Gite fuori porta e agriturismi: le mete dei molfettesi per la Pasquetta
In città musei aperti.
lunedì 28 marzo 2016
0.18
Dopo i riti liturgici, così intensamente vissuti dai molfettesi e qualche polemica per il cambio di orario sulle processioni non ancora sopita, la resurrezione pasquale conclude festosamente la Settimana Santa.
La festa di Pasqua è caratterizzata anche da tradizioni culinarie a cui non si rinuncia. Ancora persiste l'usanza di mangiare "u beneditte" (l'agnello con le uova) e concludere il pranzo con la "scarcella", dolce casalingo gonfio di uova sode e decorazioni di policromi confetti al gusto di anice.
La "scarcedde" veniva di solito consumata nella domenica seguente alla Pasqua, quando si usava recarsi alla Madonna dei Martiri o alla Madonna delle Rose, prima considerate periferia, oggi raggiungibili molto più facilmente. Queste erano due delle mete preferite anche per il lunedì dell' Angelo.
Considerato che molti molfettesi sono proprietari di villette in zona Madonna delle Rose, su via Terlizzi o via Ruvo, le comitive di giovani che non vogliono allontanarsi e godersi in campagna il primo sole primaverile, oggi opteranno per la gita fuori porta a due passi da casa.
Invece, chi ha avuto modo di allontanarsi di più da casa, ha preferito la Riviera romagnola, grazie anche a prezzi più che vantaggiosi. Inoltre, molto gettonate sono state anche le città d' arte come Firenze, Venezia e Roma.
Altra meta saranno i parchi divertimento oppure gli agriturismi nelle vicinanze.
I più temerari hanno programmato la scampagnata a mare anche per gustare i ricci che ora sono buoni e pieni.
Infine, musei aperti in città: il Torrione Passari, la sala dei Templari e la chiesa della morte nel centro storico saranno aperte dalle 10 alle 13 mentre il Museo civico archeologico del Pulo (via Mayer) dalle 9 alle 12.
Per le visite guidate ai siti è necessario contattare l'ufficio di informazione e accoglienza turistica (Iat) in via Piazza, 27 (tel. 080.3340519) che lunedì sarà regolarmente aperto.
Unica incognita il tempo e il traffico.
La festa di Pasqua è caratterizzata anche da tradizioni culinarie a cui non si rinuncia. Ancora persiste l'usanza di mangiare "u beneditte" (l'agnello con le uova) e concludere il pranzo con la "scarcella", dolce casalingo gonfio di uova sode e decorazioni di policromi confetti al gusto di anice.
La "scarcedde" veniva di solito consumata nella domenica seguente alla Pasqua, quando si usava recarsi alla Madonna dei Martiri o alla Madonna delle Rose, prima considerate periferia, oggi raggiungibili molto più facilmente. Queste erano due delle mete preferite anche per il lunedì dell' Angelo.
Considerato che molti molfettesi sono proprietari di villette in zona Madonna delle Rose, su via Terlizzi o via Ruvo, le comitive di giovani che non vogliono allontanarsi e godersi in campagna il primo sole primaverile, oggi opteranno per la gita fuori porta a due passi da casa.
Invece, chi ha avuto modo di allontanarsi di più da casa, ha preferito la Riviera romagnola, grazie anche a prezzi più che vantaggiosi. Inoltre, molto gettonate sono state anche le città d' arte come Firenze, Venezia e Roma.
Altra meta saranno i parchi divertimento oppure gli agriturismi nelle vicinanze.
I più temerari hanno programmato la scampagnata a mare anche per gustare i ricci che ora sono buoni e pieni.
Infine, musei aperti in città: il Torrione Passari, la sala dei Templari e la chiesa della morte nel centro storico saranno aperte dalle 10 alle 13 mentre il Museo civico archeologico del Pulo (via Mayer) dalle 9 alle 12.
Per le visite guidate ai siti è necessario contattare l'ufficio di informazione e accoglienza turistica (Iat) in via Piazza, 27 (tel. 080.3340519) che lunedì sarà regolarmente aperto.
Unica incognita il tempo e il traffico.