Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo. Una mamma di Molfetta: «Serve informare»
Il racconto della sua esperienza sulla convivenza con questo disturbo in famiglia
domenica 2 aprile 2023
13.24
Il 2 aprile è la Giornata Mondiale della Consapevolezza sull'Autismo (WAAD, World Autism Awareness Day) istituita nel 2007 dall'Assemblea Generale dell'ONU. La ricorrenza richiama l'attenzione di tutti sui diritti delle persone nello spettro autistico.
I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da: compromissione qualitativa nelle aree dell'interazione sociale e della comunicazione modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo. Per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati e calibrati su bisogni specifici.
La prevalenza del disturbo è stimata essere attualmente di circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. In età adulta i pochi studi effettuati a livello internazionale segnalano una prevalenza di 1 su 100. Concordemente al dato internazionale, in Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico.
Per avere riscontro di un'esperienza diretta, abbiamo parlato con la mamma di un bimbo autistico a Molfetta: «L'autismo non si cura e non è qualcosa di cui avere paura. L'autismo si ama. Noi mamme di bambini autistici siamo sempre un po' arrabbiate, pensiamo continuamente che ci sia qualcosa che non vada bene, che non sia adatta a nostro figlio o che l'altro non ci capisca, perché non si può mai capire la nostra situazione. È vero, è una situazione difficile, ma se proviamo a far capire agli altri determinate cose, vi assicuro che dopo sarà tutto più semplice. Molto più semplice, si sorride».
«L'impegno quotidiano di noi genitori è quello di aiutare i nostri figli a trovare il loro posto nel mondo, ma per farlo dobbiamo innanzitutto lavorare su noi stessi. Quando mio figlio vede una madre sorridente, positiva, accogliente e rassicurante, vi assicuro che è felice e fa tanti piccoli progressi che non mi sarei mai aspettata. Vi chiedo semplicemente di non essere tristi, ma di sorridere» ha spiegato la donna.
«Ognuno di noi può essere d'aiuto per un'altra persona - ha aggiunto - perché ci sono fasi come l'adolescenza, quando si trasforma il corpo, oppure su come aiutare i bambini con autismo ad imparare a leggere e scrivere. Queste fasi ognuno di noi le ha vissute in maniera diversa, ma dal confronto possono venir fuori idee rivoluzionarie come rivoluzionaria è l'idea dello spettro artistico».
I disturbi dello spettro autistico (Autism Spectrum Disorders, ASD) sono un insieme eterogeneo di disturbi del neurosviluppo caratterizzati da: compromissione qualitativa nelle aree dell'interazione sociale e della comunicazione modelli ripetitivi e stereotipati di comportamento, interessi e attività. I sintomi e la loro severità possono manifestarsi in modo differente da persona a persona, conseguentemente i bisogni specifici e la necessità di sostegno sono variabili e possono mutare nel tempo. Per questo è fondamentale progettare interventi individualizzati e calibrati su bisogni specifici.
La prevalenza del disturbo è stimata essere attualmente di circa 1 su 54 tra i bambini di 8 anni negli Stati Uniti, 1 su 160 in Danimarca e in Svezia, 1 su 86 in Gran Bretagna. In età adulta i pochi studi effettuati a livello internazionale segnalano una prevalenza di 1 su 100. Concordemente al dato internazionale, in Italia si stima che 1 bambino su 77, nella fascia di età 7-9 anni, presenti un disturbo dello spettro autistico.
Per avere riscontro di un'esperienza diretta, abbiamo parlato con la mamma di un bimbo autistico a Molfetta: «L'autismo non si cura e non è qualcosa di cui avere paura. L'autismo si ama. Noi mamme di bambini autistici siamo sempre un po' arrabbiate, pensiamo continuamente che ci sia qualcosa che non vada bene, che non sia adatta a nostro figlio o che l'altro non ci capisca, perché non si può mai capire la nostra situazione. È vero, è una situazione difficile, ma se proviamo a far capire agli altri determinate cose, vi assicuro che dopo sarà tutto più semplice. Molto più semplice, si sorride».
«L'impegno quotidiano di noi genitori è quello di aiutare i nostri figli a trovare il loro posto nel mondo, ma per farlo dobbiamo innanzitutto lavorare su noi stessi. Quando mio figlio vede una madre sorridente, positiva, accogliente e rassicurante, vi assicuro che è felice e fa tanti piccoli progressi che non mi sarei mai aspettata. Vi chiedo semplicemente di non essere tristi, ma di sorridere» ha spiegato la donna.
«Ognuno di noi può essere d'aiuto per un'altra persona - ha aggiunto - perché ci sono fasi come l'adolescenza, quando si trasforma il corpo, oppure su come aiutare i bambini con autismo ad imparare a leggere e scrivere. Queste fasi ognuno di noi le ha vissute in maniera diversa, ma dal confronto possono venir fuori idee rivoluzionarie come rivoluzionaria è l'idea dello spettro artistico».