Furti con strappo e rapine ai danni di anziani: quattro arresti
Uno di questi era agli arresti domiciliari. Bloccati dai Carabinieri dopo l'ennesimo colpo a Bisceglie
giovedì 7 settembre 2017
Dovranno rispondere di rapina impropria i quattro molfettesi, di età compresa fra i 20 ed i 24 anni, arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri dopo l'ennesimo scippo di collanine d'oro ai danni di alcune anziane, avvenuto nella vicina Bisceglie.
Le indagini che hanno permesso di sgominare questa banda di scippatori sono state sapientemente condotte sul campo dai militari della Tenenza di Bisceglie, il cui comando è recentemente passato nelle mani del sottotenente Vincenzo Caputo, dopo il quinquennio del capitano Sergio Riccardi, che hanno spento un vero e proprio allarme sociale verso un reato tanto più odioso perché colpisce le persone più indifese.
Gli ultimi colpi sono avvenuti in via D'Addato, dove i quattro malviventi, a bordo di due ciclomotori e tutti a volto scoperto, hanno aggredito due anziane del posto, per poi strapparle dal collo le loro collane in oro. La banda, però, è stata interrotta dall'arrivo dei Carabinieri: i quattro, in sella ai loro scooter, hanno accelerato dando inizio a una pericolosa fuga per le vie della città.
Per alcuni chilometri, i fuggitivi hanno percorso le vie di Bisceglie, superando altre vetture con manovre spericolate. Entrambi hanno imboccato la strada statale 16 bis, ma la loro corsa, a causa di un incidente, è finita ben presto. Due dei quattro fuggiaschi sono rimasti feriti (con prognosi di 15 e 30 giorni), mentre gli altri due sono stati fermati e arrestati nella periferia sud della città.
I quattro sono stati condotti presso la Tenenza di Bisceglie e arrestati. Uno di questi era agli arresti domiciliari, cosa che non gli ha impedito di portare avanti la propria attività criminosa negli orari di libera uscita. Ma l'attività operativa non è affatto conclusa: i militari sono al lavoro per verificare l'eventuale coinvolgimento dei quattro in altri casi simili, compiuti in zona.
L'invito dell'Arma, dunque, rivolto alle altre vittime, è quello di recarsi in caserma, a Bisceglie, per fornire ulteriori elementi utili alle indagini. Dunque, ancora una volta, la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine può rivelarsi fondamentale.
Le indagini che hanno permesso di sgominare questa banda di scippatori sono state sapientemente condotte sul campo dai militari della Tenenza di Bisceglie, il cui comando è recentemente passato nelle mani del sottotenente Vincenzo Caputo, dopo il quinquennio del capitano Sergio Riccardi, che hanno spento un vero e proprio allarme sociale verso un reato tanto più odioso perché colpisce le persone più indifese.
Gli ultimi colpi sono avvenuti in via D'Addato, dove i quattro malviventi, a bordo di due ciclomotori e tutti a volto scoperto, hanno aggredito due anziane del posto, per poi strapparle dal collo le loro collane in oro. La banda, però, è stata interrotta dall'arrivo dei Carabinieri: i quattro, in sella ai loro scooter, hanno accelerato dando inizio a una pericolosa fuga per le vie della città.
Per alcuni chilometri, i fuggitivi hanno percorso le vie di Bisceglie, superando altre vetture con manovre spericolate. Entrambi hanno imboccato la strada statale 16 bis, ma la loro corsa, a causa di un incidente, è finita ben presto. Due dei quattro fuggiaschi sono rimasti feriti (con prognosi di 15 e 30 giorni), mentre gli altri due sono stati fermati e arrestati nella periferia sud della città.
I quattro sono stati condotti presso la Tenenza di Bisceglie e arrestati. Uno di questi era agli arresti domiciliari, cosa che non gli ha impedito di portare avanti la propria attività criminosa negli orari di libera uscita. Ma l'attività operativa non è affatto conclusa: i militari sono al lavoro per verificare l'eventuale coinvolgimento dei quattro in altri casi simili, compiuti in zona.
L'invito dell'Arma, dunque, rivolto alle altre vittime, è quello di recarsi in caserma, a Bisceglie, per fornire ulteriori elementi utili alle indagini. Dunque, ancora una volta, la collaborazione tra cittadini e forze dell'ordine può rivelarsi fondamentale.