Eredi della Storia Molfetta: dopo un incontro sulla violenza in guerra, proseguono gli appuntamenti

Un resoconto dell'ultimo evento in attesa della prossima iniziativa, in programma domenica 1 settembre

giovedì 29 agosto 2024 12.30
A cura di Sara Fiumefreddo
Domenica scorsa un interessante appuntamento sulla violenza sulle donne in tempo di guerra si è tenuto nella sede degli Eredi della Storia di Molfetta. Tre gli interventi clou della serata: quello della professoressa Marta Pisani, quello di Elisa Cantatore e quello di Corrado Cifarelli.

La violenza come "strategia di guerra"

Il primo intervento ha riguardato la violenza contro le donne come strategia di guerra. Il riferimento è al lontano 1914, anno in cui è avvenuto il primo stupro di massa, in Belgio, nel corso della Grande guerra. Si tratta di un fenomeno che, purtroppo, ha visto una crescita esponenziale, non solo nel senso stretto di violenza perpetrata ai danni della donna: durante la seconda guerra mondiale e durante la guerra nell'ex Iugoslavia i dati relativi a episodi cruenti sono stati in aumento.
Dopo il secondo conflitto mondiale, i russi hanno iniziato a violentare le donne tedesche, emblema della Germania nazista. Diversi anche gli episodi avvenuti nel centrosud d'Italia a opera dei cosiddetti "marocchini" e degli angloamericani.
Questi gravi episodi non sono mai stati puniti al maxiprocesso di Norimberga. La prima istituzione che ha preso a carico la violenza di genere è stata l'Onu, che ha sancito che la violenza in guerra è "delitto contro l'umanità" e non più contro la morale. È stato senza dubbio un grande passo.

Incontro Eredi della Storia
Incontro Eredi della Storia
Incontro Eredi della Storia
Incontro Eredi della Storia

La storia di Rosa Picca

Sulla storia di Rosa Picca si è soffermata invece Elisa Cantatore, in un intervento volto a spiegare la storia della donna che risale al Sacco di Molfetta (1529). Mentre la città veniva saccheggiata dagli stranieri, Rosa Picca, incinta, decise di fuggire allo stupro salendo sul terrazzo e gettandosi dallo stesso. Un gesto estremo, compiuto con un rosario in una mano (con questo oggetto fu ritrovato il suo corpo senza vita)e con la stretta al grembo con l'altra, proprio a voler proteggere il bambino. La via dove è successo l'episodio porta ancora una croce. C'è anche una targa a ricordare Rosa Picca, proprio in piazza Municipio. Ci sono però altre figure di rilievo quando si parla di gesti politici o contro lo stupro a Molfetta: Maria Antonia de Virgilio, le sorelle de Bari, Annamaria Bufi sono solo alcuni esempi.

La storia di Francesco Cifarelli

L'intervento di Corrado Cifarelli ha riguardato la storia di Francesco Cifarelli. Durante la seconda guerra mondiale, un bambino di 8 anni si stava preparando per vedere uno spettacolo di marionette nei pressi del Duomo di San Corrado. Sua mamma, Angela Spadavecchia, che aveva già perso la figlia Maria a causa di problemi cardiaci, gli aveva raccomandato di non rientrare tardi. Lasciatosi convincere dagli amici ad allontanarsi per giocare dopo lo spettacolo, Francesco si era imbattuto in un accampamento di soldati inglesi, i quali iniziarono a sparare. Mentre gli altri riuscirono a scappare, Francesco venne colpito e fu lasciato morire dissanguato per tutta la notte. I genitori lo cercarono per tutto il paese, finché un suo amico non raccontò loro la verità e i suoi resti furono sepolti al cimitero di Molfetta.

Per non dimenticare

A chiudere l'evento l'intervento di Sergio Ragno, presidente di Eredi della Storia, che ha raccontato che le donne molfettesi stuprate venivano chiamate "segonire", ossia costrette a portare piacere. Da questi stupri nacquero oltre 70 bambini.
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Anche le donne sono invalide di guerra per la violenza che hanno subito - ha concluso Ragno - molte di loro sono state portate fuori da Molfetta per essere poi maritate con diversamente abili, ad altre venivano invece tagliati i capelli. Una delle figure chiave nel recupero di queste vicende fu il dottor Adamo Mastrorilli, generale medico. I presidenti e i soci storici delle associazioni combattentistiche hanno voluto tramandare questa storia alle nuove generazioni, affidando questo arduo compito agli Eredi della Storia».
Il prossimo appuntamento con Eredi della Storia è in programma domenica 1 settembre: il tema saranno i ruggenti anni 20 e gli anni 30 a Molfetta.