«Approvato tra tanti dubbi il regolamento edilizio comunale. Sull’Ospedale passo in dietro dell’amministrazione»
Forza Italia commenta l'ultima seduta del Consiglio Comunale
venerdì 17 novembre 2017
Un Consiglio Comunale fiume quello di lunedì 14 novembre che ha visto i lavori protrarsi fino alle 4.30 del mattino a causa della lunga approvazione del nuovo regolamento edilizio comunale, che ha recepito le direttive Regionali legate all'adeguamento nazionale al RET – Regolamento Edilizio Tipo.
Un regolamento nato e discusso in un clima di grande confusione tecnica ed amministrativa; l'approvazione del regolamento, infatti, era già stata oggetto del precedente Consiglio Comunale ma l'amministrazione aveva ritirato il punto poco prima che si aprisse la discussione.
Un provvedimento che ha avuto bisogno del supporto tecnico di un consulente esterno, lautamente pagato dall'amministrazione Minervini, che però non è bastato a salvare la baracca. Il regolamento, infatti, è carente e discrezionale su molti punti che lo compongono ed è un "ibrido" senza impronta politica.
«Il provvedimento che ci avete presentato rispecchia la maggioranza che sostiene questa amministrazione – sono state le parole del capogruppo di Forza Italia Antonello Pisani – un regolamento che non è né carne e né pesce, un "vorrei ma non posso", un pasticcio iniziato prima a livello regionale e poi proseguito nel nostro comune. Un provvedimento che non può che vedere il voto contrario del nostro gruppo».
A notte inoltrata, poi, si è tornati a parlare di Ospedale e contrariamente a quanto successo nel precedente Consiglio, la maggioranza ritratta le sue posizioni e si rende disponibile a trovare un accordo sull'ordine del giorno proposto dalle opposizioni. Dopo un vivace dibattito in aula la quadra viene trovata nella commissione dei capi gruppo e finalmente, dopo oltre due anni, la massima assise cittadina della nostra città riesce a produrre un provvedimento votato all'unanimità su questo delicato tema.
C'è ancora poco da esultare però, il piano di riordino ospedaliero del Presidente Emiliano ad oggi lascia prevedere un futuro nefasto per la nostra struttura ospedaliera. Il Consiglio Comunale, tuttavia, è riuscito ad impegnare in modo formale l'amministrazione affinché si adoperi nelle sedi opportune per chiedere alla Regione di non trasferire i reparti di urologia, cardiologia, chirurgia, pediatria e nefrologia oltre a dover richiedere la modifica della delibera di approvazione del piano di riordino, auspicando l'impegno finanziario di realizzare a Molfetta l'ospedale di primo livello, nelle more della istituzione dell'ospedale unico del nord barese.
Un grande successo per le forze di opposizione che, dopo le pretestuose ed inutili resistenze iniziali della maggioranza, sono riuscite concretizzare il lavoro politico svolto ed a pianificare un piano d'azione concreto che adesso il Sindaco e la sua amministrazione dovrà porre in essere a difesa dell'ospedale cittadino e contro lo scellerato piano di riordino ospedaliero di Emiliano.
Avanti così! Sempre in prima linea a difendere con il coltello tra i denti l'unico interesse che abbiamo a cuore: Molfetta e i molfettesi.
Un regolamento nato e discusso in un clima di grande confusione tecnica ed amministrativa; l'approvazione del regolamento, infatti, era già stata oggetto del precedente Consiglio Comunale ma l'amministrazione aveva ritirato il punto poco prima che si aprisse la discussione.
Un provvedimento che ha avuto bisogno del supporto tecnico di un consulente esterno, lautamente pagato dall'amministrazione Minervini, che però non è bastato a salvare la baracca. Il regolamento, infatti, è carente e discrezionale su molti punti che lo compongono ed è un "ibrido" senza impronta politica.
«Il provvedimento che ci avete presentato rispecchia la maggioranza che sostiene questa amministrazione – sono state le parole del capogruppo di Forza Italia Antonello Pisani – un regolamento che non è né carne e né pesce, un "vorrei ma non posso", un pasticcio iniziato prima a livello regionale e poi proseguito nel nostro comune. Un provvedimento che non può che vedere il voto contrario del nostro gruppo».
A notte inoltrata, poi, si è tornati a parlare di Ospedale e contrariamente a quanto successo nel precedente Consiglio, la maggioranza ritratta le sue posizioni e si rende disponibile a trovare un accordo sull'ordine del giorno proposto dalle opposizioni. Dopo un vivace dibattito in aula la quadra viene trovata nella commissione dei capi gruppo e finalmente, dopo oltre due anni, la massima assise cittadina della nostra città riesce a produrre un provvedimento votato all'unanimità su questo delicato tema.
C'è ancora poco da esultare però, il piano di riordino ospedaliero del Presidente Emiliano ad oggi lascia prevedere un futuro nefasto per la nostra struttura ospedaliera. Il Consiglio Comunale, tuttavia, è riuscito ad impegnare in modo formale l'amministrazione affinché si adoperi nelle sedi opportune per chiedere alla Regione di non trasferire i reparti di urologia, cardiologia, chirurgia, pediatria e nefrologia oltre a dover richiedere la modifica della delibera di approvazione del piano di riordino, auspicando l'impegno finanziario di realizzare a Molfetta l'ospedale di primo livello, nelle more della istituzione dell'ospedale unico del nord barese.
Un grande successo per le forze di opposizione che, dopo le pretestuose ed inutili resistenze iniziali della maggioranza, sono riuscite concretizzare il lavoro politico svolto ed a pianificare un piano d'azione concreto che adesso il Sindaco e la sua amministrazione dovrà porre in essere a difesa dell'ospedale cittadino e contro lo scellerato piano di riordino ospedaliero di Emiliano.
Avanti così! Sempre in prima linea a difendere con il coltello tra i denti l'unico interesse che abbiamo a cuore: Molfetta e i molfettesi.