Erika Cormio all'Assemblea nazionale Pd: «Riscoprire la forza della partecipazione»
La molfettese: «Costruire un percorso fatto di concretezza ed operatività»
martedì 9 maggio 2017
13.54
«Non nascondo l'emozione nell'aver varcato la soglia del Nazareno, ma sicuramente quel passaggio ha segnato un importante tratto di strada squisitamente politico. Quella politica tanto bistrattata ma che deve avere la capacità di riscoprire la forza della partecipazione con un infinito spirito solidale».
Questa la dichiarazione della neo componente nazionale del Partito Democratico, la molfettese Erika Cormio al "battesimo" della prima assemblea nazionale del partito che ha sancito la riconferma di Matteo Renzi a segretario.
«Io ho scelto di essere dalla parte del governatore Emiliano – dichiara con la proverbiale schiettezza Erika Cormio entrata tra i pochi pugliesi in Assemblea nazionale – sostenendo la sua mozione e il suo progetto di "Fronte Democratico"».
Considerando il momento squisitamente elettorale, questo importante ruolo è stato alquanto oscurato: «Pazienza. Per me l'impegno a costruire un percorso fatto di concretezza ed operatività – continua la Cormio – è più importante di una nota stampa. Francamente mi ha da sempre affascinato più un pacato frastuono che una rumorosa goccia di pioggia».
Il Pd, come ben sappiamo, ha concluso, eufemisticamente parlando, una fase particolarmente difficile. Adesso è stato avviato un nuovo percorso che non mancherà di sorprendere molti, anche i più irriducibili detrattori: «Per Molfetta, con l'impegno di garanzia del partito democratico, si sta aprendo – prosegue la Cormio – una fase nuova all'insegna della capacità di individuare e di proporre una nuova classe dirigente. Mentre gli altri farfugliano, noi operiamo».
Dal passaggio squisitamente politico, attento ovviamente al momento e al clima elettorale, per passare alla chiosa finale: «Un ringraziamento, pubblico, senza piaggeria ma con franca gratitudine. A tutti coloro che hanno creduto nella mia candidatura, proponendomi fra i possibili delegati. A tutti gli amici, i compagni di partito e i simpatizzanti che si sono messi in fila per votare alle primarie. E a quanti, e devo dire sono molti, si sono congratulati con me per il risultato conseguito».
Dalla chiosa ad messaggio conclusivo: «Un abbraccio alla mia città, alla mia comunità e alla comunità del partito democratico che oggi ho il piccolo privilegio di rappresentare».
Questa la dichiarazione della neo componente nazionale del Partito Democratico, la molfettese Erika Cormio al "battesimo" della prima assemblea nazionale del partito che ha sancito la riconferma di Matteo Renzi a segretario.
«Io ho scelto di essere dalla parte del governatore Emiliano – dichiara con la proverbiale schiettezza Erika Cormio entrata tra i pochi pugliesi in Assemblea nazionale – sostenendo la sua mozione e il suo progetto di "Fronte Democratico"».
Considerando il momento squisitamente elettorale, questo importante ruolo è stato alquanto oscurato: «Pazienza. Per me l'impegno a costruire un percorso fatto di concretezza ed operatività – continua la Cormio – è più importante di una nota stampa. Francamente mi ha da sempre affascinato più un pacato frastuono che una rumorosa goccia di pioggia».
Il Pd, come ben sappiamo, ha concluso, eufemisticamente parlando, una fase particolarmente difficile. Adesso è stato avviato un nuovo percorso che non mancherà di sorprendere molti, anche i più irriducibili detrattori: «Per Molfetta, con l'impegno di garanzia del partito democratico, si sta aprendo – prosegue la Cormio – una fase nuova all'insegna della capacità di individuare e di proporre una nuova classe dirigente. Mentre gli altri farfugliano, noi operiamo».
Dal passaggio squisitamente politico, attento ovviamente al momento e al clima elettorale, per passare alla chiosa finale: «Un ringraziamento, pubblico, senza piaggeria ma con franca gratitudine. A tutti coloro che hanno creduto nella mia candidatura, proponendomi fra i possibili delegati. A tutti gli amici, i compagni di partito e i simpatizzanti che si sono messi in fila per votare alle primarie. E a quanti, e devo dire sono molti, si sono congratulati con me per il risultato conseguito».
Dalla chiosa ad messaggio conclusivo: «Un abbraccio alla mia città, alla mia comunità e alla comunità del partito democratico che oggi ho il piccolo privilegio di rappresentare».