Exprivia: rinviata al 31 dicembre la decisione sui licenziamenti
La soluzione del rinvio rischia però di essere solo un tampone
venerdì 28 ottobre 2016
16.27
Si sarebbe dovuta tenere questa mattina una prima concertazione tra lavoratori, sindacati ed aziende circa i 60 possibili licenziamenti che l'azienda molfettese Exprivia Project avrebbe potuto avviare dal 1' novembre, ma all'ultimo c'è stato un rinvio del tavolo di lavoro.
Stando alle nostre fonti, il rinvio è stato dettato dalla decisione dell'azienda di prender tempo e rinviare ogni decisione sui licenziamenti al prossimo 31 dicembre, Tale decisione sembra sia stata dettata dall'esigenza di attendere gli sviluppi della situazione di sofferenza di un altro call center italiano, Almaviva il cui destino ha legato i lavoratori di quest'ultima ai dipendenti di Exprivia. Sembra che anche il committente in bilico, l'Enel abbia fornito alcune garanzie maggiori ma comunque temporanee.
Come i nostri lettori ricorderanno infatti, due giorni fa abbiamo spiegato attraverso le nostre pagine come la crisi del call center Almaviva potrebbe privare di alcune commesse l'azienda molfettese e di conseguenza 60 suoi lavoratori, scatenando la reazione di sindacati ed alcuni partiti, su tutti Rifondazione Comunista che ieri ha effettuato un volantinaggio presso l'azienda.
Due mesi ancora di tempo: una decisone però dalla doppia faccia perché se da un lato concede un po' di respiro ai lavoratori, dall'altro rinvia solo una decisone che non è stata ancora presa e che necessiterebbe invece di essere definita con certezza.
Stando alle nostre fonti, il rinvio è stato dettato dalla decisione dell'azienda di prender tempo e rinviare ogni decisione sui licenziamenti al prossimo 31 dicembre, Tale decisione sembra sia stata dettata dall'esigenza di attendere gli sviluppi della situazione di sofferenza di un altro call center italiano, Almaviva il cui destino ha legato i lavoratori di quest'ultima ai dipendenti di Exprivia. Sembra che anche il committente in bilico, l'Enel abbia fornito alcune garanzie maggiori ma comunque temporanee.
Come i nostri lettori ricorderanno infatti, due giorni fa abbiamo spiegato attraverso le nostre pagine come la crisi del call center Almaviva potrebbe privare di alcune commesse l'azienda molfettese e di conseguenza 60 suoi lavoratori, scatenando la reazione di sindacati ed alcuni partiti, su tutti Rifondazione Comunista che ieri ha effettuato un volantinaggio presso l'azienda.
Due mesi ancora di tempo: una decisone però dalla doppia faccia perché se da un lato concede un po' di respiro ai lavoratori, dall'altro rinvia solo una decisone che non è stata ancora presa e che necessiterebbe invece di essere definita con certezza.