Gianni Spadavecchia si mette a nudo con la silloge "Chi sono davvero io?"

L'intervista allo scrittore molfettese, che ha già pubblicato altre raccolte e un romanzo giallo

giovedì 15 febbraio 2024 8.16
A cura di Sara Fiumefreddo
Sono tanti i giovani molfettesi che si dedicano alla scrittura. Tra loro c'è sicuramente Gianni Spadavecchia, classe 1995, che ha già all'attivo 8 pubblicazioni, tra cui due sillogi poetiche e un romanzo giallo. Da anni Gianni ha lasciato Molfetta per motivi di studio e di lavoro, ma il suo legame con la città si mantiene vivo anche grazie all'arte con cui si esprime.

Anima in fermento, piena di spunti di riflessione e di idee, il giovane si accinge a pubblicare la sua quarta opera, che sarà pubblicata nei prossimi giorni.

Con questa pubblicazione il giovane torna al linguaggio poetico con cui lo abbiamo già conosciuto. Attraverso la poesia, infatti, Gianni si mette a nudo e racconta le parti di sé più nascoste.

Qual è la novità del tuo nuovo libro?
«Per la prima volta ho deciso di pubblicare con un "nome d'arte", se così si può dire. Ovvero "Anima grigia"».

In che tipo di pubblicazione ti sei cimentato?
«Si tratta di una raccolta di poesie in cui racconto uno dei periodi più delicati di me e della mia vita».

Cosa racconti in quest'opera?
«Ho scavato e cercato di conoscermi un po' di più, tornando sempre al punto di partenza, cioè: "Chi sono davvero io?" è questo, infatti, l'interrogativo che dà il titolo alla mia nuova opera».

Qual è il messaggio che vuoi lasciare con le tue poesie?
«Sfido chiunque a non essersi mai perso e a domandarsi che fosse realmente sotto tutti gli strati che la società aveva costruito».