Fondazione Valente, a Molfetta nuovo appuntamento con Mario Tozzi ed Enzo Favata
Appuntamento sabato 9 marzo nell'auditorium Regina Pacis
giovedì 7 marzo 2024
Mario Tozzi ed Enzo Favata, il primo scienziato della terra e famoso divulgatore scientifico, il secondo musicista sardo che nella sua terra ha trovato la cifra stilistica della propria musica, raccontano le origini del Mare Nostrum nello spettacolo musicale «Mediterraneo - Le radici di un mito». Nuovo appuntamento della stagione Kaleidos '24 della Fondazione musicale Valente di Molfetta, diretta da Pietro Laera, in programma sabato 9 marzo (ore 20) nell'auditorium Regina Pacis, con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Puglia e Comune di Molfetta. Un racconto pensato attraverso un particolare punto di vista quello che Tozzi, noto al grande pubblico per le sue trasmissioni televisive, propone in questo rendez-vous con Favata, sassofonista jazz apprezzato sulla scena internazionale.
Insieme raccontano il Mediterraneo attraverso la musica e la geologia, al confine tra passato e futuro. Dal loro incontro scaturisce un affresco inedito del mito di Atlantide, un film senza immagini, descritto con le parole e i suoni, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica, per rivelare allo spettatore una geografia antica, sepolta nella stratificazione delle ere geologiche e preistoriche. Il progetto esplora, infatti, la storia del Mediterraneo creando un percorso tra scienza e mito, in un serrato confronto tra fonti letterarie e verità scientifica, dentro una narrazione che ha come colonna sonora un flusso sonoro ispirato a melodie e ritmi tradizionali del Mare Nostrum rielaborati da Enzo Favata grazie all'elettronica dal vivo, miscelata con vari strumenti a fiato, sassofoni, clarinetti e strumenti etnici. Sono magiche atmosfere sonore quelle sulle quali scorre il racconto di Mario Tozzi, primo ricercatore presso il Cnr ed autore di oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali.
Noto al grande pubblico anche per una serie di fortunate trasmissioni televisive di divulgazione scientifica, tra cui «Atlantide», «Allarme Italia», «La Gaia Scienza» e «Gaia, il pianeta che vive», Tozzi da molti anni si reca per i suoi studi in Sardegna, dove ha seguito il giornalista Sergio Frau nella ricerca di dati scientifici a supporto della teoria dell'identificazione nella mitica Atlantide dell'isola dei quattro mori. Nel saggio del 2002 «Le Colonne d'Ercole - Un'inchiesta», Frau riprese l'ipotesi secondo la quale le mitiche colonne andrebbero identificate nel tempo non solo con lo Stretto di Gibilterra, ma anche con il Canale di Sicilia, secondo uno scenario all'interno del quale la leggendaria isola di Atlantide, di cui parla tra gli altri Platone, potrebbe far pensare anche alla Sardegna, che fino al XII secolo a. C. funzionò da Montagna Cosmica per tenere in ordine spazio e tempo nella preistoria. In questa dimensione narrativa s'inseriscono le musiche di Enzo Favata, musicista con oltre venti album alle spalle e collaborazioni con Art Ensemble of Chicago, Trilok Gurtu, Miroslav Vitous e altri grandi astisti. Un musicista capace di fondere il jazz con elementi etnici di varie parti del mondo, compresa la sua Sardegna.
Insieme raccontano il Mediterraneo attraverso la musica e la geologia, al confine tra passato e futuro. Dal loro incontro scaturisce un affresco inedito del mito di Atlantide, un film senza immagini, descritto con le parole e i suoni, nel quale prendono forma paesaggi arcaici, miti dimenticati e ricerca scientifica, per rivelare allo spettatore una geografia antica, sepolta nella stratificazione delle ere geologiche e preistoriche. Il progetto esplora, infatti, la storia del Mediterraneo creando un percorso tra scienza e mito, in un serrato confronto tra fonti letterarie e verità scientifica, dentro una narrazione che ha come colonna sonora un flusso sonoro ispirato a melodie e ritmi tradizionali del Mare Nostrum rielaborati da Enzo Favata grazie all'elettronica dal vivo, miscelata con vari strumenti a fiato, sassofoni, clarinetti e strumenti etnici. Sono magiche atmosfere sonore quelle sulle quali scorre il racconto di Mario Tozzi, primo ricercatore presso il Cnr ed autore di oltre cinquanta pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e internazionali.
Noto al grande pubblico anche per una serie di fortunate trasmissioni televisive di divulgazione scientifica, tra cui «Atlantide», «Allarme Italia», «La Gaia Scienza» e «Gaia, il pianeta che vive», Tozzi da molti anni si reca per i suoi studi in Sardegna, dove ha seguito il giornalista Sergio Frau nella ricerca di dati scientifici a supporto della teoria dell'identificazione nella mitica Atlantide dell'isola dei quattro mori. Nel saggio del 2002 «Le Colonne d'Ercole - Un'inchiesta», Frau riprese l'ipotesi secondo la quale le mitiche colonne andrebbero identificate nel tempo non solo con lo Stretto di Gibilterra, ma anche con il Canale di Sicilia, secondo uno scenario all'interno del quale la leggendaria isola di Atlantide, di cui parla tra gli altri Platone, potrebbe far pensare anche alla Sardegna, che fino al XII secolo a. C. funzionò da Montagna Cosmica per tenere in ordine spazio e tempo nella preistoria. In questa dimensione narrativa s'inseriscono le musiche di Enzo Favata, musicista con oltre venti album alle spalle e collaborazioni con Art Ensemble of Chicago, Trilok Gurtu, Miroslav Vitous e altri grandi astisti. Un musicista capace di fondere il jazz con elementi etnici di varie parti del mondo, compresa la sua Sardegna.