Gli attivisti di M5S Molfetta in piazza per raccogliere le firme contro l’Autonomia Differenziata
Saranno domani dalle 20 alle 22 su Corso Dante nei pressi di Piazza Mazzini
giovedì 1 agosto 2024
Venerdì 02 agosto, dalle ore 20.00 alle ore 22.00, a Molfetta nei pressi di Corso Dante altezza statua Mazzini, Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle Molfetta sarà presente con un gazebo per raccogliere le firme per il referendum abrogativo dell'Autonomia Differenziata.
"L'Autonomia differenziata è una legge che trasferisce alle Regioni la gestione di servizi e diritti fondamentali. Materie importantissime per i cittadini come la salute, la scuola, i trasporti, l'ambiente, la ricerca, il commercio con l'estero, l'energia e tante altre verrebbero gestite dalle Regioni e non più dallo Stato. Per questo le Regioni terrebbero per sé una parte del gettito fiscale statale che, di conseguenza, non sarebbe più distribuito su tutto il territorio nazionale.
In poche parole, pagheremo tutti le tasse, ma non tutti avremo gli stessi servizi. Dopo lo sfascio della Sanità parzialmente regionalizzata dal 2001 le cui conseguenze negative toccano la vita di tutti, è pensabile proseguire su questa strada? No".
Come si può attuare un'efficace politica energetica a livello regionale? Come può farlo una Regione?
"Infrastrutture come porti e aeroporti possono essere gestite con competenze e normative che cambiano attraversando il confine tra una Regione e l'altra? No. Sono materie strategiche che devono essere gestite a livello centrale nazionale ed europeo. La gestione del nostro patrimonio ambientale, dei rifiuti, dell'agricoltura possono essere differenti da Regione a Regione? No. L'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo devono avere una qualità garantita per tutti".
"Perché siamo contrari alla legge sull'autonomia differenziata? Ecco i nostri motivi" spiegano dal M5S.
1. Frantuma l'Italia con conseguenze devastanti sui diritti di milioni di cittadini e non stanzia alcuna risorsa per garantire i servizi pubblici su tutto il territorio nazionale.
2. Amplia ancora di più le differenze tra le aree più ricche e quelle più povere del nostro Paese.
3. Sbriciola l'Italia in 20 staterelli autonomi su materie che incidono ogni giorno sulla vita e sul lavoro di tutti noi.
4. Aumenta la burocrazia e la confusione per cittadini e imprese con 20 diversi servizi sanitari, 20 diversi sistemi di trasporti, ambiente, scuola e energia.
5. Contrasta con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I 209 miliardi portati in dote all'Italia da Giuseppe Conte nel 2020 servono a colmare le distanze tra Nord e Sud, l'Autonomia invece le aumenta.
"L'Autonomia differenziata è una legge che trasferisce alle Regioni la gestione di servizi e diritti fondamentali. Materie importantissime per i cittadini come la salute, la scuola, i trasporti, l'ambiente, la ricerca, il commercio con l'estero, l'energia e tante altre verrebbero gestite dalle Regioni e non più dallo Stato. Per questo le Regioni terrebbero per sé una parte del gettito fiscale statale che, di conseguenza, non sarebbe più distribuito su tutto il territorio nazionale.
In poche parole, pagheremo tutti le tasse, ma non tutti avremo gli stessi servizi. Dopo lo sfascio della Sanità parzialmente regionalizzata dal 2001 le cui conseguenze negative toccano la vita di tutti, è pensabile proseguire su questa strada? No".
Come si può attuare un'efficace politica energetica a livello regionale? Come può farlo una Regione?
"Infrastrutture come porti e aeroporti possono essere gestite con competenze e normative che cambiano attraversando il confine tra una Regione e l'altra? No. Sono materie strategiche che devono essere gestite a livello centrale nazionale ed europeo. La gestione del nostro patrimonio ambientale, dei rifiuti, dell'agricoltura possono essere differenti da Regione a Regione? No. L'aria che respiriamo, il cibo che mangiamo devono avere una qualità garantita per tutti".
"Perché siamo contrari alla legge sull'autonomia differenziata? Ecco i nostri motivi" spiegano dal M5S.
1. Frantuma l'Italia con conseguenze devastanti sui diritti di milioni di cittadini e non stanzia alcuna risorsa per garantire i servizi pubblici su tutto il territorio nazionale.
2. Amplia ancora di più le differenze tra le aree più ricche e quelle più povere del nostro Paese.
3. Sbriciola l'Italia in 20 staterelli autonomi su materie che incidono ogni giorno sulla vita e sul lavoro di tutti noi.
4. Aumenta la burocrazia e la confusione per cittadini e imprese con 20 diversi servizi sanitari, 20 diversi sistemi di trasporti, ambiente, scuola e energia.
5. Contrasta con gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza. I 209 miliardi portati in dote all'Italia da Giuseppe Conte nel 2020 servono a colmare le distanze tra Nord e Sud, l'Autonomia invece le aumenta.