Grande successo per il ventannale del premio Azzarita

Vincitori di questa edizione: Leonardo Sgura, Sergio Spaccavento, Carlo Salvemini e Molly Salvemini

lunedì 13 maggio 2024
A cura di Rosanna Buzzerio
2004-2024. Venti anni del premio Leonardo Azzarita. Un premio nato e ideato dall'omonimo Centro studi con l'intento di far conoscere la figura di questo giornalista molfettese, che tanto si è battuto per la libertà di stampa, oltre ad essere uno dei padri fondatori del Albi dei giornalisti, diventato poi Ordine dei giornalisti.

La cerimonia di premiazione del ventennale si è tenuta sabato nell'aula magna del Seminario Regionale Pio XI, alla presenza autorità civili e militari, oltre che di tanti premiati degli anni precedenti. Tanti anche i giovani presenti, che hanno avuto modo di conoscere la figura di Leonardo Azzarita, attraverso un concorso dedicato alle scuole superiori avente come tema proprio la libertà di stampa.

Un premio che nato in sordina, come ha detto il presidente Giuseppe Pansini, ma che è cresciuto nel corso di questi anni. Oggi non è più solo un premio dedicato ai giornalisti, ma vuole essere anche l'occasione di conoscere altre figure molfettesi e non che si sono contraddistinte nei campi e nei settori più disparati.

I vincitori del ventennale sono stati: per la sezione giornalismo, Leonardo Sgura; per la sezione comunicazioni, Sergio Spaccavento; per la sezione istituzioni, Carlo Salvemini; per la sezione spettacolo, Molly Salvemini.

Il premio Azzarita è l'occasione non solo di conoscere queste gemme preziose, è un momento in cui si conoscono altri aspetti di queste personalità, vivendo con loro le emozioni che si portano dentro come uomini.

Dal racconto di Leonardo Sgura, attualmente corrispondente dal Cairo della Rai, è emerso forte come la parola "fratellanza" in quella terra assuma un fortissimo significato, è intesa proprio come aiuto del prossimo. O anche di come la parola "grazie" sia ancora importante. Ma ha ben spiegato altra cosa è la "fratellanza musulmana", quella estremista, quella legata all'Isis.

Altrettanto forte e chiaro è giunto il messaggio del sindaco di Lecce, Carlo Salvemini, lui è leccese dok, ma il suo cognome parla chiaramente molfettese, infatti, il bisnonno aveva origini molfettesi. Salvemini ha puntato il focus del suo intervento sull'importanza di essere comunità, sottolineando che le città non le cambiano i sindaci, o le giunte, ma i sindaci con i cittadini, non bisogna vivere per l'ossessione turistica, ma per il sindaco di Lecce: "bisogna far star bene che vive nella propria città 365 giorni all'anno".

Spiritoso, frizzate, allegro e fuori dagli schemi l'intervento di Sergio Spaccavento, il direttore creativo esecutivo di Conversion Agency, ma da un creativo non poteva essere diversamente, anche se con ironia ha puntato l'attenzione sul coraggio. Coraggio di lasciare la propria città, pur mantenendo forte il legame con le proprie radici, di credere nei propri sogni. Coraggio di comunicare messaggi importanti anche con ironia.

La più giovane premiata di questi 20 anni è stata la diciottenne violinista, Molly Salvemini, ma già con un curriculum d'eccellenza. Lei sue parole sono state di ringraziamento, ma lei le emozioni le ha fatte vivere ai presenti attraverso il suo violino, accompagnate da un video con le vedute aeree della nostra città, realizzato da Franco Pansini. Immagini e suoni che hanno permesso ai presenti di vedere Molfetta da un punto di vista diverso, più aureo, più romantico.

Per il ventennale, un premio speciale è stato dato a Gianni Massari, leggenda dell'Hockey su pista, che ha ricordato il suo forte e ancor attivo impegno nello sport.

Grande impegno, passione, hanno messo gli alunni delle scuole superiori nell' elaborare i loro lavori, per il concorso indetto dal Centro studi Azzarita, in occasione proprio del ventennale, che ha avuto come presidente di giuria il noto giornalista pugliese di "Chi l'ha visto?", Gianvito Cafaro. Vincitori del concorso sono stati: primo e secondo posto per il Liceo Classico "Leonardo da Vinci", Simonpietro La Groia e Licia Minunno, terza classificata Maria Palombella del Liceo Fornari.

Menzione speciale per Alessia de Vanna del'Istituto don Tonino Bello, Michelangelo Bologna del Liceo Osa Rita Levi Montalcini e Marco Tridente del Liceo Fornari.

Una serata carica di emozioni che ha permesso a tanti di conoscere altre personalità di spicco della nostra città e non solo, la loro umanità, la loro voglia di raccontarsi, la loro voglia di aver creduto nei propri sogni e di averli realizzati.

Simpatico siparietto con uno degli amici del premio, il tenente colonnello, noto meteorologo di Rai Tre, Raffaele Laricchia, già vincitore del premio nelle passate edizioni, che ha chiosato: "Ci attendono giornate di sole". E se lo dice Laricchia c'è da fidarsi.

Si chiude così anche il sipario sul ventennale, pochi giorni di pausa e il Centro studi sarà già all'opera per la ventunesima edizione.