Escalation di furti in appartamento: i cittadini lanciano l'allarme

Sempre più usato il metodo del "grimaldello bulgaro" senza segni di effrazione

martedì 11 aprile 2017
A cura di Matteo Diamante
C'è paura tra i condomini a ridosso del centro urbano di Molfetta, compresi tra via Baccarini, via Felice Cavallotti e viale Pio XI. Sono in molti ad aver lamentato e spesso denunciato alle forze dell'ordine, nelle ultime settimane, appartamenti svaligiati e veri e propri tentativi di furto, con tanto di apertura o rottura di porte e serrature.

Ad essere coinvolti non sono soltanto quei condomini interessati da lavori di ristrutturazione esterna, nei quali potrebbe risultare spesso più facile addentrarsi per via di impalcature, ma anche in quelli in cui non vi è alcuna possibilità di ingresso dall'esterno. Tutto questo perché in molti dei casi si preferisce entrare dall'ingresso principale, scassinando le serrature o più semplicemente aprendole senza alcun segno di effrazione, dotandosi di attrezzi di ultima generazione e dell'ormai collaudato "grimaldello bulgaro".

Di questo i Carabinieri della Compagnia di Molfetta sono perfettamente a conoscenza e nonostante tutto non fanno riferimento ad un fenomeno in aumento. Il numero dei furti in appartamenti continua ad essere in linea con il trend nazionale – ci riferiscono – e al contrario di quello che si possa pensare, i criminali non sono così spesso di nazionalità straniera.

A dimostrazione di questo c'è l'arresto, proprio la scorsa settimana, da parte dei militari dell'Arma di due uomini, entrambi di Bitonto, accusati di reati contro il patrimonio e di tentato furto in abitazione. In quel caso ad essere colpita è stata un'abitazione in via Puccini, nella quale i due malviventi si erano introdotti rompendo i vetri delle imposte della stanza da letto dell'anziana proprietaria, in quel momento assente.

Tra i condomini più colpiti ce ne sarebbe uno, in via Tenente Galeppi, troppo spesso preda di malviventi. In molti denuncerebbero la presenza continua di gente sospetta, che stazionerebbe in quel luogo anche per alcune ore. Ed infatti il collaudato metodo dell'appostamento e della perfetta conoscenza delle abitudini della vittima sembrano funzionare.

Gli stessi residenti parlano inoltre di una certa frequenza a citofonare, anche in ore serali dei giorni non lavorativi e festivi, cercando avvocati, commercialisti o notai. Insomma una palese scusante per farsi aprire e accedere, quasi indisturbati ai pianerottoli.

Le raccomandazioni degli uomini dell'Arma non variano: dotarsi di serrature di ultima generazione, impianti di allarme e talvolta anche di videosorveglianza e soprattutto la prassi del denunciare anche il minimo sospetto e accenno di furto.