Fabbisogno abitativo, il Liberatorio chiede l'intervento del Commissario

Il Liberatorio auspica controlli e verifiche

domenica 4 settembre 2016 17.06
Il Liberatorio Politico, dopo un'attenta analisi di situazioni e fatti accaduti negli ultimi anni nell'ambito dell'intricata e difficile situazione del fabbisogno abitativo nella città di Molfetta e nella gestione-assegnazione di locali di proprietà comunale, ha presentato il 20 ottobre scorso (prot. n. 64296) un esposto al Sindaco della Città di Molfetta e al Presidente dell'ARCA Puglia.

Premesso che il fabbisogno abitativo nella città di Molfetta rappresenta da sempre un'emergenza sociale, che tale fenomeno ha provocato spesso azioni di rilevanza penale da parte di nuclei familiari sfrattati o senza casa, che negli ultimi anni molti cittadini hanno occupato abusivamente case di proprietà comunale o dell'ente ARCA (Agenzia Regionale per la Casa e l'Abitare) ex IACP, che molti nuclei familiari risultano morosi nel pagamento di fitti e bollette per l'erogazione di elettricità e gas, e che l'istituzione del nuovo ISEE ha rivoluzionato i criteri di assegnazione di un alloggio popolare, ha chiesto informazione di interesse pubblico.
In particolare:
- se gli Uffici Comunali preposti hanno predisposto una verifica e aggiornamento dei requisiti di assegnazione degli alloggi di proprietà comunale e/o per conto dell'Ente Regionale ARCA ex IACP;
- se il reddito dei nuclei familiari è stato calcolato e dichiarato come reddito cumulativo degli occupanti dell'alloggio;
- se tutti gli occupanti di case popolari o di proprietà comunale sono in regola con il pagamento delle utenze e servizi;
inoltre è stato chiesto se tale verifica sia stata svolta in particolare per tutti gli alloggi ricadenti nel quartiere Madonna dei Martiri, Via Victor Hugò e delle case popolari in via Martiri di Via Fani. Si segnala anche, in via Martiri di Via Fani n.7, un atrio condominiale utilizzato illegittimamente da qualche inquilino, o da estranei, per creare depositi di masserizie e autoveicoli di dubbia provenienza. Tale situazione, non solo, offre un'immagine indecorosa dei luoghi, ma crea l'opportunità a gatti e ratti di creare un ricovero occasionale.

Il 7 dicembre 2015 abbiamo protocollato un sollecito a rispondere. Il 24 dicembre 2015 abbiamo presentato una DIFFIDA A RISPONDERE. Il 12 Gennaio 2016, L'ARCA PUGLIA ci risponde in maniera diplomatica, ma scarica le competenze sull'amministrazione comunale che non risponde dopo oltre tre mesi. Il 25 Gennaio scorso abbiamo protocollato l'ultimo invito a rispondere e giovedì 1 Settembre 2016 abbiamo inviato al Commissario Straordinario una nuova nota affinché risolva questa grave omissione della precedente amministrazione e dei suoi dirigenti.