Gianni Carnicella, ecco la pietra d'inciampo per ricordare il sindaco di Molfetta

Il progetto era stato promosso dal Presidio di Libera cittadino e realizzato dal Comune

lunedì 9 luglio 2018
A cura di Isabel Romano
Sulla pietra d'inciampo scoperta ieri non potevano certo mancare le parole, ormai famose, che Don Tonino Bello pronunciò nel corso dell'omelia in occasione della celebrazione del funerale del sindaco Gianni Carnicella ormai 26 anni fa.

La pietra è stata posizionata e scoperta – ai piedi della scalinata della chiesa di san Bernardino, lì dove già sono presenti la fioriera e la fascia in bronzo a indicare il luogo in cui cadde il sindaco Carnicella – nella giornata di ieri nel corso di una cerimonia cui hanno preso parte l'attuale sindaco Tommaso Minervini, il presidente del consiglio comunale Nicola Piergiovanni e altri esponenti del Comune di Molfetta, ill referente regionale di Libera, avvocato Alessandro Tedesco, autorità militari e i referenti dell'associazionismo locale e non solo.

Il progetto della pietra era stato proposto dal Presidio Libera di Molfetta ormai più di un anno fa e, dopo il consenso ottenuto dalla Sovraintendenza delle Belle Arti, è stata realizzata e posizionata dal Comune di Molfetta. Un tassello in più per la memoria collettiva.

In questo modo se quelle parole – «…resta la consolazione che a cadere sia stato un uomo onesto, un amministratore coraggioso che stava dando chiari segni di inversione di marcia su certe arroganze consolidate, un servo della città alle cui leggi non ha voluto disobbedire» – erano finora nella mente e nei ricordi di chi quei tragici momenti del 1992 li ha vissuti, ora apparterranno davvero a tutti, in particolare alle nuove generazioni che dovranno conoscere e non dimenticare la storia di un uomo che stava cercando si lottare contro le "arroganze consolidate" e che per un diniego è morto ammazzato.