Giornata della Memoria, si chiudono le iniziative dell'ANPI Molfetta
Deposta una corona d’alloro vicino alla piastrella dedicata a Piero Terracina, vittima delle leggi razziali
venerdì 31 gennaio 2025
8.58
Quest' anno l'ANPI di Molfetta "Giovanni e Tiberio Pansini" ha svolto (realizzato) un corposo e diversificato programma per celebrare la Giornata della Memoria che è cominciato la mattina del 26 gennaio con la deposizione di una corona d'alloro vicino alla piastrella dedicata a Piero Terracina, vittima delle leggi razziali, posizionata nei pressi della strada intitolata a Giorgio Almirante, uno dei firmatari italiani di questa assurda e crudele ideologia.
Pietro Capurso ha ricordato Terracina, nostro concittadino onorario, riportando una sua testimonianza molto toccante sulla sua prigionia nei campi di concentramento. Nel pomeriggio, presso l'Auditorium Don Tonino Bello della Chiesa Sant'Achille, alle ore 17,30, il prof. Mario Avagliano, noto storico e saggista del periodo della resistenza, ha illustrato il suo libro "I militari italiani nei lager nazisti: una resistenza senza armi " interagendo con l'avvocato Maria Rosaria Larizza, che ha riportato delle testimonianze di suo padre Vincenzo, internato militare. Erano presenti alla conferenza diversi parenti di altri internati molfettesi che hanno avuto modo di chiedere informazioni sull'argomento e collaborare con l'ANPI per la costruzione di un database informatico degli IMI molfettesi.
Dal 27 al 29 gennaio l'ANPI ha incontrato gli studenti dell'ultimo anno della scuola Giaquinto per illustrare il dramma della dittatura fascista e della prigionia degli IMI. Alcuni degli studenti, dopo un'intervista con i parenti più anziani, sono venuti a conoscenza del loro periodo di prigionia in Germania e dei loro molto dolorosi ricordi. In aggiunta i ragazzi di una classe hanno poi vissuto un'esperienza di intolleranza e razzismo tramite un laboratorio esperienziale che ha permesso di sperimentare direttamente quanto provato dai ragazzi ebrei nella scuola durante il fascismo. Inoltre il 28 e 29 gennaio, presso la scuola primaria don Cosmo Azzollini, gli studenti del V anno hanno ascoltato un testimone vissuto durante il periodo fascista, la signora Liliana Gadaleta Minervini, che ha illustrato la vita a Molfetta tra il 1930 e il 1945.
Questa interazione dei ragazzi con le persone più anziane li ha molto incuriositi e appassionati, permettendo quindi di comprendere che le vicende storiche che loro studiano sono state anche realizzate e vissute dai loro antenati. Si spera che questo progetto scuola abbia posto, nelle menti dei ragazzi, dei semi che, col tempo, potranno generare in loro degli ideali di antifascismo e impegno politico . Un bagaglio di attività che l'ANPI ha voluto offrire a Molfetta per far nascere/risvegliare quegli ideali di libertà, tolleranza e giustizia indispensabili per un vivere democratico.
L'ANPI sez. di Molfetta si augura che, con questo lavoro sul 27 gennaio (giornata della memoria) il prossimo anno, non si generi ancora la confusione storica (come purtroppo succede da qualche anno a Molfetta), di affiancare la giornata della memoria alla giornata del ricordo, associando due avvenimenti che sono completamente diversi dal punto di vista storico e della genesi degli eventi.
Pietro Capurso ha ricordato Terracina, nostro concittadino onorario, riportando una sua testimonianza molto toccante sulla sua prigionia nei campi di concentramento. Nel pomeriggio, presso l'Auditorium Don Tonino Bello della Chiesa Sant'Achille, alle ore 17,30, il prof. Mario Avagliano, noto storico e saggista del periodo della resistenza, ha illustrato il suo libro "I militari italiani nei lager nazisti: una resistenza senza armi " interagendo con l'avvocato Maria Rosaria Larizza, che ha riportato delle testimonianze di suo padre Vincenzo, internato militare. Erano presenti alla conferenza diversi parenti di altri internati molfettesi che hanno avuto modo di chiedere informazioni sull'argomento e collaborare con l'ANPI per la costruzione di un database informatico degli IMI molfettesi.
Dal 27 al 29 gennaio l'ANPI ha incontrato gli studenti dell'ultimo anno della scuola Giaquinto per illustrare il dramma della dittatura fascista e della prigionia degli IMI. Alcuni degli studenti, dopo un'intervista con i parenti più anziani, sono venuti a conoscenza del loro periodo di prigionia in Germania e dei loro molto dolorosi ricordi. In aggiunta i ragazzi di una classe hanno poi vissuto un'esperienza di intolleranza e razzismo tramite un laboratorio esperienziale che ha permesso di sperimentare direttamente quanto provato dai ragazzi ebrei nella scuola durante il fascismo. Inoltre il 28 e 29 gennaio, presso la scuola primaria don Cosmo Azzollini, gli studenti del V anno hanno ascoltato un testimone vissuto durante il periodo fascista, la signora Liliana Gadaleta Minervini, che ha illustrato la vita a Molfetta tra il 1930 e il 1945.
Questa interazione dei ragazzi con le persone più anziane li ha molto incuriositi e appassionati, permettendo quindi di comprendere che le vicende storiche che loro studiano sono state anche realizzate e vissute dai loro antenati. Si spera che questo progetto scuola abbia posto, nelle menti dei ragazzi, dei semi che, col tempo, potranno generare in loro degli ideali di antifascismo e impegno politico . Un bagaglio di attività che l'ANPI ha voluto offrire a Molfetta per far nascere/risvegliare quegli ideali di libertà, tolleranza e giustizia indispensabili per un vivere democratico.
L'ANPI sez. di Molfetta si augura che, con questo lavoro sul 27 gennaio (giornata della memoria) il prossimo anno, non si generi ancora la confusione storica (come purtroppo succede da qualche anno a Molfetta), di affiancare la giornata della memoria alla giornata del ricordo, associando due avvenimenti che sono completamente diversi dal punto di vista storico e della genesi degli eventi.