Grande affluenza per il presepe in mostra nella Sala dei Templari di Molfetta
Un omaggio alla tradizione con l'arte di Emanuele Mastropasqua
lunedì 12 dicembre 2022
Fino al prossimo 8 gennaio la Sala dei Templari ospita Il presepe delle emozioni. Dalla tradizione all'arte di Emanuele Mastropasqua, una mostra, un omaggio alla tradizione, all'artigianato.
La mostra a cura di FeArt, inserita nel programma predisposto dall'Assessorato alla Cultura "Christmas Emotion – Molfetta ti emoziona" si potrà visitare, gratuitamente, tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 21.00. Emanuele Mastropasqua allestisce cinque scene. Accanto ai tradizionali personaggi che si accostano alla Sacra Famiglia la figura di don Tonino Bello e con lui gli ultimi, gli emarginati della società, quelli che da Cristo sino al Venerabile pastore salentino sono invece il centro della storia.
Una esposizione straordinaria che stupisce, emoziona e invita a riflettere, anche attraverso la narrazione fotografica composta da dieci scatti a cura di Roberto Lusito, incentrata sulla lavorazione artigianale realizzata negli anni per la lunga preparazione dei personaggi in terracotta, ed una serie di ventuno sculture di piccolo formato che riproducono scene e storie legate al tema della Natività dalle diverse prospettive colte da Mastropasqua.
Con questa mostra la scultura a Molfetta torna ad essere protagonista, a riprova di una tradizione lunghissima che parte dalla seconda metà del XIX secolo con capostipite Ferdinando Cifariello, padre del famosissimo Filippo Cifariello, passando per autori di opere devozionali come Corrado Binetti e Vito Fornari, sino a Giulio Cozzoli – figura imprescindibilmente legata alla Settimana Santa – e Leonardo de Candia, per poi contemplare l'estro internazionale di Vito Zaza.
La mostra a cura di FeArt, inserita nel programma predisposto dall'Assessorato alla Cultura "Christmas Emotion – Molfetta ti emoziona" si potrà visitare, gratuitamente, tutti i giorni, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 21.00. Emanuele Mastropasqua allestisce cinque scene. Accanto ai tradizionali personaggi che si accostano alla Sacra Famiglia la figura di don Tonino Bello e con lui gli ultimi, gli emarginati della società, quelli che da Cristo sino al Venerabile pastore salentino sono invece il centro della storia.
Una esposizione straordinaria che stupisce, emoziona e invita a riflettere, anche attraverso la narrazione fotografica composta da dieci scatti a cura di Roberto Lusito, incentrata sulla lavorazione artigianale realizzata negli anni per la lunga preparazione dei personaggi in terracotta, ed una serie di ventuno sculture di piccolo formato che riproducono scene e storie legate al tema della Natività dalle diverse prospettive colte da Mastropasqua.
Con questa mostra la scultura a Molfetta torna ad essere protagonista, a riprova di una tradizione lunghissima che parte dalla seconda metà del XIX secolo con capostipite Ferdinando Cifariello, padre del famosissimo Filippo Cifariello, passando per autori di opere devozionali come Corrado Binetti e Vito Fornari, sino a Giulio Cozzoli – figura imprescindibilmente legata alla Settimana Santa – e Leonardo de Candia, per poi contemplare l'estro internazionale di Vito Zaza.