Frode sui carburanti, 18 indagati. C'è un molfettese
L'accusa parla di una evasione di svariati milioni di euro di Iva: tra gli indagati anche Gianluca Piccininni
lunedì 29 gennaio 2018
15.15
Una presunta maxi frode sulla vendita di carburante che veniva commercializzato senza pagare l'Iva, grazie a società cartiere che figuravano come esportatori abituali. La Procura di Macerata ha chiuso le indagini.
Diciotto le persone che sono indagate, a vario titolo, per truffa e evasione dell'Iva per svariati milioni di euro. Al vertice del presunto sodalizio, stando alle indagini, un imprenditore civitanovese, Giuseppe Cinti, 54 anni. Secondo l'accusa sarebbe il promotore dell'associazione e il coordinatore del gruppo nella duplice veste di amministratore di una delle società cartiere e di legale rappresentante di una ditta, la Dragonoil s.r.l., destinataria finale dei prodotti petroliferi raffinati.
Oltre a Cinti, il reato di associazione per delinquere viene contestata ad altre otto persone: si tratta di Giovanni Neroni, 53 anni, di San Benedetto, Salvatore De Francesco, 47, di Napoli, Alfonso Damiano Arnone, 49, di Corigliano Calabro, Gianfrancesco Briglia, 47, di Napoli, Domenico Marotta, 52, di Casoria, Nicol Tchumbu, 43, bulgara, residente a Martinsicuro, Gergana Mihaylova, 33, bulgara, residente a Montecosaro.
L'indagine prende in esame due anni: il 2014 e il 2015 per fatti contestati che sarebbero avvenuti a Corridonia e in altre località. Attraverso società che, dice l'accusa, fingevano di essere esportatori abituali, venivano acquistate ingenti quantità di carburanti usufruendo dell'esenzione del pagamento dell'Iva, come previsto per chi vende all'estero.
Quantitativi ingenti che venivano poi ceduti dalle società cartiere a destinatari finali con l'emissione di fatture inesistenti. L'accusa parla di una evasione di svariati milioni di euro di Iva.
Gli altri indagati sono: Anna Maria Cossu, 31, di Caserta, Veronica Busiello, 34, di Casoria, Maria Anna Giacomodonato, 64, di Lupara, Silvio Capodarca, 47, di Corridonia, Rosa Battaglia, 46, di Napoli, Diego Del Prete, 48, di Napoli, Rita Patierno, 27, di San Giorgio a Cremano, Felice D'Agostino, 35, di Terlizzi, Gianluca Piccininni, 32, di Molfetta.
Dopo la chiusura delle indagini ora gli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere sentiti.
Diciotto le persone che sono indagate, a vario titolo, per truffa e evasione dell'Iva per svariati milioni di euro. Al vertice del presunto sodalizio, stando alle indagini, un imprenditore civitanovese, Giuseppe Cinti, 54 anni. Secondo l'accusa sarebbe il promotore dell'associazione e il coordinatore del gruppo nella duplice veste di amministratore di una delle società cartiere e di legale rappresentante di una ditta, la Dragonoil s.r.l., destinataria finale dei prodotti petroliferi raffinati.
Oltre a Cinti, il reato di associazione per delinquere viene contestata ad altre otto persone: si tratta di Giovanni Neroni, 53 anni, di San Benedetto, Salvatore De Francesco, 47, di Napoli, Alfonso Damiano Arnone, 49, di Corigliano Calabro, Gianfrancesco Briglia, 47, di Napoli, Domenico Marotta, 52, di Casoria, Nicol Tchumbu, 43, bulgara, residente a Martinsicuro, Gergana Mihaylova, 33, bulgara, residente a Montecosaro.
L'indagine prende in esame due anni: il 2014 e il 2015 per fatti contestati che sarebbero avvenuti a Corridonia e in altre località. Attraverso società che, dice l'accusa, fingevano di essere esportatori abituali, venivano acquistate ingenti quantità di carburanti usufruendo dell'esenzione del pagamento dell'Iva, come previsto per chi vende all'estero.
Quantitativi ingenti che venivano poi ceduti dalle società cartiere a destinatari finali con l'emissione di fatture inesistenti. L'accusa parla di una evasione di svariati milioni di euro di Iva.
Gli altri indagati sono: Anna Maria Cossu, 31, di Caserta, Veronica Busiello, 34, di Casoria, Maria Anna Giacomodonato, 64, di Lupara, Silvio Capodarca, 47, di Corridonia, Rosa Battaglia, 46, di Napoli, Diego Del Prete, 48, di Napoli, Rita Patierno, 27, di San Giorgio a Cremano, Felice D'Agostino, 35, di Terlizzi, Gianluca Piccininni, 32, di Molfetta.
Dopo la chiusura delle indagini ora gli indagati avranno 20 giorni di tempo per presentare memorie difensive o chiedere di essere sentiti.