Guerra legale per la piscina: 4 milioni di euro per il risarcimento alla Molfetta Nuoto
L'ex gestore li ha chiesti al Comune. Deciderà il Tribunale di Trani
sabato 4 febbraio 2017
6.30
Una nuova pagina nella guerra legale tra il Comune di Molfetta e la Molfetta Nuoto, società a capo del gruppo che ottenne la gestione della piscina comunale.
La Molfetta Nuoto, infatti, ha citato il Comune di Molfetta davanti al Tribunale civile di Trani chiedendo un risarcimento di 3.980.000,00 euro per compensare l'inadempimento contrattuale imputabile all'Ente. Le parti si troveranno il prossimo 28 febbraio quando è in programma la prima udienza del procedimento.
Questo è solo l'ultimo atto di una serie di processi già in corso davanti al Tribunale di Trani. Un processo è stato avviato dal Comune per ottenere il mancato pagamento del canone e delle utenze; un altro, invece, ha come oggetto un decreto ingiuntivo emesso a favore della Molfetta Nuoto; poi sussiste anche un procedimento per accertamento preventivo.
Nel frattempo al lavoro è anche la giustizia amministrativa.
Davanti al Consiglio di Stato si sta discutendo sulla risoluzione del contratto di gestione della struttura; il TAR, invece, è stato chiamato a decidere circa l'ordinanza sindacale di chiusura della piscina.
La Molfetta Nuoto, infatti, ha citato il Comune di Molfetta davanti al Tribunale civile di Trani chiedendo un risarcimento di 3.980.000,00 euro per compensare l'inadempimento contrattuale imputabile all'Ente. Le parti si troveranno il prossimo 28 febbraio quando è in programma la prima udienza del procedimento.
Questo è solo l'ultimo atto di una serie di processi già in corso davanti al Tribunale di Trani. Un processo è stato avviato dal Comune per ottenere il mancato pagamento del canone e delle utenze; un altro, invece, ha come oggetto un decreto ingiuntivo emesso a favore della Molfetta Nuoto; poi sussiste anche un procedimento per accertamento preventivo.
Nel frattempo al lavoro è anche la giustizia amministrativa.
Davanti al Consiglio di Stato si sta discutendo sulla risoluzione del contratto di gestione della struttura; il TAR, invece, è stato chiamato a decidere circa l'ordinanza sindacale di chiusura della piscina.