Eugenio Finardi per la Fondazione Valente: «musica ribelle» di un interprete rock della canzone
Il cantautore premio Tenco in trio con Mirko Signorile e Raffaele Casarano
martedì 2 aprile 2024
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Uno dei grandi interpreti della canzone italiana d'autore, il premio Tenco Eugenio Finardi, venerdì 5 aprile (ore 20.30) sarà a Molfetta, nell'auditorium Regina Pacis, ospite della rassegna Kaleidos '24 firmata per la Fondazione Musicale Valente dal direttore artistico Pietro Laera. Finardi, premiato lo scorso ottobre col Tenco alla carriera, per il modo con cui ha segnato la scena cantautoriale italiana, inneggiato alla musica ribelle e visitato nuovi linguaggi partendo dal rock, presenterà il progetto «Euphonia Suite» nel quale è affiancato da due jazzisti pugliesi di grande valore, il pianista Mirko Signorile e il sassofonista Raffaele Casarano.
Un progetto che prende le mosse dall'omonimo disco pubblicato su Incipit Records, poi diventato un tour nel quale risulta ancora più evidente il feeling tra i tre musicisti nell'arte dell'improvvisazione totale e della composizione estemporanea.
«Euphonia Suite» nasce, infatti, dall'intesa quasi magica sviluppatasi tra il pianoforte suonato da Mirko Signorile e il sax di Raffaele Casarano, strumentisti che collaborano con Eugenio Finardi da più di dieci anni, sempre alla costante ricerca del senso profondo della musica e della sua straordinaria capacità di metterci in contatto con l'assoluto cosmico. Anche per questo, il progetto è stato pensato in forma di suite, cioè un unico lungo brano che porta l'ascoltatore a vivere la profonda esperienza di un percorso emozionale attraverso brani del repertorio di Finardi, da «Extraterrestre» a «La radio», ma anche di autori profondamente amati dal musicista milanese, riletti come meditazioni sull'umana condizione, come nel caso di Ivano Fossati e di «Una notte in Italia».
Dopo anni in cui Finardi ha alternato nei suoi concerti l'esecuzione delle proprie composizioni alla narrazione e all'analisi parlata, quasi una conversazione con il suo pubblico, in «Euphonia Suite» si abbandona al flusso musicale, alla costante ricerca di un senso ulteriore ed interiore, facendo incontrare in modo trasversale il jazz, il blues, il rock, la classica e la musica contemporanea.
Tra l'altro, il cantatore ha pubblicato anche un video di «Patrizia», canzone inserita nell'album «Finardi» del 1981 che è stata rivisitata, sempre con Signorile e Casarano, nel solco del flusso sonoro di «Euphonia Suite» e che certamente non mancherà in questo concerto.
Un progetto che prende le mosse dall'omonimo disco pubblicato su Incipit Records, poi diventato un tour nel quale risulta ancora più evidente il feeling tra i tre musicisti nell'arte dell'improvvisazione totale e della composizione estemporanea.
«Euphonia Suite» nasce, infatti, dall'intesa quasi magica sviluppatasi tra il pianoforte suonato da Mirko Signorile e il sax di Raffaele Casarano, strumentisti che collaborano con Eugenio Finardi da più di dieci anni, sempre alla costante ricerca del senso profondo della musica e della sua straordinaria capacità di metterci in contatto con l'assoluto cosmico. Anche per questo, il progetto è stato pensato in forma di suite, cioè un unico lungo brano che porta l'ascoltatore a vivere la profonda esperienza di un percorso emozionale attraverso brani del repertorio di Finardi, da «Extraterrestre» a «La radio», ma anche di autori profondamente amati dal musicista milanese, riletti come meditazioni sull'umana condizione, come nel caso di Ivano Fossati e di «Una notte in Italia».
Dopo anni in cui Finardi ha alternato nei suoi concerti l'esecuzione delle proprie composizioni alla narrazione e all'analisi parlata, quasi una conversazione con il suo pubblico, in «Euphonia Suite» si abbandona al flusso musicale, alla costante ricerca di un senso ulteriore ed interiore, facendo incontrare in modo trasversale il jazz, il blues, il rock, la classica e la musica contemporanea.
Tra l'altro, il cantatore ha pubblicato anche un video di «Patrizia», canzone inserita nell'album «Finardi» del 1981 che è stata rivisitata, sempre con Signorile e Casarano, nel solco del flusso sonoro di «Euphonia Suite» e che certamente non mancherà in questo concerto.