Grande successo a Molfetta per le giornate FAI d'autunno
I molfettesi hanno "riscoperto" il monumento de "il Calvario" a pochi metri dalla villa comunale
lunedì 26 ottobre 2020
15.06
Ancora una volta le giornate FAI d'autunno hanno riscosso un grande successo a Molfetta.
"L' evento si è svolto in tutta sicurezza, grazie anche alla CRI di Molfetta che ha contribuito a far sì che venissero rispettate le norme anti-Covid.
Indiscusso protagonista delle giornate di domenica 18 e 25 ottobre è stato il Calvario, costruito nel 1856 su progetto dell'arch. Corrado De Judicibus. Le visite, che richiedevano la prenotazione online, sono state organizzate dai volontari FAI di Molfetta, che con bravura e professionalità hanno raccontato le origini e le caratteristiche architettoniche del Calvario, lo sviluppo urbano dell'odierna Piazza Garibaldi all'indomani dell'unità d'Italia, e la storia del mai dimenticato Palazzo Cappelluti, demolito nel 1971. Menzione d'onore a Pietro Capurso, grande custode della tradizione orale molfettese, che ha deliziato i visitatori declamando versi in vernacolo e ripercorrendo il contesto storico e culturale in cui si era inserita la costruzione del Calvario", scrivono i volontari in una nota.
"Si ringrazia l'amministrazione comunale nella persona del Sindaco Tommaso Minervini, dell'Assessore alla Cultura Sara Allegretta e dell'Ing. Vincenzo Balducci".
"L' evento si è svolto in tutta sicurezza, grazie anche alla CRI di Molfetta che ha contribuito a far sì che venissero rispettate le norme anti-Covid.
Indiscusso protagonista delle giornate di domenica 18 e 25 ottobre è stato il Calvario, costruito nel 1856 su progetto dell'arch. Corrado De Judicibus. Le visite, che richiedevano la prenotazione online, sono state organizzate dai volontari FAI di Molfetta, che con bravura e professionalità hanno raccontato le origini e le caratteristiche architettoniche del Calvario, lo sviluppo urbano dell'odierna Piazza Garibaldi all'indomani dell'unità d'Italia, e la storia del mai dimenticato Palazzo Cappelluti, demolito nel 1971. Menzione d'onore a Pietro Capurso, grande custode della tradizione orale molfettese, che ha deliziato i visitatori declamando versi in vernacolo e ripercorrendo il contesto storico e culturale in cui si era inserita la costruzione del Calvario", scrivono i volontari in una nota.
"Si ringrazia l'amministrazione comunale nella persona del Sindaco Tommaso Minervini, dell'Assessore alla Cultura Sara Allegretta e dell'Ing. Vincenzo Balducci".