Call center in sciopero per il rinnovo del contratto di lavoro
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil: «un contratto che tuteli i diritti, la professionalità ed il salario»
mercoledì 1 febbraio 2017
5.27
E' stato proclamato per oggi dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, lo sciopero del settore delle telecomunicazioni per il rinnovo del contratto collettivo di settore e per salvaguardia dei livelli occupazionali, contratto di lavoro, scaduto già da due anni.
Sono invisibili. Rispondono "solo" ad un telefono. Eppure l'esercito dei lavoratori delle telecomunicazioni conta oggi in Italia oltre 190mila persone, solo a Molfetta fra Network Conctats e Exprivia projects sono circa 3500.
Le motivazioni dello sciopero sono da ricercare nella grande distanza fra le Organizzazioni sindacali e l'Asstel, che è l'Associazione di categoria nella Confindustria, rappresenta le imprese della tecnologia dell'informazione esercenti servizi di telecomunicazione fissa e mobile, e non solo.
Temi del contendere: orari di lavoro, part-time, scatti di anzianità, limitazioni a chi usufruisce della legge 104 per assistenza ai familiari disabili o in difficoltà, controllo a distanza.
Stefania Santoro, segretaria Slc Cgil di Bari, spiega che «Asstel ha risposto alla nostra piattaforma con proposte inaccettabili prendendo a modello gli interventi fatti in questi anni a livello aziendale per salvaguardare i perimetri occupazionali nei momenti di crisi, quindi soluzioni di emergenza, che vorrebbe far entrare nel contratto creando in questo modo un abbassamento strutturale del costo del lavoro».
Ed aggiunge: «Certo è il nostro "no" all'abbattimento dei diritti già acquisiti, non è possibile pensare che tutto possa essere demandato ad una trattazione di secondo livello, occorre dare certezze ai lavoratori.
Non dimentichiamo che stiamo parlando di 190 mila lavoratori, perno dell'economia, pertanto occorre che si continui ad investire sulle loro professionalità. In un settore che ha visto numerose crisi ed in momento storico di grandi vertenze che occorre fare una inversione di tendenza per tutela di tutti i lavoratori del settore delle telecomunicazioni».
Quindi quello che rivendicano le Organizzazioni sindacali con lo sciopero di oggi è "un contratto che tuteli i diritti, la professionalità ed il salario respingendo le pretese aziendali finalizzate ad introdurre condizioni lavorative inaccettabili in tema di flessibilità, controllo e retribuzioni".
E' previsto a Bari dalle ore 09.30 un corteo che terminerà in Piazza Prefettura per gli incontri istituzionali.
Sono invisibili. Rispondono "solo" ad un telefono. Eppure l'esercito dei lavoratori delle telecomunicazioni conta oggi in Italia oltre 190mila persone, solo a Molfetta fra Network Conctats e Exprivia projects sono circa 3500.
Le motivazioni dello sciopero sono da ricercare nella grande distanza fra le Organizzazioni sindacali e l'Asstel, che è l'Associazione di categoria nella Confindustria, rappresenta le imprese della tecnologia dell'informazione esercenti servizi di telecomunicazione fissa e mobile, e non solo.
Temi del contendere: orari di lavoro, part-time, scatti di anzianità, limitazioni a chi usufruisce della legge 104 per assistenza ai familiari disabili o in difficoltà, controllo a distanza.
Stefania Santoro, segretaria Slc Cgil di Bari, spiega che «Asstel ha risposto alla nostra piattaforma con proposte inaccettabili prendendo a modello gli interventi fatti in questi anni a livello aziendale per salvaguardare i perimetri occupazionali nei momenti di crisi, quindi soluzioni di emergenza, che vorrebbe far entrare nel contratto creando in questo modo un abbassamento strutturale del costo del lavoro».
Ed aggiunge: «Certo è il nostro "no" all'abbattimento dei diritti già acquisiti, non è possibile pensare che tutto possa essere demandato ad una trattazione di secondo livello, occorre dare certezze ai lavoratori.
Non dimentichiamo che stiamo parlando di 190 mila lavoratori, perno dell'economia, pertanto occorre che si continui ad investire sulle loro professionalità. In un settore che ha visto numerose crisi ed in momento storico di grandi vertenze che occorre fare una inversione di tendenza per tutela di tutti i lavoratori del settore delle telecomunicazioni».
Quindi quello che rivendicano le Organizzazioni sindacali con lo sciopero di oggi è "un contratto che tuteli i diritti, la professionalità ed il salario respingendo le pretese aziendali finalizzate ad introdurre condizioni lavorative inaccettabili in tema di flessibilità, controllo e retribuzioni".
E' previsto a Bari dalle ore 09.30 un corteo che terminerà in Piazza Prefettura per gli incontri istituzionali.