Fumare lo spinello fa male
Può provocare manie di persecuzione e infertilità
venerdì 18 aprile 2014
10.27
Aumenta in maniera esponenziale, in città, l'uso di "fumo". E, purtroppo non solo di quello. Dove c'è gruppo, ormai è una costante, c'è fumo. E, se è vero che ognuno è libero di fare quello che vuole della propria vita, lo è altrettanto il fatto che nessuno deve minare, alla base, la libertà degli altri, persone costrette ad inalare odori fastidiosi solo perché hanno la sventura di passare accanto a gruppi variopinti. Ma c'è di più. Perché qualcuno dovrebbe spiegare agli amanti del "fumo", l'età a Molfetta si è abbassata notevolmente, che quelle porcherie non aiutano solo a socializzare. No, hanno effetti deleteri , a volte. Che si pagano da adulti. Effetti che, forse, neppure i loro genitori conoscono. Il fumo, quel fumo, può provocare manie di persecuzione e infertilità.
Eppure la marijuana attira perché è un modo di trasgredire, di mettersi contro qualcuno, di sballare, di infrangere il codice sociale e familiare. Per alcuni ragazzi iniziare a fumare le "canne" significa rompere gli schemi di vita programmati dagli adulti, immaginando di essere diversi, capaci di infrangere regole ritenute limitative e inutili.
E' giusto informare i giovani e i genitori che le sostanze cannabinoidi in circolazione, risultano davvero pericolose alla salute fisica e psichica. Gli spinelli producono momentanee sensazioni di benessere psico-fisico, ma riducono la capacità di concentrarsi, di apprendere e di ricordare, così da compromettere sensibilmente la maturità e il rendimento scolastico; illudono i contatti relazionali che sembrano immediati e facili sotto l'effetto della sostanza, ma che poi vengono meno favorendo uno stato di depressione reattiva; determinano l'incapacità di controllare e di regolare gli impulsi con il pericolo di rendersi responsabili di gesti violenti.
Di fronte a tutte le droghe occorre essere intolleranti, bisogna finirla con il dire che bisogna distinguere tra droga e droga; è necessario rendere chiaro a tutti che qualsiasi tipo di droga fa male. Che ci sia un rapporto fra consumo di cannabis e certi disturbi psichici - difficoltà di concentrazione, ansia, attacchi di panico, mania di persecuzione, insomma quello che i medici chiamano psicosi - è abbastanza ben documentato.
Fumare lo spinello, per periodi prolungati, modifica le relazioni sentimentali, cambia il carattere, secondo certe ricerche. Vengono rilevati disturbi dell'attenzione e della memoria che possono talvolta perdurare anche quando l'effetto della sostanza è finito. In alcuni casi, anche se non frequenti, ci possono essere danni psichici, come la slatentizzazione di psicosi, vuol dire emergere da ciò che è latente, per esempio, un antidepressivo assunto per uno stato ansioso, può far emergere o slatentizzare, una depressione latente. Ci potrebbero inoltre essere delle difficoltà a smettere a causa della cosiddetta dipendenza "psichica": in genere questa dipendenza viene descritta da chi ha fatto uso prolungato di cannabis con frasi del tipo: "il thc mi calma"; "non riesco a dormire se non lo uso"; "non riesco a fare le cose che devo fare se non mi faccio una canna"...
Un lavoro di neurologi tedeschi ha dimostrato che: lo spinello non è una risposta alla psicosi; l'ansia e depressione sono tanto più frequenti quanti più spinelli si fumano. Un altro studio, fatto in Nuova Zelanda, dimostra che la frequenza di schizofrenia è più bassa in chi non ha mai fumato, rispetto a coetanei che fumano. La dimostrazione più convincente dei rapporti fra consumo di marijuana e alterazioni delle funzioni del cervello viene da un lavoro di alcuni ricercatori di Baltimora che hanno studiato i movimenti del sangue che irrora il cervello di 54 ragazzi che «fumavano» e 18 che non avevano mai fumato, utilizzando una particolare ecografia. I ricercatori hanno notato che la velocità di flusso del sangue nelle piccole arterie del cervello aumenta con l' uso di cannabis. Cosa vuol dire? Che c' è un restringimento del calibro di queste arterie. Non solo. A distanza di un mese dall'ultima assunzione di cannabis il calibro delle arterie resta comunque ridotto rispetto a quello che si misura in chi non fuma.
Ma vi è di più. Il restringimento del calibro delle arterie di chi fuma spinelli è ancora più marcato di quello che si misura in chi ha la pressione alta o il diabete. E i danni al cervello della pressione alta e del diabete sono ben conosciuti. Chi ha esperienza di lavoro tra i tossicodipendenti dice che quasi il 100% di coloro che hanno fatto uso di eroina e cocaina, hanno iniziato usando e abusando di marijuana o hascisc. E poi c'è la questione legata alla infertilità, alla difficoltà, da adulti, per gli uomini, di produrre spermatozoi in grado di riprodurre. E se questo accade è troppo tardi per ripensarci, il fumo, per dirla con una parole più forte, ti ha reso impotente.
Eppure la marijuana attira perché è un modo di trasgredire, di mettersi contro qualcuno, di sballare, di infrangere il codice sociale e familiare. Per alcuni ragazzi iniziare a fumare le "canne" significa rompere gli schemi di vita programmati dagli adulti, immaginando di essere diversi, capaci di infrangere regole ritenute limitative e inutili.
E' giusto informare i giovani e i genitori che le sostanze cannabinoidi in circolazione, risultano davvero pericolose alla salute fisica e psichica. Gli spinelli producono momentanee sensazioni di benessere psico-fisico, ma riducono la capacità di concentrarsi, di apprendere e di ricordare, così da compromettere sensibilmente la maturità e il rendimento scolastico; illudono i contatti relazionali che sembrano immediati e facili sotto l'effetto della sostanza, ma che poi vengono meno favorendo uno stato di depressione reattiva; determinano l'incapacità di controllare e di regolare gli impulsi con il pericolo di rendersi responsabili di gesti violenti.
Di fronte a tutte le droghe occorre essere intolleranti, bisogna finirla con il dire che bisogna distinguere tra droga e droga; è necessario rendere chiaro a tutti che qualsiasi tipo di droga fa male. Che ci sia un rapporto fra consumo di cannabis e certi disturbi psichici - difficoltà di concentrazione, ansia, attacchi di panico, mania di persecuzione, insomma quello che i medici chiamano psicosi - è abbastanza ben documentato.
Fumare lo spinello, per periodi prolungati, modifica le relazioni sentimentali, cambia il carattere, secondo certe ricerche. Vengono rilevati disturbi dell'attenzione e della memoria che possono talvolta perdurare anche quando l'effetto della sostanza è finito. In alcuni casi, anche se non frequenti, ci possono essere danni psichici, come la slatentizzazione di psicosi, vuol dire emergere da ciò che è latente, per esempio, un antidepressivo assunto per uno stato ansioso, può far emergere o slatentizzare, una depressione latente. Ci potrebbero inoltre essere delle difficoltà a smettere a causa della cosiddetta dipendenza "psichica": in genere questa dipendenza viene descritta da chi ha fatto uso prolungato di cannabis con frasi del tipo: "il thc mi calma"; "non riesco a dormire se non lo uso"; "non riesco a fare le cose che devo fare se non mi faccio una canna"...
Un lavoro di neurologi tedeschi ha dimostrato che: lo spinello non è una risposta alla psicosi; l'ansia e depressione sono tanto più frequenti quanti più spinelli si fumano. Un altro studio, fatto in Nuova Zelanda, dimostra che la frequenza di schizofrenia è più bassa in chi non ha mai fumato, rispetto a coetanei che fumano. La dimostrazione più convincente dei rapporti fra consumo di marijuana e alterazioni delle funzioni del cervello viene da un lavoro di alcuni ricercatori di Baltimora che hanno studiato i movimenti del sangue che irrora il cervello di 54 ragazzi che «fumavano» e 18 che non avevano mai fumato, utilizzando una particolare ecografia. I ricercatori hanno notato che la velocità di flusso del sangue nelle piccole arterie del cervello aumenta con l' uso di cannabis. Cosa vuol dire? Che c' è un restringimento del calibro di queste arterie. Non solo. A distanza di un mese dall'ultima assunzione di cannabis il calibro delle arterie resta comunque ridotto rispetto a quello che si misura in chi non fuma.
Ma vi è di più. Il restringimento del calibro delle arterie di chi fuma spinelli è ancora più marcato di quello che si misura in chi ha la pressione alta o il diabete. E i danni al cervello della pressione alta e del diabete sono ben conosciuti. Chi ha esperienza di lavoro tra i tossicodipendenti dice che quasi il 100% di coloro che hanno fatto uso di eroina e cocaina, hanno iniziato usando e abusando di marijuana o hascisc. E poi c'è la questione legata alla infertilità, alla difficoltà, da adulti, per gli uomini, di produrre spermatozoi in grado di riprodurre. E se questo accade è troppo tardi per ripensarci, il fumo, per dirla con una parole più forte, ti ha reso impotente.