Gli studenti di Molfetta con il presidio Libera per ricordare le vittime innocenti di mafia
Stamattina incontro di riflessione presso la parrocchia Sant'Achille
martedì 21 marzo 2023
17.33
La pioggia insistente stamattina non ha fermato le scolaresche delle scuole Giaquinto, Poli e Santomauro di Molfetta che hanno partecipato, presso la Parrocchia Sant'Achille, alla manifestazione per la XXVIII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, organizzata dal Presidio Libera "Gianni Carnicella" insieme alle scuole di Molfetta.
Contestualmente alla marcia nazionale, che quest'anno si è tenuta a Milano e si è conclusa col consueto intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, l'iniziativa - programmata inizialmente in Piazza Paradiso -, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, è stata spostata in chiesa, grazie alla disponibilità offerta da don Vito Bufi. Quindici gruppi-classe di studenti, con i loro docenti, hanno riempito i banchi della chiesa, colorandoli di voci e striscioni.
A introdurre e chiudere l'iniziativa, l'intonazione collettiva della canzone "I cento passi" che ha reso tutti i ragazzi protagonisti. Tra bandiere, striscioni e manifesti con la scritta "È possibile", tema scelto da Libera per la Giornata, ha preso la parola Sergio Amato, referente del Presidio, che dopo aver ringraziato vivamente i presenti per la partecipazione, ha richiamato il significato e il valore del 21 marzo.
Dopo il saluto da parte dell'Assessore alla Socialità del Comune di Molfetta, Anna Capurso, è seguita la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, a cura di una rappresentanza di alunne e alunni delle scuole aderenti. Successivamente all'ascolto dei nomi, avvenuto in rispettoso silenzio, i ragazzi sono stati invitati a leggere pensieri, brevi testi e riflessioni, preparati nei giorni precedenti a scuola. Dalle frasi pronunciate sono emersi coinvolgimento emotivo, voglia di cambiamento e di partecipazione.
Il virtuoso percorso avviato dal Presidio di Libera con le scuole cittadine non si esaurisce in questa giornata, ma da questa giornata trae forza. Il segnalibro donato ai presenti, con il logo della Giornata "È possibile", rappresenta l'augurio che sia davvero possibile un mondo libero dalle mafie e che ciascuno/a renda questa possibilità una realtà con il proprio impegno personale, vissuto a partire dalla memoria viva di tutte vittime innocenti delle mafie.
Contestualmente alla marcia nazionale, che quest'anno si è tenuta a Milano e si è conclusa col consueto intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera, l'iniziativa - programmata inizialmente in Piazza Paradiso -, a causa delle avverse condizioni atmosferiche, è stata spostata in chiesa, grazie alla disponibilità offerta da don Vito Bufi. Quindici gruppi-classe di studenti, con i loro docenti, hanno riempito i banchi della chiesa, colorandoli di voci e striscioni.
A introdurre e chiudere l'iniziativa, l'intonazione collettiva della canzone "I cento passi" che ha reso tutti i ragazzi protagonisti. Tra bandiere, striscioni e manifesti con la scritta "È possibile", tema scelto da Libera per la Giornata, ha preso la parola Sergio Amato, referente del Presidio, che dopo aver ringraziato vivamente i presenti per la partecipazione, ha richiamato il significato e il valore del 21 marzo.
Dopo il saluto da parte dell'Assessore alla Socialità del Comune di Molfetta, Anna Capurso, è seguita la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie, a cura di una rappresentanza di alunne e alunni delle scuole aderenti. Successivamente all'ascolto dei nomi, avvenuto in rispettoso silenzio, i ragazzi sono stati invitati a leggere pensieri, brevi testi e riflessioni, preparati nei giorni precedenti a scuola. Dalle frasi pronunciate sono emersi coinvolgimento emotivo, voglia di cambiamento e di partecipazione.
Il virtuoso percorso avviato dal Presidio di Libera con le scuole cittadine non si esaurisce in questa giornata, ma da questa giornata trae forza. Il segnalibro donato ai presenti, con il logo della Giornata "È possibile", rappresenta l'augurio che sia davvero possibile un mondo libero dalle mafie e che ciascuno/a renda questa possibilità una realtà con il proprio impegno personale, vissuto a partire dalla memoria viva di tutte vittime innocenti delle mafie.