«Fiumi incontrollati di latte estero: pericolo per consumatori»

Il consigliere regionale Damascelli chiede più tutela per utenti e allevatori locali

domenica 4 febbraio 2018
«Fiumi incontrollati di latte arrivano dall'estero, mettendo in ginocchio le aziende zootecniche pugliesi. La dubbia provenienza di questo prodotto, inoltre, non dà garanzie di qualità e sicurezza alimentare per i consumatori».

È la denuncia di Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia che ha chiesto una maggiore tutela per chi compra il prodotto ma anche per le aziende locali del settore. «Mentre gli allevatori pugliesi sono tenuti a produrre nel rispetto di precise normative – spiega il forzista - sul mercato si riversa latte a prezzi stracciati, suscitando non poca preoccupazione».

«La Giunta regionale si attivi subito per scongiurare un danno al settore zootecnico, che in Puglia vede impegnati quasi 2mila allevatori e rappresenta un comparto fondamentale per la nostra agricoltura. Urge l'istituzione di un tavolo permanente per il controllo dei prezzi e della qualità - sostiene Damascelli -, come prevede l'articolo 60 inserito su mia iniziativa nella legge regionale 1/2016: l'Assessorato deve impegnarsi a promuovere latte a chilometro zero, per sostenere quotazioni di mercato congrue, non inquinate da prodotti importati».

«Un intervento che otterrebbe sul territorio un duplice, significativo, risultato, perché si tratterebbe di «una forma non solo di sostegno ai nostri produttori, ma anche di garanzia per i cittadini che, in tal modo, hanno contezza della qualità e dell'origine di latte e derivati che possono acquistare sui nostri scaffali», come spiega Damascelli.

«Chi ci dà certezza sull'origine e affidabilità del prodotto che proviene dall'estero, a prezzi troppo bassi per non destare sospetti? - si domanda il consigliere regionale - per questo invito la Giunta regionale ad attivarsi senza indugio per governare un fenomeno preoccupante per un segmento economico essenziale della nostra Regione, e per la tutela dei consumatori».