Forza Italia Molfetta: «Pessima gestione finanziaria da parte dell'amministrazione»
Ieri la conferenza stampa a Palazzo Giovene
martedì 29 novembre 2022
Si è tenuta ieri, nella sala conferenze di Palazzo Giovene, la conferenza stampa indetta da Forza Italia Molfetta per parlare della situazione finanziaria del Comune. «Non possiamo restare indifferenti a quanto è emerso nel corso dell'ultimo Consiglio, grazie a quanto evidenziato dai consiglieri di centrodestra. L'ordine del giorno era finalizzato ad eludere la discussione di una realtà fattuale cioè la situazione economico-finanziaria già compromessa nel Comune».
«Già la relazione letta dal dirigente finanziario durante la massima assise cittadina - ha spiegato Isa De Bari - parla chiaramente di squilibrio dei conti nell'anno in corso, con gli oltre 2 milioni che il Comune dovrebbe pagare in seguito alla decisione del Tar per la questione legata alla causa sollevata dal Consorzio ASI. La relazione è chiarissima e persino il dirigente che si è occupato della lettura di questo contenuto avrà fatto fatica ad accettare quanto è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Decidere di incassare prima il voto favorevole al bilancio, per parlare solo in un secondo della situazione debitoria del Comune non è stata un'azione trasparente come evidenziato proprio dal consigliere Mastropasqua».
«Restiamo stupiti per l'approccio smaliziato da parte di consiglieri comunali che provano a sfruttare la loro esperienza politica per impiegarla in dichiarazioni farlocche. Non comprendiamo le parole dei consiglieri Ancona e Amato che hanno espresso apprezzamento nei confronti della situazione finanziaria del Comune. Manca il rispetto di tutti i giovani che si stanno affacciando alla politica e di quanti stanno comunque seguendo con attenzione questo delicato momento» ha spiegato la De Bari.
«Nel 2012, fin quando è stato sindaco Antonio Azzollini - ha aggiunto - c'era una situazione economica ben diversa come dimostrato dalle carte e dai documenti. Non sappiamo se agli attuali consiglieri che sostengono Minervini stiano fingendo di non capire e pecchino proprio di esperienza in materia. In Consiglio era necessario prima parlare della situazione debitoria e poi passare al bilancio. I conti sono in rosso e la situazione potrebbe diventare ancora più difficile nel prossimo futuro».
«Chiediamo immediatamente l'intervento della Corte dei Conti per arginare questo straripamento di responsabilità. Possiamo farlo con qualsiasi forma, anche come semplici cittadini che sono delusi da una spirale che potrebbe mettere a repentaglio l'intera comunità molfettese. Noi siamo qui per esporre un quadro già ben noto a chi mastica politica e che auspichiamo che possa essere messo in luce nel prossimo Consiglio» ha concluso.
«Un Comune per principio - ha spiegato Antonio Azzollini - dovrebbe avere un equilibrio tra entrate e uscite. Nel 2012 è stato accertato un avanzo di 3 milioni nella cassa, mentre attualmente il rosso è di 7 milioni dunque per una differenza totale di circa 10 milioni di euro. L'unico effetto di questa escalation l'unico conseguenza logico è l'aumento delle tasse. Dovrebbe essere obiettivo non solo del centrodestra ma di tutta l'opposizione quello di far rivelare le falle di questo sistema».
«In Consiglio ci sono tanti giovani che non hanno l'esperienza necessaria per cogliere tutte le sbavature che sta commettendo Tommaso Minervini, abile fin qui a fornire una rappresentazione mistificata della realtà. La mia generazione ha l'esperienza per comprendere la gravità di un contesto che non viene colto da chi non ha una competenza su argomenti scomodi come questo. Minervini governa questa città da tanti anni e stiamo già toccando con mano un declino che potrebbe ancora di più accentuarsi» ha spiegato l'ex sindaco.
«Già la relazione letta dal dirigente finanziario durante la massima assise cittadina - ha spiegato Isa De Bari - parla chiaramente di squilibrio dei conti nell'anno in corso, con gli oltre 2 milioni che il Comune dovrebbe pagare in seguito alla decisione del Tar per la questione legata alla causa sollevata dal Consorzio ASI. La relazione è chiarissima e persino il dirigente che si è occupato della lettura di questo contenuto avrà fatto fatica ad accettare quanto è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Decidere di incassare prima il voto favorevole al bilancio, per parlare solo in un secondo della situazione debitoria del Comune non è stata un'azione trasparente come evidenziato proprio dal consigliere Mastropasqua».
«Restiamo stupiti per l'approccio smaliziato da parte di consiglieri comunali che provano a sfruttare la loro esperienza politica per impiegarla in dichiarazioni farlocche. Non comprendiamo le parole dei consiglieri Ancona e Amato che hanno espresso apprezzamento nei confronti della situazione finanziaria del Comune. Manca il rispetto di tutti i giovani che si stanno affacciando alla politica e di quanti stanno comunque seguendo con attenzione questo delicato momento» ha spiegato la De Bari.
«Nel 2012, fin quando è stato sindaco Antonio Azzollini - ha aggiunto - c'era una situazione economica ben diversa come dimostrato dalle carte e dai documenti. Non sappiamo se agli attuali consiglieri che sostengono Minervini stiano fingendo di non capire e pecchino proprio di esperienza in materia. In Consiglio era necessario prima parlare della situazione debitoria e poi passare al bilancio. I conti sono in rosso e la situazione potrebbe diventare ancora più difficile nel prossimo futuro».
«Chiediamo immediatamente l'intervento della Corte dei Conti per arginare questo straripamento di responsabilità. Possiamo farlo con qualsiasi forma, anche come semplici cittadini che sono delusi da una spirale che potrebbe mettere a repentaglio l'intera comunità molfettese. Noi siamo qui per esporre un quadro già ben noto a chi mastica politica e che auspichiamo che possa essere messo in luce nel prossimo Consiglio» ha concluso.
«Un Comune per principio - ha spiegato Antonio Azzollini - dovrebbe avere un equilibrio tra entrate e uscite. Nel 2012 è stato accertato un avanzo di 3 milioni nella cassa, mentre attualmente il rosso è di 7 milioni dunque per una differenza totale di circa 10 milioni di euro. L'unico effetto di questa escalation l'unico conseguenza logico è l'aumento delle tasse. Dovrebbe essere obiettivo non solo del centrodestra ma di tutta l'opposizione quello di far rivelare le falle di questo sistema».
«In Consiglio ci sono tanti giovani che non hanno l'esperienza necessaria per cogliere tutte le sbavature che sta commettendo Tommaso Minervini, abile fin qui a fornire una rappresentazione mistificata della realtà. La mia generazione ha l'esperienza per comprendere la gravità di un contesto che non viene colto da chi non ha una competenza su argomenti scomodi come questo. Minervini governa questa città da tanti anni e stiamo già toccando con mano un declino che potrebbe ancora di più accentuarsi» ha spiegato l'ex sindaco.