura che apportano una buona dose di zuccheri e sali minerali. I bambini devono indossare indumenti larghi e freschi di tessuti naturali quali cotone e lino che permettono una maggiore traspirazione preferendo colori chiari che respingono i raggi solari. Indossare un cappellino è sempre molto utile.
Non dimentichiamo di proteggere anche la pelle. Bisogna utilizzare sempre creme solari ad alta protezione perché l'esposizione non protetta può causare eritemi solari o ustioni, e creare danni irreversibili alla pelle».
Ma allora l'estate può essere ancora amica dei bambini?
« Il sole ed il mare fanno bene ai bambini tanto che li possiamo considerare dei veri e propri farmaci. Pensiamo ad esempio alla loro azione di stimolo sul sistema immunitario che sarà cosi più pronto a far affrontare al bambino un inverno più in salute. Ma come accade per i farmaci sole e mare devono essere assunti con cautela e a piccole dosi. Una dose eccessiva può esporre i bambini a rischi ai quali noi adulti spesso involontariamente tendiamo a sottovalutare».