Giada Altomare da Molfetta a Milano: l'idea che unisce libri, caffè e media

«Non rinunciate mai a un sogno perchè credete sia troppo grande per voi»

sabato 23 settembre 2023
A cura di Sara Fiumefreddo
Intraprendenza, coraggio, caparbietà. Tre qualità che contraddistinguono Giada Altomare, giovane originaria di Molfetta che ha fondato un'innovativa casa editrice a Milano. Il nome dell'attività, Another Coffee Stories, racchiude già il senso del progetto, che pone il focus sulla lettura sinestetica.
Abbiamo intervistato la giovane concittadina, che ci ha raccontato l'evoluzione della sua casa editrice, dalle origini alle idee cross-mediali che la vedono oggi protagonista anche nel mondo del teatro e del cinema. In questo articolo scopriamo un'idea che unisce libri, caffè e media.

Come nasce la tua passione per i libri e per il mondo editoriale?
«La mia passione per l'editoria nasce sin da piccolissima: ricordo di aver avuto sempre la stanzetta piena di libri e soprattutto costringevo mia mamma a comprarmi tutti i libri del pesciolino Arcobaleno edizioni nord-sud. Amavo quella collana di libri, che ho tuttora a casa mia, perché non si è mai troppo grandi per rileggere le favole. Mi hanno insegnato tantissimo e ricordo che da bambina ero affascinata dai colori e dalla bellezza di quei disegni, oltre a essermi affezionata a tutti i personaggi della collana quasi come fossero un po' miei amici».

Come e quando nasce "Another Coffee Stories" con la sua idea di lettura sinestetica? Perchè proprio Milano?
«Mi sono trasferita a Milano per studiare giurisprudenza ed è stata proprio l'esperienza in studio legale a permettermi di avvicinarmi più concretamente al ramo aziendale. Ogni volta che tornavo a casa prendevo uno dei miei libri preferiti dalla libreria dei miei genitori e lo portavo con me, perché i libri hanno qual potere magico di custodire intatti dei ricordi, sono degli amici fedeli e in qualche modo, nelle diverse età in cui puoi leggerli, continuano a insegnarti qualcosa. Milano mi ha permesso di capire cosa vuol dire sacrificio, dedizione, passione e soprattutto credere in me stessa. Ho avuto la possibilità di poter fare così tante esperienze e conoscere così tante persone che l'unica cosa di cui avevo bisogno era un po' di sano coraggio per aprire la mia azienda. Così il 4 dicembre 2020, con tantissima paura, a telefono con Mario Congiusti, il mio migliore amico nonché oggi il kay account manager della mia azienda, con tutte le mie ansie ho varcato le porte della camera di commercio di Milano ed è nata Another Coffee Stories Editore».

Da diverso tempo Another Coffee Stories porta avanti un progetto crossmediale che comprende cinema e teatro: in cosa consiste?
«La casa editrice "Another Coffee Stories" nasce proprio come laboratorio di idee per un'editoria nuova. È un progetto rivoluzionario che, dal concetto di sinestesia, si pone come obiettivo il coinvolgimento del lettore facendogli assaporare ciò che sta leggendo, per questo abbiniamo a ogni libro una tipologia di caffè, preparata appositamente da un'antica e meravigliosa torrefazione milanese Ernani. L'idea di coinvolgimento dei sensi ci ha portati ad ampliare il progetto, rendendolo crossmediale, rivolgendoci al settore del cinema e del teatro. Creiamo e siamo distributori di spettacoli teatrali tratti dai nostri libri. Abbiamo anche girato con la nostra troupe un film che il prossimo anno vedrete al cinema, ma su questo argomento non posso svelare di più al momento».

Qual è il valore della lettura oggi?
«Crediamo fermamente che, in un mondo come quello in cui viviamo oggi, in cui tutto è estremamente veloce, frammentato, quasi frenetico, la lettura sia invece qualcosa di ipnotico e introspettivo. Il tempo dedicato alla lettura è tempo per la propria anima, per interfacciarsi con nuove visioni e riscoprire le emozioni così come i nostri stessi sensi ci comunicano».

Cosa consiglieresti ai giovani che vogliono inseguire il proprio sogno nel tuo stesso ambito lavorativo?
«Io avevo 27 anni quando ho aperto, completamente da sola, la mia azienda. Nulla di ciò che facciamo oggi sarebbe possibile senza il mio team a cui devo tutto. Quindi mi sento di dare 2 consigli fondamentali secondo me per chi ha un sogno. Il primo è di circondarvi di persone che amino davvero ciò che state facendo e che decidano di starvi accanto dall'inizio perché credono in voi. E soprattutto non mollate, mai, non rinunciate a un sogno perché credete che sia troppo grande per voi. Cito una frase di Antoine de Saint-Exupéry che mi ha cambiato la vita: "Fate in modo che i vostri sogni divorino la vostra vita così che la vita non divori i vostri sogni"».