Guerriglia urbana a Capodanno, il Riesame smussa le ordinanze cautelari
Raffica di provvedimenti decisi dal Tribunale sulle richieste di scarcerazione degli avvocati. In tre passano dal carcere ai domiciliari
martedì 6 febbraio 2024
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Raffica di provvedimenti decisi dal Tribunale del Riesame di Bari sulle richieste di scarcerazione presentate dagli avvocati dei quattro giovani rinchiusi in carcere accusati di aver trasformato il centro di Molfetta, la notte di Capodanno, nel teatro di una guerriglia urbana, ribaltando un'auto e infine postando tutto sui social.
Il collegio di giudici, infatti, ha smussato le ordinanze di custodia cautelare eseguite lo scorso 15 gennaio dai Carabinieri alleggerendo per tre dei quattro indagati le misure restrittive. Il 26enne Antonio Gigante, difeso dall'avvocato Antonio Modugno, è rimasto in carcere, a Trani, mentre il 21enne Daniele De Pinto e i 22enni Felice Allegretta e Massimiliano Squeo, assistiti rispettivamente dagli avvocati Mauro Palma, Michele Salvemini e Giovanna Vista, hanno ottenuto i domiciliari.
Tutti sono ritenuti responsabili di danneggiamento e di pubblica intimidazione con l'uso di ordigni e di materiale esplodente, un reato, quest'ultimo, introdotto dal decreto Caivano. Le scene, immortalate in alcuni video sono diventate virali sui social: si vedono numerosi giovani che, approfittando dei festeggiamenti, hanno seminato il panico, trasformando quei luoghi in uno scenario di battaglia, fino a capovolgere un'auto, colpita da vari petardi e ordigni nel tentativo di incendiarla.
Momenti di grande tensione nei quali l'euforia per i festeggiamenti ha lasciato il passo ad «azioni criminali incontrollate da parte di un manipolo di soggetti che, senza alcuna remora, hanno ripreso le loro gesta, compiacendosene mentre le divulgavano sui social». E proprio quei frame hanno poi permesso di identificarli.
Il collegio di giudici, infatti, ha smussato le ordinanze di custodia cautelare eseguite lo scorso 15 gennaio dai Carabinieri alleggerendo per tre dei quattro indagati le misure restrittive. Il 26enne Antonio Gigante, difeso dall'avvocato Antonio Modugno, è rimasto in carcere, a Trani, mentre il 21enne Daniele De Pinto e i 22enni Felice Allegretta e Massimiliano Squeo, assistiti rispettivamente dagli avvocati Mauro Palma, Michele Salvemini e Giovanna Vista, hanno ottenuto i domiciliari.
Tutti sono ritenuti responsabili di danneggiamento e di pubblica intimidazione con l'uso di ordigni e di materiale esplodente, un reato, quest'ultimo, introdotto dal decreto Caivano. Le scene, immortalate in alcuni video sono diventate virali sui social: si vedono numerosi giovani che, approfittando dei festeggiamenti, hanno seminato il panico, trasformando quei luoghi in uno scenario di battaglia, fino a capovolgere un'auto, colpita da vari petardi e ordigni nel tentativo di incendiarla.
Momenti di grande tensione nei quali l'euforia per i festeggiamenti ha lasciato il passo ad «azioni criminali incontrollate da parte di un manipolo di soggetti che, senza alcuna remora, hanno ripreso le loro gesta, compiacendosene mentre le divulgavano sui social». E proprio quei frame hanno poi permesso di identificarli.