Era cieco davvero uno dei due uomini denunciati dalla Gdf per truffa ai danni dello Stato
L'uomo è stato prosiciolto
venerdì 21 novembre 2014
7.58
Prosciolto dalle accuse uno dei due falsi ciechi, la cui vicenda, alla fine del 2013, era stata rilanciata a livello nazionale, "scovati" dalla Guardia di Finanza: era cieco davvero.
Il Decreto di Archiviazione, a carico dell'uomo, porta la data del 18 novembre scorso ed è stato firmato dal Gip del Tribunale di Trani, dott. Francesco Zecchillo, in accoglimento della richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Simona Merra.
«I magistrati – spiega il difensore dell'uomo, l'avvocato Oronzo Amato-, facendo propria la consulenza medica della dott.ssa Valentina Canfora disposta dal P.M. su richiesta dei difensori del sig. Sciancalepore, avv.ti Oronzo Amato e Marta Amato, hanno confermato che "è cieco assoluto, condizione questa, non incompatibile con le azioni motorie denunciate da Guardia di Finanza". Con lo stesso provvedimento è stato disposto il dissequestro e la restituzione dei beni sequestrati al sig. Sciancalepore».
L'uomo nel frattempo ha anche avviato cause civili nei confronti dell'Inps che nel frattempo aveva revocato l'indennità di accompagnamento e la relativa pensione.
Si è trattato – conclude l'avvocato - di una triste vicenda che ha danneggiato il suo assistito «gravemente non solo economicamente (perdita di indennità di accompagnamento e pensione) ma soprattutto moralmente, in quanto additato come falso invalido, perdendo stima ed amicizia "di falsi amici"».
Come si ricorderà la vicenda riguardava due fratelli, cinquantenne uno, quasi sessantenne l'altro, che, come ripreso dalle telecamere dei finanzieri guidavano l'auto, leggevano i nomi dei prodotti esposti sugli scaffali del supermercato, prendevano i mezzi pubblici e attraversavano la strada senza alcun aiuto, senza bastone, senza tentennamenti.
Il Decreto di Archiviazione, a carico dell'uomo, porta la data del 18 novembre scorso ed è stato firmato dal Gip del Tribunale di Trani, dott. Francesco Zecchillo, in accoglimento della richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Simona Merra.
«I magistrati – spiega il difensore dell'uomo, l'avvocato Oronzo Amato-, facendo propria la consulenza medica della dott.ssa Valentina Canfora disposta dal P.M. su richiesta dei difensori del sig. Sciancalepore, avv.ti Oronzo Amato e Marta Amato, hanno confermato che "è cieco assoluto, condizione questa, non incompatibile con le azioni motorie denunciate da Guardia di Finanza". Con lo stesso provvedimento è stato disposto il dissequestro e la restituzione dei beni sequestrati al sig. Sciancalepore».
L'uomo nel frattempo ha anche avviato cause civili nei confronti dell'Inps che nel frattempo aveva revocato l'indennità di accompagnamento e la relativa pensione.
Si è trattato – conclude l'avvocato - di una triste vicenda che ha danneggiato il suo assistito «gravemente non solo economicamente (perdita di indennità di accompagnamento e pensione) ma soprattutto moralmente, in quanto additato come falso invalido, perdendo stima ed amicizia "di falsi amici"».
Come si ricorderà la vicenda riguardava due fratelli, cinquantenne uno, quasi sessantenne l'altro, che, come ripreso dalle telecamere dei finanzieri guidavano l'auto, leggevano i nomi dei prodotti esposti sugli scaffali del supermercato, prendevano i mezzi pubblici e attraversavano la strada senza alcun aiuto, senza bastone, senza tentennamenti.