Giovanni Abbattista: «la soluzione alla quale è approdata Paola la considero sbagliata».
L'ex assessore si sfoga su facebook
lunedì 31 agosto 2015
7.16
«Si esaurisce per volontà del Sindaco il mio impegno in giunta, dopo che era circolata la notizia falsa che fossi stato io a dimettermi dall'incarico di assessore ai LL.PP., Appalti, contratti e Porto. Invero, il Sindaco mi aveva invitato ad un gesto di generosità, ad un sacrificio collaborativo, invito che però non ho raccolto, perchè non avevo ragioni per dimettermi e perchè in politica gli atti di generosità hanno un senso solo se possono rivelarsi utili al progetto, se permettono a tutti quanti di fare un passo avanti».
Con un lungo post su Facebook, Giovanni Abbattista, si toglie qualche sassolino dalla scarpa in merito al rimpasto dei giorni scorsi. «Non condivido l'epilogo della crisi, ma non ho condiviso nemmeno la scelta di aprirla una crisi perchè non ho mai visto ragioni sufficienti per tenere una città col fiato sospeso. Sia chiaro, ho sempre ritenuto plausibile la richiesta di ridiscutere gli assetti di giunta, sono stato uno dei pochi a non gridare allo scandalo per le richieste del PD e sono stato uno di quelli che ha tentato fino alla fine di evitare dimissioni che mi sono sempre apparse prive di giustificazioni adeguate».
Questo il succo dei suoi ragionamenti: «Abbiamo tutti dovuto registrare una divaricazione tra l'enfasi delle dimissioni e della gestione delle stesse e la soluzione che oggi è sotto gli occhi di tutti. Ma la soluzione alla quale è approdata Paola la considero sbagliata non perchè mi colpisce sul piano personale, non riconoscendo un mio impegno ed i risultati dei quali però non intendo parlare, non mi amareggia tanto per la impossibilità di portare a compimento progetti anche importanti ai quali ho lavorato con passione e che avrei avuto piacere di vedere realizzati con il mio contributo, la scelta del Sindaco mi delude soprattutto sul piano politico, perchè ritengo profondamente sbagliato ed ingiusto tenere fuori dalla squadra di governo un rappresentante dell'area politica alla quale appartengo». E ancora: «Paola rinuncia ad una giunta che sia effettivamente rappresentativa di tutte le anime della maggioranza per difendere uno schema virtuale, quello di una giunta in cui le presenze "civiche" rimangono prevalenti rispetto a quelle dei partiti, uno schema che considero dettato da ragioni di marketing politico, giustificato da esigenze di carattere mediatico, ma tutto questo a dispetto della realtà delle cose e della maggioranza di cui il Sindaco deve essere sintesi oltrechè massima rappresentanza».
«La complessità dei problemi della città - continua l'ex Assessore - si affronta con una giunta che sia autenticamente rappresentativa delle diverse sensibilità della maggioranza e del blocco sociale che esse rappresentano, non si affrontano con con una giunta che si chiude in maniera autoreferenziale in uno schema che deve ostinatamente resistere al tempo. Temo che le scelte gravose da fare per un ulteriore rilancio dell'azione amministrativa saranno tali che si rivelerà subito insufficiente la protezione consolatoria ed accondiscendente delle relazioni personali». «Ho lavorato convintamente alla costruzione dell'alternativa al governo del centro destra battendomi all'opposizione in consiglio comunale come pochi, ho contribuito fattivamente alla costruzione di questo progetto, nel maggio del 2013 ho pensato che con la vittoria di Paola avessimo l'opportunità di costruire una nuova stagione di buona politica a Molfetta e l'occasione per costruire una egemonia culturale e politica del centro sinistra. Molto è stato fatto in questi due anni, ma molto di più c'è da fare nei prossimi tre anni».
Poi un messaggio al sindaco: «A Paola voglio dire che con la mia forza politica continuerò ad essere al fianco di questa amministrazione, a dare il mio contributo come ho sempre fatto, servendo un progetto nel quale ho creduto e continuo a credere.Non mi sottrarrò dal contribuire alla elaborazione collettiva delle idee, perchè queste possano diventare scelte forti ed autorevoli nella condivisione, non farò mancare il mio apporto nella discussione che per un rilancio dell'azione amministrativa dovrà subito aprirsi sui grandi temi delle politiche del territorio, delle politiche sociali, dello sviluppo e del lavoro, delle politiche della fiscalità, perchè dopo questi due anni di intensa esperienza amministrativa sono più che mai convinto che "la risposta ai problemi del Paese non va cercata in un solo individuo, ma nella forza delle idee"».
L'augurio al neo Assessore Giulio Germinario: «La crisi amministrativa aperta con le dimissioni del Sindaco si è ufficialmente chiusa con la revoca delle deleghe al sottoscritto e con la nomina del nuovo assessore Giulio Germinario, in quota al PD, al quale vanno i miei sinceri auguri di buon lavoro».
Con un lungo post su Facebook, Giovanni Abbattista, si toglie qualche sassolino dalla scarpa in merito al rimpasto dei giorni scorsi. «Non condivido l'epilogo della crisi, ma non ho condiviso nemmeno la scelta di aprirla una crisi perchè non ho mai visto ragioni sufficienti per tenere una città col fiato sospeso. Sia chiaro, ho sempre ritenuto plausibile la richiesta di ridiscutere gli assetti di giunta, sono stato uno dei pochi a non gridare allo scandalo per le richieste del PD e sono stato uno di quelli che ha tentato fino alla fine di evitare dimissioni che mi sono sempre apparse prive di giustificazioni adeguate».
Questo il succo dei suoi ragionamenti: «Abbiamo tutti dovuto registrare una divaricazione tra l'enfasi delle dimissioni e della gestione delle stesse e la soluzione che oggi è sotto gli occhi di tutti. Ma la soluzione alla quale è approdata Paola la considero sbagliata non perchè mi colpisce sul piano personale, non riconoscendo un mio impegno ed i risultati dei quali però non intendo parlare, non mi amareggia tanto per la impossibilità di portare a compimento progetti anche importanti ai quali ho lavorato con passione e che avrei avuto piacere di vedere realizzati con il mio contributo, la scelta del Sindaco mi delude soprattutto sul piano politico, perchè ritengo profondamente sbagliato ed ingiusto tenere fuori dalla squadra di governo un rappresentante dell'area politica alla quale appartengo». E ancora: «Paola rinuncia ad una giunta che sia effettivamente rappresentativa di tutte le anime della maggioranza per difendere uno schema virtuale, quello di una giunta in cui le presenze "civiche" rimangono prevalenti rispetto a quelle dei partiti, uno schema che considero dettato da ragioni di marketing politico, giustificato da esigenze di carattere mediatico, ma tutto questo a dispetto della realtà delle cose e della maggioranza di cui il Sindaco deve essere sintesi oltrechè massima rappresentanza».
«La complessità dei problemi della città - continua l'ex Assessore - si affronta con una giunta che sia autenticamente rappresentativa delle diverse sensibilità della maggioranza e del blocco sociale che esse rappresentano, non si affrontano con con una giunta che si chiude in maniera autoreferenziale in uno schema che deve ostinatamente resistere al tempo. Temo che le scelte gravose da fare per un ulteriore rilancio dell'azione amministrativa saranno tali che si rivelerà subito insufficiente la protezione consolatoria ed accondiscendente delle relazioni personali». «Ho lavorato convintamente alla costruzione dell'alternativa al governo del centro destra battendomi all'opposizione in consiglio comunale come pochi, ho contribuito fattivamente alla costruzione di questo progetto, nel maggio del 2013 ho pensato che con la vittoria di Paola avessimo l'opportunità di costruire una nuova stagione di buona politica a Molfetta e l'occasione per costruire una egemonia culturale e politica del centro sinistra. Molto è stato fatto in questi due anni, ma molto di più c'è da fare nei prossimi tre anni».
Poi un messaggio al sindaco: «A Paola voglio dire che con la mia forza politica continuerò ad essere al fianco di questa amministrazione, a dare il mio contributo come ho sempre fatto, servendo un progetto nel quale ho creduto e continuo a credere.Non mi sottrarrò dal contribuire alla elaborazione collettiva delle idee, perchè queste possano diventare scelte forti ed autorevoli nella condivisione, non farò mancare il mio apporto nella discussione che per un rilancio dell'azione amministrativa dovrà subito aprirsi sui grandi temi delle politiche del territorio, delle politiche sociali, dello sviluppo e del lavoro, delle politiche della fiscalità, perchè dopo questi due anni di intensa esperienza amministrativa sono più che mai convinto che "la risposta ai problemi del Paese non va cercata in un solo individuo, ma nella forza delle idee"».
L'augurio al neo Assessore Giulio Germinario: «La crisi amministrativa aperta con le dimissioni del Sindaco si è ufficialmente chiusa con la revoca delle deleghe al sottoscritto e con la nomina del nuovo assessore Giulio Germinario, in quota al PD, al quale vanno i miei sinceri auguri di buon lavoro».