Feriti dopo una collisione al largo di Molfetta, ma è un'esercitazione
Alla simulazione hanno partecipato Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco e la Misericordia. Ipotizzato anche un incendio
sabato 3 giugno 2023
13.59
La simulazione di una collisione al largo fra due motopescherecci con numerosi feriti. Ed ancora: il corpo senza vita di un uomo in acqua, un incendio e, infine, la dispersione in mare di carburante. Questo è quanto accaduto nelle acque antistanti Molfetta nel corso di un'esercitazione di soccorso marittimo simulata oggi.
L'evento esercitativo, che ha inaugurato la collaborazione tra la Capitaneria di Porto e la divisione territoriale della Misericordia, nell'ottica di potenziare la rete di assistenza nelle attività di ricerca e soccorso in mare, ha riguardato la simulazione di un incidente tra due motopescherecci. Alle ore 09.00, la sala operativa della Capitaneria di Porto, allertata dell'accaduto, ha assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso, disponendo l'invio di mezzi per fronteggiare l'emergenza.
Uno dei due comandanti, comprensibilmente sotto shock, ha riferito di feriti gravi e meno gravi, di cui diversi in mare. Nel giro di pochi minuti - all'evento, oltre alla collaborazione dei volontari della Misericordia, sono intervenuti Vigili del Fuoco e Polizia Locale -, i soccorsi hanno raggiunto le imbarcazioni ed hanno iniziato le operazioni di salvamento. Una volta recuperati, i naufraghi sono stati condotti in un'infermeria allestita sulla banchina del porto, in cui hanno avuto le prime cure.
Uno dei marittimi tratti in salvo, probabilmente a causa di un trauma cranico, ha perso i sensi, cadendo in mare. Il corpo senza vita dell'uomo è stato recuperato dai sommozzatori della Misericordia e riportato a riva. Nel frattempo la falla di uno dei due pescherecci si è ingrandita e la motovedetta della Guardia Costiera predisposta per l'eliminazione dell'acqua a bordo, è entrata in azione per scongiurarne l'affondamento, affiancando l'imbarcazione e scortandola fino al cantiere.
Un incendio, invece, si è sviluppato sull'altro peschereccio, mentre era di rientro a terra. Qui è entrata in scena l'unità dei Vigili del Fuoco per mettere in salvo i due marittimi rimasti a bordo. Alla Guardia Costiera è spettato, invece, il compito di scongiurare il danno ambientale dovuto allo sversamento in mare di carburante e grazie all'uso di panne galleggianti, l'area coinvolta è stata circoscritta e bonificata. A gestire la circolazione di mezzi e persone, ha provveduto la Polizia Locale.
L'evento, conclusosi col recupero dei feriti, il cui trucco è stato reso possibile con il contributo di alcune volontarie di un'accademia, la messa in sicurezza dei due pescherecci, ha costituito un test per l'efficienza dei soccorsi, l'affidabilità delle comunicazioni, la sinergia di uomini e di mezzi e l'adeguatezza delle procedure.
L'evento esercitativo, che ha inaugurato la collaborazione tra la Capitaneria di Porto e la divisione territoriale della Misericordia, nell'ottica di potenziare la rete di assistenza nelle attività di ricerca e soccorso in mare, ha riguardato la simulazione di un incidente tra due motopescherecci. Alle ore 09.00, la sala operativa della Capitaneria di Porto, allertata dell'accaduto, ha assunto il coordinamento delle operazioni di soccorso, disponendo l'invio di mezzi per fronteggiare l'emergenza.
Uno dei due comandanti, comprensibilmente sotto shock, ha riferito di feriti gravi e meno gravi, di cui diversi in mare. Nel giro di pochi minuti - all'evento, oltre alla collaborazione dei volontari della Misericordia, sono intervenuti Vigili del Fuoco e Polizia Locale -, i soccorsi hanno raggiunto le imbarcazioni ed hanno iniziato le operazioni di salvamento. Una volta recuperati, i naufraghi sono stati condotti in un'infermeria allestita sulla banchina del porto, in cui hanno avuto le prime cure.
Uno dei marittimi tratti in salvo, probabilmente a causa di un trauma cranico, ha perso i sensi, cadendo in mare. Il corpo senza vita dell'uomo è stato recuperato dai sommozzatori della Misericordia e riportato a riva. Nel frattempo la falla di uno dei due pescherecci si è ingrandita e la motovedetta della Guardia Costiera predisposta per l'eliminazione dell'acqua a bordo, è entrata in azione per scongiurarne l'affondamento, affiancando l'imbarcazione e scortandola fino al cantiere.
Un incendio, invece, si è sviluppato sull'altro peschereccio, mentre era di rientro a terra. Qui è entrata in scena l'unità dei Vigili del Fuoco per mettere in salvo i due marittimi rimasti a bordo. Alla Guardia Costiera è spettato, invece, il compito di scongiurare il danno ambientale dovuto allo sversamento in mare di carburante e grazie all'uso di panne galleggianti, l'area coinvolta è stata circoscritta e bonificata. A gestire la circolazione di mezzi e persone, ha provveduto la Polizia Locale.
L'evento, conclusosi col recupero dei feriti, il cui trucco è stato reso possibile con il contributo di alcune volontarie di un'accademia, la messa in sicurezza dei due pescherecci, ha costituito un test per l'efficienza dei soccorsi, l'affidabilità delle comunicazioni, la sinergia di uomini e di mezzi e l'adeguatezza delle procedure.