Felice Spaccavento: «realizziamo l’Ospedale del nord barese»

Il governatore della Regione possibilista al progetto

martedì 30 agosto 2016 0.13
A cura di Rosanna Buzzerio
Inizierà nei prossimi giorni la raccolta di firme dei medici degli ospedali di Molfetta, Corato e Terlizzi, in merito al progetto presentato dall'anestesista Felice Spaccavento di accorpare in un'unica struttura i reparti già esistenti ed aggiungendo 6 posti letto di rianimazione, in modo tale che possa diventare un ospedale di primo livello.

Non si intende costruire niente di nuovo, ma potenziare gli ospedali esistenti, che coprono un bacino di utenza di circa 200.000 persone.

E' lo stesso medico a spiegarci che questa proposta verrà sottoposta all'attenzione del governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, «sarà poi la politica a decidere sulla fattibilità del progetto e dove ubicare questo ospedale se a Molfetta o a Corato.
Le altre strutture diverrebbero poliambulatori, strutture di primo intervento, case della salute e servizi territoriali dal primo al terzo livello e vi sarà il potenziamento del servizio emergenza urgenza».

Quello che il dottor Spaccavento chiede ai cittadini «è di rimanere uniti e di non fare battaglie di campanile, solo così anche il nord barese potrà avere un ospedale degno di questo nome. Come ospedali di base Molfetta e Corato sono destinati con il tempo a chiudere, solo accorpandoci potremmo avere un futuro diverso. Nell'incontro che ho avuto con il governatore mi è sembrato attento ed interessato a questa proposta».

Ed aggiunge: «dobbiamo dimenticare l'ospedale sotto casa, ma dobbiamo pensare all'efficienza dello stesso, è un progetto difficile, ma lo dobbiamo ai nostri figli».

Ha le idee chiare il dottor Spaccavento che ci dice ancora: «questa proposta è un punto di partenza, ma sono ben conscio anche che potrebbe cozzare con la realtà, solo rimanendo uniti possiamo diventare una struttura efficiente ed attrezzata. Avere per esempio il reparto di rianimazione, sarebbe una novità assoluta per il territorio del nord barese. Ciò che mi fa continuare in questa "battaglia" è vedere la convergenza di molte persone interessate a questo progetto non solo dell'ambito ospedaliero e sanitario ma anche tra i cittadini. Non dimentichiamo che la nostra salute va tutelata, perché così facendo potremmo avere una cardiologia potenziata, un'unica banca del sangue, una unica farmacia ospedaliera, un unico laboratorio, una radiologia 24 ore operativa».

E conclude dicendo che: «la buona sanità si può fare anche al Sud. Sono un sognatore, per questo credo che non dobbiamo aspettare e subire passivamente il nostro destino, ma dobbiamo portare avanti con coerenza le idee e i progetti per una sanità migliore non solo per noi ma anche per i nostri figli, il nostro futuro».