Gli puntano la pistola e gli rubano lo scooter
Attimi di terrore in pieno giorno. La vittima: «ho lavorato tanto per comprarmi quello scooter»
lunedì 14 luglio 2014
7.48
La pistola puntata contro, la paura in pochi istanti, il furto dello scooter. Sono stati attimi da incubo, quella di sabato mattina, per il ragazzo protagonista di un incontro ravvicinato da brivido.
Intorno alle 13.05, il ragazzo si trovava in un locale a piano terra di Via Capitano de Candia, quando uno sconosciuto (età compresa tra 25 e 30) è entrato correndo, con un casco Jet marrone, bermuda beige e maglietta bianca e puntandogli una pistola contro, lo ha obbligato a consegnare lo scooter (un Kymco Xciting 300i, nella foto), dicendogli di stare tranquillo e di non preoccuparsi, e che gli avrebbe riportato lo scooter quanto prima. Una scena assurda, l'ennesimo episodio di micro-criminalità.
«Sono spaventato, deluso, frustrato e anche arrabbiato- racconta il ragazzo – ho lavorato tanto per comprarmi quello scooter. In quel momento ho chiesto al rapinatore se era possibile prendere almeno i documenti che c'erano nello scooter, cosa che mi è stata concessa. Dopo aver preso tutto, sale sullo scooter, e - continua il racconto - mi dice di non preoccuparmi, che mi riporterà lo scooter quanto prima. Dopo questa frase accende lo scooter, ed esce dal box. All'incrocio, tra Via Capitano de Candia e Via Capitano Magrone, si ferma, poi va verso Giovinazzo. Subito dopo, vedo sfrecciare contromano, sempre su Via Capitano de Candia, ma nella corsia opposta a quella del box, un altro scooter, nero, che segue il rapinatore sul mio. Penso che chi compie questi furti e rapine non ha paura della legge, perché anche se presi, fanno qualche mese in carcere e poi sono nuovamente fuori a compiere altre rapine». Immediato l'allarme al 112.
Il giovane ha poi presentato denuncia ai Carabinieri di Molfetta. nello scorse settimane si sono registrate altre rapine analoghe ai danni di motociclisti e di automobilisti.
Intorno alle 13.05, il ragazzo si trovava in un locale a piano terra di Via Capitano de Candia, quando uno sconosciuto (età compresa tra 25 e 30) è entrato correndo, con un casco Jet marrone, bermuda beige e maglietta bianca e puntandogli una pistola contro, lo ha obbligato a consegnare lo scooter (un Kymco Xciting 300i, nella foto), dicendogli di stare tranquillo e di non preoccuparsi, e che gli avrebbe riportato lo scooter quanto prima. Una scena assurda, l'ennesimo episodio di micro-criminalità.
«Sono spaventato, deluso, frustrato e anche arrabbiato- racconta il ragazzo – ho lavorato tanto per comprarmi quello scooter. In quel momento ho chiesto al rapinatore se era possibile prendere almeno i documenti che c'erano nello scooter, cosa che mi è stata concessa. Dopo aver preso tutto, sale sullo scooter, e - continua il racconto - mi dice di non preoccuparmi, che mi riporterà lo scooter quanto prima. Dopo questa frase accende lo scooter, ed esce dal box. All'incrocio, tra Via Capitano de Candia e Via Capitano Magrone, si ferma, poi va verso Giovinazzo. Subito dopo, vedo sfrecciare contromano, sempre su Via Capitano de Candia, ma nella corsia opposta a quella del box, un altro scooter, nero, che segue il rapinatore sul mio. Penso che chi compie questi furti e rapine non ha paura della legge, perché anche se presi, fanno qualche mese in carcere e poi sono nuovamente fuori a compiere altre rapine». Immediato l'allarme al 112.
Il giovane ha poi presentato denuncia ai Carabinieri di Molfetta. nello scorse settimane si sono registrate altre rapine analoghe ai danni di motociclisti e di automobilisti.