Giuseppe Messina torna a Molfetta dopo le Olimpiadi di Astronomia in Sri Lanka
Il giovane liceale racconta la sua esperienza
mercoledì 17 ottobre 2018
10.47
Se è svolta a Colombo (Sri Lanka), dal 6 al 14 ottobre u.s., la XXIII finale internazionale delle Olimpiadi di Astronomia 2018, epilogo del rispettivo concorso scolastico nazionale aperto a tutti gli studenti italiani delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, la cui finale si è svolta a Bari nell'aprile scorso. L'Italia quest'anno ha partecipato con una delegazione di 5 studenti, tutti vincitori nella fase nazionale per le categorie Junior 2 e Senior (corrispondenti, rispettivamente, alle categorie Alpha e Beta della classificazione internazionale). Nella delegazione anche lo studente del Liceo Scientifico "A. Einstein" Giuseppe Messina.
La squadra italiana si è adeguatamente allenata nel corso di due stage formativi, uno presso il Telescopio Nazionale Galileo sull'isola La Palma (Canarie) e l'altro a Stilo (RC), tenutisi in estate e sono giunti all'appuntamento internazionale molto preparati e motivati. Parlano da soli, infatti, i risultati: la squadra italiana, su 17 delegazioni nazionali, ha ben figurato, riuscendo a conseguire il primo premio per il miglior disegno a supporto del primo problema della categoria junior e due terzi posti (diploma di terza fascia) nello svolgimento delle prove, peraltro di altissimo livello, per la categoria Beta. A Giuseppe è stata assegnata una delle due medaglie di bronzo conquistate dalla delegazione italiana.
Abbiamo chiesto a Giuseppe Messina alcune impressioni a caldo all'indomani dell'esperienza vissuta. Queste le sue considerazioni.
In cosa è consistita la prova che hai sostenuto?
Le prove sono state tre: una teorica, comprendente cinque problemi di cosmologia e di astronomia di posizione, una pratica, di analisi dati (velocità radiali, calibrazione di uno spettrografo e analisi di una variabile periodica) e un'altra osservativa, condotta al chiuso per avverse condizioni meteo, con l'uso di un telescopio su montatura equatoriale e di un software di astronomia.
Che valutazione complessiva fai dell'esperienza a livello formativo?
Nella fase internazionale, è stata, senza dubbio, un'opportunità irripetibile il confronto con altri coetanei provenienti da tutto il mondo e che condividono la mia stessa passione. Si è trattato, inoltre, di un'occasione per misurare me stesso, il mio temperamento e le mie capacità con prove impegnative e fuori dagli schemi.
Per il mio futuro l'esperienza potrebbe rappresentare, oltre che un bel ricordo legato al riconoscimento ottenuto, anche un possibile spunto per la scelta degli studi universitari.
Chi vorresti ringraziare?
In primis la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, sia offrendomi la possibilità di coltivare la mia passione per l'astronomia, sia per il conseguimento del traguardo finale. Anche la Scuola, nella persona della prof.ssa Spadavecchia Natalizia, mia docente di scienze naturali, oltre che referente d'istituto per le Olimpiadi di Astronomia, per la sua disponibilità incondizionata. Infatti le Olimpiadi di astronomia costituiscono da tempo un'attività che il Liceo Scientifico "A. Einstein" annovera nell'offerta formativa. Inoltre, tutti i docenti del Consiglio e i compagni di classe per la vicinanza e la comprensione dimostrate durante il percorso formativo. In ultimo, ma non per importanza, ringrazio anche i miei compagni di avventura conosciuti nelle tre finali nazionali alle quali ho partecipato a partire dall'anno scolastico 2016/17, per il clima di amicizia instauratosi e per i loro preziosi consigli.
Allo studente sono andati gli apprezzamenti e le congratulazioni della Dirigente Scolastica, prof.ssa Margherita Anna Bufi, della docente referente, prof.ssa Natalizia Spadavecchia, e di tutta la comunità scolastica dei Licei "Einstein-da Vinci", orgogliosa dei risultati e dei successi conseguiti che confermano nei fatti la specifica identità della scuola sul territorio e la sua mission formativa.
La squadra italiana si è adeguatamente allenata nel corso di due stage formativi, uno presso il Telescopio Nazionale Galileo sull'isola La Palma (Canarie) e l'altro a Stilo (RC), tenutisi in estate e sono giunti all'appuntamento internazionale molto preparati e motivati. Parlano da soli, infatti, i risultati: la squadra italiana, su 17 delegazioni nazionali, ha ben figurato, riuscendo a conseguire il primo premio per il miglior disegno a supporto del primo problema della categoria junior e due terzi posti (diploma di terza fascia) nello svolgimento delle prove, peraltro di altissimo livello, per la categoria Beta. A Giuseppe è stata assegnata una delle due medaglie di bronzo conquistate dalla delegazione italiana.
Abbiamo chiesto a Giuseppe Messina alcune impressioni a caldo all'indomani dell'esperienza vissuta. Queste le sue considerazioni.
In cosa è consistita la prova che hai sostenuto?
Le prove sono state tre: una teorica, comprendente cinque problemi di cosmologia e di astronomia di posizione, una pratica, di analisi dati (velocità radiali, calibrazione di uno spettrografo e analisi di una variabile periodica) e un'altra osservativa, condotta al chiuso per avverse condizioni meteo, con l'uso di un telescopio su montatura equatoriale e di un software di astronomia.
Che valutazione complessiva fai dell'esperienza a livello formativo?
Nella fase internazionale, è stata, senza dubbio, un'opportunità irripetibile il confronto con altri coetanei provenienti da tutto il mondo e che condividono la mia stessa passione. Si è trattato, inoltre, di un'occasione per misurare me stesso, il mio temperamento e le mie capacità con prove impegnative e fuori dagli schemi.
Per il mio futuro l'esperienza potrebbe rappresentare, oltre che un bel ricordo legato al riconoscimento ottenuto, anche un possibile spunto per la scelta degli studi universitari.
Chi vorresti ringraziare?
In primis la mia famiglia che mi ha sempre sostenuto, sia offrendomi la possibilità di coltivare la mia passione per l'astronomia, sia per il conseguimento del traguardo finale. Anche la Scuola, nella persona della prof.ssa Spadavecchia Natalizia, mia docente di scienze naturali, oltre che referente d'istituto per le Olimpiadi di Astronomia, per la sua disponibilità incondizionata. Infatti le Olimpiadi di astronomia costituiscono da tempo un'attività che il Liceo Scientifico "A. Einstein" annovera nell'offerta formativa. Inoltre, tutti i docenti del Consiglio e i compagni di classe per la vicinanza e la comprensione dimostrate durante il percorso formativo. In ultimo, ma non per importanza, ringrazio anche i miei compagni di avventura conosciuti nelle tre finali nazionali alle quali ho partecipato a partire dall'anno scolastico 2016/17, per il clima di amicizia instauratosi e per i loro preziosi consigli.
Allo studente sono andati gli apprezzamenti e le congratulazioni della Dirigente Scolastica, prof.ssa Margherita Anna Bufi, della docente referente, prof.ssa Natalizia Spadavecchia, e di tutta la comunità scolastica dei Licei "Einstein-da Vinci", orgogliosa dei risultati e dei successi conseguiti che confermano nei fatti la specifica identità della scuola sul territorio e la sua mission formativa.