Grillo e Di Battista: «Noi dobbiamo fare lo Stato»

A Torre Calderina per manifestare il proprio dissenso alla condotta sottomarina

martedì 23 agosto 2016 20.39
A cura di Rosanna Buzzerio

Toccata e fuga per la tappa molfettese dell'on. Alessandro Di Battista e Beppe Grillo del Movimento cinque stelle per il tour #CostituzioneCoastToCoast.

Non un palazzetto o una sala conferenze cittadine, ma direttamente sul luogo della battaglia del Movimento cinque stelle cittadino: Torre Calderina.

Pochi minuti per esprimere il proprio dissenso alla realizzazione della condotta sottomarina, si all'implementazione dei depuratori.

Tanti gli attivisti molfettesi e non solo che si sono ritrovati, sfidando il forte vento, il cattivo odore, la strada disconnessa nella zona antistante Torre Calderina, dove il leader del Movimento, Beppe Grillo ha ironicamente detto che il vero problema delle acque reflue dipende dai cittadini e che «bisognerebbe creare con la scienza e la tecnologia una stitichezza indotta, per evitare il problema».

Chiara l'opinione di Grillo quella che «si deve agire a valle, sono emergenze che si sono create nel corso degli anni». Quindi ha invitato i presenti a prendere coscienza e li ha incitati ad essere cittadini di serie A.

Alessandro Di Battista ha affermato che con il loro tour vogliono svegliare le coscienze popolari, «perché noi dobbiamo fare lo Stato», oltre che essere di sostegno agli attivisti locali.

Ai nostri microfoni Di Battista ha spiegato i motivi per cui bisogna votare no al referendum di ottobre: «E' bene precisare che non aboliscono il Senato, ma le schede elettorali, cioè tolgono il diritto ai cittadini di votare i parlamentari e il 70% dei deputati verrà scelto dai partiti. Possiamo consentire ai maggiori partiti della storia che hanno distrutto questa Repubblica di scegliersi il 100% dei senatori pescandoli tra le fila dei consigli regionali.

In più se si stacca il rapporto tra parlamentari, che sono dipendenti del popolo italiano e dei territori, a chi risponderanno i parlamentari, ai cittadini che non li eleggono o ai partiti che li nominano?

Quindi dovendo rispondere ai partiti che li nominano approveranno Leggi Fornero, jobs act, finanziamento pubblico ai partiti, buona scuola, tutte leggi che distruggono il popolo italiano e che di fatto vanno a vantaggio della classe partitocratica, per questo occorre dire No».
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