Fruttivendolo in via Azzarita: tutto regolare?
Esposto del liberatorio politico
domenica 27 aprile 2014
13.34
Cartelli (senza alcun numero di autorizzazione) che invitano a non parcheggiare l'auto, bancarelle di frutta e verdura sui marciapiedi. All'angolo tra i civici 66-68 di via capitano Magrone e via Capitano Manfredi Azzarita, è comparsa una frutteria E Matteo D'Ingeo, coordinatore pro-tempore del movimento civico "LiberatorioPolitico", scrive al Comando di polizia municipale per saperne di più.
Si chiede, scrive D'Ingeo «se l'attività in oggetto è giustificata da tutte le licenze e permessi che le leggi nazionali e i regolamenti comunali prevedono; se i cartelli esposti sono stati autorizzati e per cui è stata pagata una tassa comunale; se l'occupazione di suolo pubblica è stata autorizzata; se l'esposizione della merce all'esterno e all'interno dei locali in oggetto rispettano le normative in materia sanitaria; se la tracciabilità della merce in vendita è dichiarata.
Inoltre si chiede quali interventi Codesto Comando intende mettere in atto per un controllo capillare sul territorio comunale per l'occupazione abusiva di suolo pubblico e l'esposizione di frutta e verdura dopo la sentenza n.6108/14 del 10 febbraio 2014, con cui i giudici di cassazione hanno ritenuto condannabile il commerciante che vende merce esposta agli agenti inquinanti dell'aria senza assicurare l'idonea conservazione degli alimenti stessi».
Si chiede, scrive D'Ingeo «se l'attività in oggetto è giustificata da tutte le licenze e permessi che le leggi nazionali e i regolamenti comunali prevedono; se i cartelli esposti sono stati autorizzati e per cui è stata pagata una tassa comunale; se l'occupazione di suolo pubblica è stata autorizzata; se l'esposizione della merce all'esterno e all'interno dei locali in oggetto rispettano le normative in materia sanitaria; se la tracciabilità della merce in vendita è dichiarata.
Inoltre si chiede quali interventi Codesto Comando intende mettere in atto per un controllo capillare sul territorio comunale per l'occupazione abusiva di suolo pubblico e l'esposizione di frutta e verdura dopo la sentenza n.6108/14 del 10 febbraio 2014, con cui i giudici di cassazione hanno ritenuto condannabile il commerciante che vende merce esposta agli agenti inquinanti dell'aria senza assicurare l'idonea conservazione degli alimenti stessi».