Evasione dai domiciliari, in cella il nipote del boss Capriati
Sabino, confinato in una casa famiglia di Molfetta, è stato tradotto presso l'istituto Fornelli di Bari
sabato 12 gennaio 2019
17.24
I rampolli delle famiglie mafiose di Bari vecchia insieme per festeggiare, con l'esibizione di un noto cantante neomelodico, il 18esimo compleanno di Francesco Martiradonna, nipote del cassiere dei Capriati, Vito.
La festa è stata organizzata il 3 novembre, quando il 18enne era appena uscito dal carcere minorile e avrebbe dovuto restare in casa. Ma la voglia di festeggiare è stata troppo forte e neanche i suoi amici hanno resistito. Tra questi anche Sabino Capriati, figlio di Raffaele e pronipote del capo storico dei Capriati, Antonio, boss di Bari vecchia, (attualmente in carcere dove sta scontando una pena all'ergastolo, ndr).
Il giovane Sabino, però, ha partecipato ai festeggiamenti da latitante. Il 21 novembre scorso, infatti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari lo hanno fermato a San Giorgio e condotto in carcere, a Bari. Sul suo capo, infatti, pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per evasione.
Era stato confinato in una casa famiglia di Molfetta dove avrebbe dovuto scontare una condanna di pochi mesi per una vicenda legata al mondo della droga. Ma il 18enne si sarebbe allontanato dalla comunità così tante volte, e per così lunghi periodi, da non scontare affatto la pena. Così i Carabinieri della Stazione di San Nicola hanno eseguito un' altra ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Corte di Appello - Sezione Minorile di Bari.
Secondo l'accusa Sabino Capriati, dal 20 dicembre scorso, si era arbitrariamente allontanato dalla comunità di Molfetta, in violazione alle prescrizioni imposte. Il giovane, dopo la notifica del provvedimento, è stato tradotto nell'istituto Fornelli di Bari. Dalle indagini era emerso che il 18enne aveva anch'egli partecipato ai festeggiamenti del compleanno del suo coetaneo, mentre era ricercato dai Carabinieri essendosi allontanato arbitrariamente dalla comunità di Molfetta.
Lo stesso è stato poi arrestato nel novembre 2018 dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare per evasione emessa dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.
La festa è stata organizzata il 3 novembre, quando il 18enne era appena uscito dal carcere minorile e avrebbe dovuto restare in casa. Ma la voglia di festeggiare è stata troppo forte e neanche i suoi amici hanno resistito. Tra questi anche Sabino Capriati, figlio di Raffaele e pronipote del capo storico dei Capriati, Antonio, boss di Bari vecchia, (attualmente in carcere dove sta scontando una pena all'ergastolo, ndr).
Il giovane Sabino, però, ha partecipato ai festeggiamenti da latitante. Il 21 novembre scorso, infatti, i Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari lo hanno fermato a San Giorgio e condotto in carcere, a Bari. Sul suo capo, infatti, pendeva un'ordinanza di custodia cautelare in carcere per evasione.
Era stato confinato in una casa famiglia di Molfetta dove avrebbe dovuto scontare una condanna di pochi mesi per una vicenda legata al mondo della droga. Ma il 18enne si sarebbe allontanato dalla comunità così tante volte, e per così lunghi periodi, da non scontare affatto la pena. Così i Carabinieri della Stazione di San Nicola hanno eseguito un' altra ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Corte di Appello - Sezione Minorile di Bari.
Secondo l'accusa Sabino Capriati, dal 20 dicembre scorso, si era arbitrariamente allontanato dalla comunità di Molfetta, in violazione alle prescrizioni imposte. Il giovane, dopo la notifica del provvedimento, è stato tradotto nell'istituto Fornelli di Bari. Dalle indagini era emerso che il 18enne aveva anch'egli partecipato ai festeggiamenti del compleanno del suo coetaneo, mentre era ricercato dai Carabinieri essendosi allontanato arbitrariamente dalla comunità di Molfetta.
Lo stesso è stato poi arrestato nel novembre 2018 dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Bari, in esecuzione ad un'ordinanza di custodia cautelare per evasione emessa dalla locale Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni.